BARI-CAGLIARI 0-0 — Bene Gervasoni e nessuna contestazione.
CESENA-LECCE 1-0 — "Ho sbagliato". Non accade spesso che un arbitro vada da un giocatore per ammettere un errore. Rocchi, invece, negli spogliatoi decide di dare una scrollata al solito copione che prevede "il silenzio" del direttore di gara. E allora va da Colucci e chiede perdono. Un bel gesto, ma ovviamente non può cancellare il clamoroso sbaglio. La domenica del fischietto fiorentino era franata molto prima, dopo 36 minuti dall’inizio di Cesena-Lecce. Questo l’episodio: Munari salta Nagatomo sulla fascia destra e punta l’area, il giapponese lo stende un passo prima della linea. Rocchi dà la punizione dal limite (i pugliesi chiedevano il rigore), ma poi si smarrisce e perde di vista l’autore del fallo. Cerca l’aiuto dell’assistente Liberti. Non arriva. E allora tira fuori il giallo e lo mostra al capitano del Cesena. Si scatena l’inferno: Colucci è già ammonito e cerca di spiegare l’equivoco. Appiah si sbraccia e urla contro il mondo. Niente. Arriva il rosso e il Cesena resta in 10.
CHIEVO-BRESCIA 0-1 — Sufficiente Gava: la gara fila via tranquilla.
FIORENTINA-LAZIO 1-2 — (di Elisabetta Russo) Damato fischia rigore per la trattenuta di Ledesma su Cerci: dalle immagini sembra leggera, Cerci accentua la caduta. Il rigore è generoso, ma ci può stare. Tutto regolare sul pari Lazio: De Silvestri tocca con il fianco, non di mano. Annullato il 2-1 a Gilardino al 36’: di pochissimo, ma è in fuorigioco sul lancio di Vargas, bene Stefani. Radu entra duro su Cerci, c’è il giallo, giusto. Mancano invece quelli per De Silvestri (su Rocchi). Zanetti (su Hernanes), e Kozak (braccio largo su Zanetti). Ok il giallo a Gamberini (gomitata a Kozak).
MILAN-CATANIA 1-1 — Sicura la direzione di Morganti che, come sua abitudine, lascia molto giocare. Giusta l’ammonizione a Boateng (20’) per un’entrata a tenaglia su Maxi Lopez. Al 24’ Potenza su Dinho in area: intervento pulito sul pallone. Al 33’ giallo a Biagianti che atterra Antonini. Regolare il pari del Milan: assist di Ronaldinho per Inzaghi tenuto in gioco da Capuano, molto bravo l’assistente Papi. Nella ripresa, ammonito Pirlo che impedisce una ripartenza di Ricchiuti trattenendolo per la maglia. Maxi Lopez ruba la palla a Thiago Silva (ultimo difensore) ma è fermato per un sospetto controllo di braccio: resta il dubbio. Al 20’ giusto il fuorigioco segnalato a Ibra (poi in gol a gioco fermo). Nel recupero ammonito Capuano (abbattuto Boateng).
PALERMO-INTER 1-2 — Chiede tre rigori il Palermo, ma l’unico errore certo è ai danni dell’Inter: Eto’o è fermato davanti a Sirigu per un fuorigioco che non c’è (difficile valutarlo: roba di centimetri). Sugli episodi in area nerazzurra, il dubbio più grande al 44’ della ripresa: Chivu entra in modo deciso su Nocerino. Prende prima il pallone, ma poi sullo slancio colpisce in pieno l’avversario. Gli va bene perché tiene la seconda gamba indietro (l’intervento a piedi uniti è sempre fallo anche se si colpisce il pallone), ma il rischio è davvero alto: Romeo poteva pure decidere di dare il penalty. Fa bene, invece, al 26’ del secondo tempo quando lascia correre (decisivo l’aiuto dell’assistente Grilli) sulla trattenuta reciproca tra Cassani e Chivu. Cassani protesta ed è ammonito. Qualche minuto dopo la leggera spinta di Santon a Maccarone non giustifica il fischio di Romeo. Certo, resta il problema dell’uniformità sulle trattenute (vedi rigore dato contro la Lazio).
