32° Giornata... [Aggiornamento in Tempo Reale]

N.R.

Utente Senior
Autore del topic
18 Gennaio 2008
1.652
0
Miglior risposta
0
39° Giornata

Anticipo Ore 18:00
Genoa 0-1 Lazio
pallone10x10.gif
65° Mauro Zarate

Anticipo Ore 20:30
Juve 1-1 Inter
pallone10x10.gif
63° Mario Balotelli
cartellino-rosso.gif
75° Tiago
pallone10x10.gif
90+1 Grygera

Ore 15:00

Atalanta 0-1 Reggina
pallone10x10.gif
40° Ceravolo
Cagliari 2-0 Napoli
pallone10x10.gif
5° Jeda
pallone10x10.gif
90+1 Lazzari
Catania 2-0 Samp
pallone10x10.gif
39° Mascara
pallone10x10.gif
48° Martinez
Palermo 4-1 Bologna
pallone10x10.gif
Belleri (AG)
pallone10x10.gif
43° Kjaer
pallone10x10.gif
63° Succi
cartellino-rosso.gif
77° Volpi
pallone10x10.gif
89° Di Vaio
pallone10x10.gif
90+2 Cavani
Roma 3-2 Lecce
pallone10x10.gif
3° Totti
pallone10x10.gif
13° Brighi
pallone10x10.gif
31° Munari
pallone10x10.gif
55° Papadopulos
pallone10x10.gif
59° Totti
cartellino-rosso.gif
72° Ariatti
Siena 0-2 Chievo
pallone10x10.gif
22° Pellisier
pallone10x10.gif
48° Pellisier
Udinese 3-1 Fiorentina
pallone10x10.gif
10° Asamoah
pallone10x10.gif
47° D'Agostino
pallone10x10.gif
67° Dainelli
pallone10x10.gif
69° D'Agostino
Posticipo 20:30
Milan 5-1 Torino
pallone10x10.gif
12° Inzaghi
pallone10x10.gif
37° Inzaghi
pallone10x10.gif
60° Inzaghi
pallone10x10.gif
68° Kaka
pallone10x10.gif
80° Franceschini
pallone10x10.gif
90° Ambrosini






uguale.gif
Inter 74
uguale.gif
Juve 64
FrecciaSu.gif
Milan 64
freccia-giu.gif
Genoa 57
freccia-giu.gif
Fiorentina 55
FrecciaSu.gif
Roma 52
FrecciaSu.gif
Palermo 49
FrecciaSu.gif
Cagliari 48
FrecciaSu.gif
Lazio 47
freccia-giu.gif
Atalanta 41
FrecciaSu.gif
Udinese 41
freccia-giu.gif
Sampdoria 40
FrecciaSu.gif
Catania 40
freccia-giu.gif
Napoli 39
freccia-giu.gif
Siena 37
FrecciaSu.gif
Chievo 34
freccia-giu.gif
Torino 27
freccia-giu.gif
Bologna 26
freccia-giu.gif
Lecce 24
FrecciaSu.gif
Reggina 23


*Una Partita In Meno


GENOA 0-1 LAZIO

ROMA (18 aprile) - Il derby non è stato un fuoco di paglia. La Lazio si è ritrovata veramente. Dopo avere regolato nettamente la Roma una settimana fa, i biancocelesti, quasi per non fare torto alle concorrenti per il quarto posto, hanno concesso il bis in casa del Genoa. Come nella vigilia di Pasqua, è risultato decisivo Mauro Zarate. Due gol pesanti in sette giorni per l'argentino dribblomane e seconda vittoria consecutiva per la Lazio, che adesso vede la zona Uefa (distante due punti), anche se questi tre punti le sono costati cari.

