Intel ed Accenture presentano Project CORaiL al servizio dell’ambiente
Nella giornata del 22/04/2020 è stata celebrato il cinquantesimo anno della “Giornata Mondiale Della Terra“. In concomitanza con essa Intel, Accenture e la Sulubaaï Environmental Foundation hanno annunciato “Project CORail“. Questo progetto è un infrastruttura, basata sull’intelligenza artificiale (IA), che si occuperà del monitoraggio della barriera corallina.
Nel corso dell’anno scorso, precisamente a maggio, Project CORaiL è stato installato nella barriera corallina che circonda l’isola di Pangatalan, nelle Filippine. La prima fase è stata nelle mani di Sulubaaï che ha progettato ed installato una piattaforma sottomarina in cemento, come supporto a frammenti di corallo instabili. In seguito, sulla struttura, sono state installate le videocamere subaque basate su piattaforma VASP (Video Analytics Services Platform), progettate da Accenture. Queste videocamere VASP sono il cuore del progetto.
Le videocamere VASP sfruttano l’ AI per contare, classificare e monitorare la vita marina. I sensori sono collegati direttamente ad una configurazione basata su componenti Intel e Raspberry. Nello specifico parliamo di processori Xeon ed acceleratori FPGA di Intel. L’intera configurazione è collegata ad una batteria, ricaricabile grazie alla presenza di un pannello solare. I dati acquisiti vengono inviati in superficie e trasmetti grazie alla presenze di antenne collegate alla rete. Da qui, passando per i server intel, arrivano infine nel cloud di Microsoft Azure. Questi dati saranno disponibili ai ricercatori in tempo reale, questo permetterebbe di reagire con estrema rapidità all’avvenire di problematiche. Questa rapidità e mole di dati permetterebbe di prendere decisioni mirate ed immediate, per proteggere l’intera barriera corallina.
Il progetto è estremamente promettente e sembra già dare ottimi risconstri. I sostenitori del progetto hanno dichiarato che già sono in corso i lavori per migliorare Project CORail. La nuova versione avrà un AI ottimizzata ed un’alimentazione di backup. Inoltre si sta pensando a come ovviare al problema dei controlli notturni, utilizzando telecamere a infrarossi. L’intero progetto è stato ideato, ed in continua evoluzione, per non disturbare in nessun modo la fauna marina. Se si pensa che fino a qualche tempo l’unico modo per controllare e tutelare l’ecosistema fosse tramite l’interevento diretto dei subaquei, si parla di un enorme passo avanti.
Se si vuole fare un ragionamento un pò cinico, bisogna pensare che le barriere coralline proteggono le coste da agenti atmosferici, inoltre forniscono cibo e reddito a milioni di esseri umani. Le barriere coralline sono tra gli ecosistemi più diversificati del mondo, un tesoro che abbiamo il dovere preservare. Speriamo che questo progetto si evolva in meglio e che venga esportato in altre parti del globo.
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