PARMA-GENOA 1-1 — Tradisce Rizzoli che grazia Zaccardo autore del fallo da rigore: ci stava tutto il secondo giallo per aver interrotto con la mano un’azione pericolosa (leva il pallone dalla testa di Mesto). Il problema è che poi Zaccardo segnerà l’1-1. Giusto, invece, in precedenza annullare il gol di Bojinov per fuorigioco. Nella ripresa altro caso di gol non gol: la sensazione (ripetiamo: sensazione) è che forse la palla superi la linea sul tiro di Marques respinto da Eduardo. Impossibile da vedere da occhio umano: urge la tecnologia.
ROMA-BOLOGNA 2-2 — Male Peruzzo: manca un rigore al Bologna (mano di Mexes), annullato un gol regolare a Juan (non c’è fuorigioco), mentre è irregolare quello dato a Borriello. E poi, restano forti dubbi sul contatto Pizarro-Siligardi in area giallorossa.
SAMPDORIA-NAPOLI 1-2 — (di Elisabetta Russo) Partita difficile per Valeri e i suoi collaboratori. Hamsik non è in fuorigioco al 9’, sbaglia Manganelli. Cassano va giù al 32’ mentre prova il tiro al volo, Cannavaro lo sbilancia col fianco: l’arbitro lo giudica veniale, ma il rigore ci può stare. Il rigore dato alla Samp: il fallo di Cannavaro è netto, ma Pozzi è in fuorigioco sul lancio di Cassano. Hamsik sembra in linea sul passaggio di Gargano nell’azione dell’1-1, anche se le immagini non chiariscono.
UDINESE-JUVE 0-4 — Udinese penalizzata: al 13’ sullo 0-0 Sanchez è steso da Chiellini al limite dell’area: Bergonzi lascia giocare, ma c’era punizione e rosso al difensore juventino per chiara occasione da gol.
CESENA-LECCE 1-0 — "Ho sbagliato". Non accade spesso che un arbitro vada da un giocatore per ammettere un errore. Rocchi, invece, negli spogliatoi decide di dare una scrollata al solito copione che prevede "il silenzio" del direttore di gara. E allora va da Colucci e chiede perdono. Un bel gesto, ma ovviamente non può cancellare il clamoroso sbaglio. La domenica del fischietto fiorentino era franata molto prima, dopo 36 minuti dall’inizio di Cesena-Lecce. Questo l’episodio: Munari salta Nagatomo sulla fascia destra e punta l’area, il giapponese lo stende un passo prima della linea. Rocchi dà la punizione dal limite (i pugliesi chiedevano il rigore), ma poi si smarrisce e perde di vista l’autore del fallo. Cerca l’aiuto dell’assistente Liberti. Non arriva. E allora tira fuori il giallo e lo mostra al capitano del Cesena. Si scatena l’inferno: Colucci è già ammonito e cerca di spiegare l’equivoco. Appiah si sbraccia e urla contro il mondo. Niente. Arriva il rosso e il Cesena resta in 10.
CHIEVO-BRESCIA 0-1 — Sufficiente Gava: la gara fila via tranquilla.
FIORENTINA-LAZIO 1-2 — (di Elisabetta Russo) Damato fischia rigore per la trattenuta di Ledesma su Cerci: dalle immagini sembra leggera, Cerci accentua la caduta. Il rigore è generoso, ma ci può stare. Tutto regolare sul pari Lazio: De Silvestri tocca con il fianco, non di mano. Annullato il 2-1 a Gilardino al 36’: di pochissimo, ma è in fuorigioco sul lancio di Vargas, bene Stefani. Radu entra duro su Cerci, c’è il giallo, giusto. Mancano invece quelli per De Silvestri (su Rocchi). Zanetti (su Hernanes), e Kozak (braccio largo su Zanetti). Ok il giallo a Gamberini (gomitata a Kozak).