Mercoledì sera, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juve, Delio Rossi rischia seriamente di dovere fare a meno di Pandev (uscito nel primo tempo per un sospetto stiramento dietro la coscia destra), Diakitè (distorsione a una caviglia) e Dabo (problemi dietro la coscia destra), oltre al già infortunato Foggia, che proverà a recuperare per la partita più importante della stagione. Incerottata ma risorta, la Lazio può considerarsi definitivamente fuori dal momento nero segnato dalle tre sconfitte consecutive, come ha certificato la bella prestazione del Ferraris. Cominciata con una squadra nuova per quattro undicesimi (De Silvestri, Diakitè, Dabo e Mauri) e in salita per la partenza a razzo della squadra di Gasperini, poi, passata la sfuriata, Ledesma e compagni sono stati bravi a riconquistare il campo e, successivamente, nella ripresa, ad assestare il colpo vincente con Zarate. Unico neo, l'incapacità di chiudere definitivamente la partita in almeno un paio di circostanze, un peccato di generosità che poteva costare caro ai biancocelesti.

Dopo quattro vittorie di fila, il Genoa si ferma di nuovo in casa, come gli era successo sempre di sabato, il 7 marzo, contro l'Inter. Una sconfitta per certi versi meritata, perchè i rossoblù sono apparsi la brutta copia della squadra ammirata ultimamente nonostante un inizio furente. Serve un super Muslera al 2' per negare il vantaggio a Biava, poi Motta sbaglia di sinistro. Il portiere uruguaiano è immobile al 5' sulla conclusione di Sculli ma la mira dell'attaccante calabrese non è impeccabile e così la palla esce di poco. La sfuriata rossoblù finisce qui, la Lazio gradualmente conquista metri fino a prendersi il centrocampo. Al 28' Ledesma aggira Mesto e offre a Pandev un pallone che il macedone spara addosso a Rubinho. Altri cinque minuti e Kolarov spreca una buona opportunità di sinistro. Il Genoa esce dalle corde e l'ultimo quarto d'ora è all'insegna dell'equilibrio assoluto. Muslera (34') respinge un sinistro di Criscito, Rubinho (38') stoppa un pallonetto di Pandev, che due minuti dopo deve uscire (sostituito da Rocchi). L'ultima chance prima dell'intervallo è per Sculli (42'), ma Muslera gli toglie la palla prima del dribbling decisivo.

I primi minuti della ripresa regalano un'altra brutta notizia per Rossi, che perde per infortunio anche Diakitè. Il sorriso sulla bocca del tecnico biancoceleste lo fa spuntare al 20' Zarate, che brucia sullo scatto Bocchetti e in diagonale porta in vantaggio la Lazio. Poi l'argentino al 26' spreca clamorosamente il raddoppio, facendosi recuperare da Rubinho dopo averlo saltato. L'autogol sfiorato da Ferrari al 47' per intervenire su un passaggio di Rocchi mette la parola fine sulla partita e in discussione il quarto posto del Genoa, che adesso deve sperare nel passi falsi di Fiorentina e Roma.


