La Micron Technology, che conosciamo per prodotti tra cui memorie DRAM, memorie Flash NAND, NOR e SSD con un ottima qualità prezzo, ha annunciato HSE (Heterogeneous-memory Storage Engine). Questa nuova tecnologia sembra porterà una grande svolta nel campo delle memorie.
In questi anni il passaggio da Hard Disk meccanici (HDD) ad SSD è stato uno dei tasselli più importanti per la modernizzazione dei nostri PC. Ci sono però diversi retroscena, che noi utenti finali, non conosciamo e tra questi c’è l’engine di questi dispositivi. Gli engine all’interno dei vecchi HDD avevano il compito di ridurre la latenza nell’accesso,lettura e scrittura dei dati. Per spiegare in modo banale la cosa basti pensare che se durante il nostro utilizzo odierno del Pc, ci fossero state applicazioni o dati usati più frequentemente, l’engine memorizzava questa informazione e né semplificava il processo. Il problema fino ad oggi è sempre stato che questo tipo di engine, sviluppato per HDD, fosse stato semplicemente adattato e sfruttato per gli SSD. Il nuovo engine HSE invece è stato sviluppato appositamente per le nuove memorie SSD e SMC.
L’HSE porterà ad un aumento della velocità di trasferimento e riduzione della latenza, soprattutto di database molto pesanti, ottimizzando il lavoro di ogni cella di memoria. Cosa più importante però è che questa ottimizzazione poterà aumento di prestazioni e stabilità soprattutto dopo lunghi cicli di lavoro. Si parla di un aumento della resistenza degli SSD in lettura e scrittura di ben 6-7 volte, una latenza ridotta all’incirca di ben 10-11 volte. Il tutto comporterebbe anche un amento dei dati memorizzati. Un’altra delle caratterstiche distintive di questo engine è che sarà integrato con MongoDB, uno dei più famosi database NoSQL.
Insomma questa nuova tecnologia porterà enormi vantaggi in ogni campo, in particolare quello dei database e tutto quello che è strettamente collegato ad essi. Basti pensare alle innumerevoli correlazioni con IoT, le AI, 5g, computer per elaborazioni dati, applicazioni cloud e RedHat e tanto altro. I campi che usufruiranno di questi vantaggi sono innumerevoli, speriamo solo che il progetto venga inglobato e supportato da più produttori possibili. Per fortuna Micron avendo reso questa tecnologia open-source, in molti saranno propensi ad interessarsene. Se anche vuoi siete interessati al progetto tutto il codice open-source di questo engine verrà mantenuto in un repository GitHub (Link progetto). Sul sito ufficiale invece, potrete trovare tutte le informazioni necessarie (Link sito ufficiale).
L’arrivo di nuove tecnologie ed ottimizzazioni di quelle già presenti, sono sempre ben accette. Voi cosa né pensate? Scrivete nei commenti!