MILAN-CATANIA 1-1 — Sicura la direzione di Morganti che, come sua abitudine, lascia molto giocare. Giusta l’ammonizione a Boateng (20’) per un’entrata a tenaglia su Maxi Lopez. Al 24’ Potenza su Dinho in area: intervento pulito sul pallone. Al 33’ giallo a Biagianti che atterra Antonini. Regolare il pari del Milan: assist di Ronaldinho per Inzaghi tenuto in gioco da Capuano, molto bravo l’assistente Papi. Nella ripresa, ammonito Pirlo che impedisce una ripartenza di Ricchiuti trattenendolo per la maglia. Maxi Lopez ruba la palla a Thiago Silva (ultimo difensore) ma è fermato per un sospetto controllo di braccio: resta il dubbio. Al 20’ giusto il fuorigioco segnalato a Ibra (poi in gol a gioco fermo). Nel recupero ammonito Capuano (abbattuto Boateng).
PALERMO-INTER 1-2 — Chiede tre rigori il Palermo, ma l’unico errore certo è ai danni dell’Inter: Eto’o è fermato davanti a Sirigu per un fuorigioco che non c’è (difficile valutarlo: roba di centimetri). Sugli episodi in area nerazzurra, il dubbio più grande al 44’ della ripresa: Chivu entra in modo deciso su Nocerino. Prende prima il pallone, ma poi sullo slancio colpisce in pieno l’avversario. Gli va bene perché tiene la seconda gamba indietro (l’intervento a piedi uniti è sempre fallo anche se si colpisce il pallone), ma il rischio è davvero alto: Romeo poteva pure decidere di dare il penalty. Fa bene, invece, al 26’ del secondo tempo quando lascia correre (decisivo l’aiuto dell’assistente Grilli) sulla trattenuta reciproca tra Cassani e Chivu. Cassani protesta ed è ammonito. Qualche minuto dopo la leggera spinta di Santon a Maccarone non giustifica il fischio di Romeo. Certo, resta il problema dell’uniformità sulle trattenute (vedi rigore dato contro la Lazio).
PARMA-GENOA 1-1 — Tradisce Rizzoli che grazia Zaccardo autore del fallo da rigore: ci stava tutto il secondo giallo per aver interrotto con la mano un’azione pericolosa (leva il pallone dalla testa di Mesto). Il problema è che poi Zaccardo segnerà l’1-1. Giusto, invece, in precedenza annullare il gol di Bojinov per fuorigioco. Nella ripresa altro caso di gol non gol: la sensazione (ripetiamo: sensazione) è che forse la palla superi la linea sul tiro di Marques respinto da Eduardo. Impossibile da vedere da occhio umano: urge la tecnologia.
ROMA-BOLOGNA 2-2 — Male Peruzzo: manca un rigore al Bologna (mano di Mexes), annullato un gol regolare a Juan (non c’è fuorigioco), mentre è irregolare quello dato a Borriello. E poi, restano forti dubbi sul contatto Pizarro-Siligardi in area giallorossa.
SAMPDORIA-NAPOLI 1-2 — (di Elisabetta Russo) Partita difficile per Valeri e i suoi collaboratori. Hamsik non è in fuorigioco al 9’, sbaglia Manganelli. Cassano va giù al 32’ mentre prova il tiro al volo, Cannavaro lo sbilancia col fianco: l’arbitro lo giudica veniale, ma il rigore ci può stare. Il rigore dato alla Samp: il fallo di Cannavaro è netto, ma Pozzi è in fuorigioco sul lancio di Cassano. Hamsik sembra in linea sul passaggio di Gargano nell’azione dell’1-1, anche se le immagini non chiariscono.
UDINESE-JUVE 0-4 — Udinese penalizzata: al 13’ sullo 0-0 Sanchez è steso da Chiellini al limite dell’area: Bergonzi lascia giocare, ma c’era punizione e rosso al difensore juventino per chiara occasione da gol.