JUVENTUS 1-1 INTER

TORINO - Juventus-Inter 1-1 nel secondo anticipo della 32/a giornata di serie A. Al gol di Balotelli risponde Grygera. Bianconeri sempre a -10 dai nerazzurri in classifica.
Finisce in parita' lo scontro scudetto. Ma e' l'Inter a vincere due volte: il titolo, ormai praticamente scontato, e il confronto tecnico, nettamente a favore dei milanesi. Realta' che gia' si conoscevano e che questa sera sono state semplicemente ribadite, come il carattere da provinciale della squadra di Ranieri che, in dieci per l'espulsione di Tiago e sotto nel gioco e nelle occasioni, e' riuscita a riafferrare nel finale un risultato che sembrava ormai compromesso, proprio con uno dei suoi uomini tipici, Grygera, modesto tecnicamente, ma generoso fino all'ultimo. La Juve, d'altra parte, non poteva reggere un confronto gia' impari sulla carta, visto che regalava all'Inter uomini come Amauri, Sissoko, Camoranesi e Marchisio. L'Inter ha quindi preso possesso subito del centrocampo. I bianconeri hanno risposto con Tiago in regia (che sembrava ispirato, fino alla sciocchezza del fallo da espulsione su Balotelli) e Poulsen che e' ben poca cosa quando deve costruire. Un Nedved pallido e un Marchionni a tratti brillante ma sempre impreciso nelle giocate decisive, non potevano costituire un reparto in grado di opporsi alla potenza fisica, dinamica e tecnica degli uomini di Mourinho, appiedati da un Ibrahimovic che si e' nascosto tutta la partita, ma con un Balotelli che ha recitato anche la parte del compagno, facendo ammattire Molinaro per un'ora. Bellissimo il gol, segno di superiorita' tecnico-tattica: tre passaggi fulminei e gia' Muntari era pronto a mandare a rete Balotelli. Poi l'Inter, colpevolmente, non ha piazzato il colpo del ko. E Grygera ha fatto risuonare in extremis l'orgoglio bianconero.
Tutti contenti o quasi alla fine. Jose' Mourinho tiene il profilo basso sul discorso scudetto. ''Aspetto la matematica. Mancano ancora diciotto partite. Certo, ci siamo avvicinati. Pero', non mi e' piaciuta la distrazione sul gol del pareggio: di solito presidiamo l'area in sei-sette e invece eravamo solo in tre, non va bene. Pero' sono contento che in uno stadio storico come questo tutto il pubblico esulta per un pareggio a dieci punti di distacco. E' davvero un grande onore, per me''. Il tono sferzante dell'ironia si spegne subito quando si parla dell'episodio che ha visto coinvolti Balotelli e Tiago. ''Non avevano detto che i cori razzisti sono banditi dagli stadi? Balotelli e' sensibile a questo, va capito quando si innervosisce per situazioni simili. Il fallo di Tiago? E' quello tipico di frustrazione di chi sta perdendo'''. Insolitamente duro, con l'attaccante nerazzurro, Nicola Legrottaglie, che pure e' uomo di fede: ''E' un campione, ma non deve comportarsi cosi' altrimenti rovina tutto. Dovevamo pure chiedergli scusa per i suoi sfotto' e i suoi falli? Nel primo tempo mi ha colpito in modo gratuito come era successo gia' altre volte''. Claudio Ranieri e' ben piu' esplicito: ''Balotelli ha un po' irriso l'avversario e l'arbitro e' stato ingannato dal rumore delle scarpette di Tiago, ma il fallo non era violento''. Sulla partita, il tecnico la pensa cosi': ''Sono molto contento di pareggiare in questo modo, in dieci e all'ultimo assalto. Li avevamo messi in difficolta' nel primo tempo e poi, rimasti in dieci, siamo andati in difficolta' noi. Ma sul carattere della mia squadra non ho mai avuto dubbi, li definirei addirittura stoici, nel finale, per come si era messa. Abbiamo preso ancora un gol in contropiede, e' vero, ma dovevamo pur attaccare, perche' eravamo dietro di dieci punti, la partita la dovevamo fare noi''. Sullo scudetto dell'Inter, non parla. Sul secondo posto della Juventus, che potrebbe rimanere solitario solo fino a domani sera, il solito ritornello: ''I conti li faremo alla fine''. Intanto, oggi, quadrano di piu' per i bianconeri perche' il Genoa ha perso e quindi la paura di rischiare la zona Champions si allontana un po'. ''Tifo Torino non solo perche' il Milan non ci agganci, ma anche perche' voglio ancora giocare il derby'', dice Legrottaglie. In casa nerazzurra uno dei piu' soddisfatti e' Stankovic: ''Usciamo non a testa alta, ma altissima. Abbiamo leggermente sofferto nel primo tempo, ma nella ripresa abbiamo comandato il gioco e potevamo raddoppiare. Peccato per il finale, quella distrazione non ci voleva''. Soddisfatto anche Julio Cesar, che spiega: ''Scudetto non ancora, ma certo e' un grande passo avanti. Prima della partita ho ringraziato Buffon per le belle parole che ha speso su di me. Ma basta chiedersi chi e' il portiere piu' forte del mondo: e' impossibile stabilirlo. Io spero solo di essere entrato nel gruppo dei migliori, alla pari con Gigi e Casillas. Ma serve continuita' di rendimento per molti anni''.

GENOVA - Dopo quattro vittorie consecutive, il Genoa cade in casa contro la Lazio, colpita da uno degli affilati e micidiali tiri dell'argentino Zarate, e getta al vento una grande occasione per confermare il quarto posto, ora a rischio in attesa di Udinese-Fiorentina. La gara è stata bella e ricca di emozioni, sempre in equilibrio, e solo le prodezze dei portiere e un po' di imprecisione al tiro hanno impedito che finisse con una pioggia di gol. Le occasioni sono fioccate da una parte e dall'altra, con più sfumature rossoblù nel primo tempo e quasi solo azzurre nel secondo tempo.

La squadra di Rossi ha avuto il merito di contenere, anche se con qualche affanno, l'avvio irresistibile del Genoa, ha preso coraggio e ha finito in crescendo, sfiorando la goleada. I rossoblu hanno accusato una giornata storta e hanno avuto un calo fisico nel finale su cui si dovrà lavorare. Alla fine è meritata la vittoria dei laziali che non dilagano solo per alcune parate miracolo di Rubinho e un palo colpito da Ferrari in affanno sul solito Zarate. Per gli ospiti un buona prova in vista della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus. Gasperini conferma gli undici che hanno battuto la Juventus, con Jankovic ancora punta centrale al posto di Milito. Rossi mette Pandev e Zarate davanti, lascia Rocchi in panchina con Siviglia e al centro della difesa sistema Diakité e Rozehnal.

Il Genoa parte forte e in pochi minuti crea tre occasioni da rete con Biava, al quale si oppone con una grande parata Muslera, Sculli e Motta, che sfiorano i pali da buona posizione. Dopo quindici minuti di predominio rossoblù, la Lazio esce dal guscio e si fa pericolosa con Pandev, che scarica su Rubinho da pochi metri dopo un assist di Ledesma. Zarate sfiora la rete sulla ribattuta. I laziali giocano bene a metà campo con Dabo e Ledesma in evidenza. Davanti Zarate è ispirato e salta spesso l'avversario in dribbling, dietro Rozehnal e De Silvestri prendono le misure ai rossoblù.

La gara è bella e equilibrata. Al 38' Pandev ha l'occasione più netta quando arriva tutto solo davanti a Rubinho, ma il portiere fa un miracolo e in tuffo neutralizza il pallonetto. Sul fronte opposto Thiago Motta è in giornata negativa e sbaglia palloni insoliti per lui. E' ancora ispirato invece Palladino che al 42' lancia Sculli tutto solo davanti al portiere creando l'occasione che fa il paio con quella laziale: l'attaccante tenta di saltare Muslera invece di tirare e la palla finisce nelle mani del portiere. Prima dell'intervallo Pandev si fa male e lascia il posto a Rocchi. Nella ripresa la Lazio perde anche Diakité ed entra Siviglia.

Gasperini cambia Sculli con Olivera. La Lazio ora ha più iniziativa e più gambe e il Genoa soffre. Al 20' gli ospiti passano in vantaggio: la difesa rompe una azione del Genoa, Kolarov lancia lungo per Zarate che fugge a Bocchetti entra in area e segna con un tiro rasoterra sul palo opposto. Il Genoa si mette a premere alla ricerca del pari ma su un'altro contropiede Zarate spreca malamente la palla del 2-0 lasciandola nella mani del portiere. I rossoblu provano l'assedio ma sono poco lucidi e gli ospiti ne approfittano in contropiede. Ne sprecano però diversi, uno finisce sul palo per un tocco maldestro di Ferrari. Alla fine è premiata la determinazione e la tecnica di una Lazio che dopo la vittoria nel derby conferma di avere grandi valori.

JUVENTUS-INTER, CURIOSITA' IN CIFRE
Claudio Ranieri ha esordito come tecnico in serie A proprio contro l'Inter: è accaduto il 9 settembre 1990, quando il Cagliari, guidato dall'attuale tecnico juventino, venne superato per 0-3 in casa dai nerazzurri. La Juventus disputa la gara n. 2500 della propria storia nella serie A su girone unico, considerando le sole gare di regular-season.

Il debutto assoluto del club bianconero in categoria risale al 6 ottobre 1929: vittoria casalinga per 3-2 contro il Napoli. Claudio Ranieri ha in aprile il mese dell'anno solare in cui le sue squadre hanno il miglior rendimento in termini di media-punti per gara, considerando le sole gare di campionati professionistici italiani: 1.80, frutto di 22 successi, 15 pareggi ed 8 sconfitte, in 45 panchine. In realtà Ranieri avrebbe una media migliore in agosto (2) ma in quel mese dell'anno non sempre si gioca il campionato.

La Juventus non ha segnato solo in una delle ultime 26 giornate disputate in campionato: è accaduto lo scorso 22 novembre quando venne sconfitta per 0-1 in casa proprio dell'Inter. Nelle altre 25 gare di serie A prese in esame i bianconeri hanno complessivamente realizzato 52 reti. La Juventus ha sempre segnato almeno una rete in ciascuna delle ultime 21 gare casalinghe disputate in serie A, per un totale di 46 gol all'attivo. L'ultimo digiuno risale al 26 febbraio 2008: 0-0 contro il Torino. Juventus ed Inter sono, assieme alla Roma, due delle tre squadre della serie A 2008/09 ad aver finora segnato con il maggior numero di giocatori: sono 16 per tutte le compagini.

I 16 bianconeri in gol sono stati: Amauri, Camoranesi, Chiellini, Del Piero, Giovinco, Grygera, Iaquinta, Legrottaglie, Marchionni, Marchisio, Mellberg, Nedved, Poulsen, Salihamidzic, Sissoko e Trezeguet. I 16 nerazzurri andati finora in gol sono stati: Adriano, Balotelli, Burdisso, Cambiasso, Cordoba, Crespo, Cruz, Figo, Ibrahimovic, Maicon, Maxwell, Muntari, Obinna, Samuel, Stankovic, Vieira.

L'Inter è sempre andata in gol nelle ultime 22 giornate di campionato, per un totale di 44 reti all'attivo, 2 di media esatta per gara.

L'ultimo digiuno nerazzurro risale al 29 ottobre scorso quando fu 0-0 in casa della Fiorentina. L'Inter è reduce da 5 affermazioni esterne consecutive in serie A, ottenute a casa di Catania (2-0), Lecce (3-0), Bologna (2-1), Genoa (2-0) ed Udinese (1-0). Se i nerazzurri dovessero vincere anche a Torino per ritrovare 6 loro affermazioni consecutive fuori casa in campionato sarebbe necessario risalire al periodo ottobre 2006-marzo 2007: allora i successi esterni di fila furono addirittura 11. L'Inter è rimasta l'unica squadra della A 2008/09 che non ha ancora subito rigori dopo 31 giornate disputate. L'ultimo assegnato contro i campioni d'Italia risale al 2 marzo 2008: Napoli-Inter 1-0, con errore di Zalayeta. Da allora, tra vecchia e nuova stagione, sono trascorse 43 turni. Luis Figo, se dovesse scendere in campo, festeggerebbe la 100° presenza nella serie A italiana della propria carriera. Le attuali 99 presenze sono state collezionate indossando esclusivamente la maglia dell'Inter. L'esordio di Figo risale al 28 agosto 2005: Inter-Treviso 3-0. (A cura di Football Data).



<------------->

Scusate se non metto i Cartellini Gialli ma non Posso ... X Via del fatto che non posso seguire ttt le partite ... xD ... Li vedo ogni tnt sul pc... e se c'e qlk rosso lo segnalo :emoji_slight_smile:
 
Ultima modifica:
L'Inter o Perde Stasera o Settimana Prossima Quindi :emoji_alien:
 
Ultima modifica:
io spero ke l'inter vince così siamo 2° la class finale sarà 1°inter 2°milan 3°juve e nn so ki il4°
--------------- AGGIUNTA AL POST ---------------
gryygeraaaaa 1-1 è perfetto il paregio
 
Ultima modifica:
io spero ke l'inter vince così siamo 2° la class finale sarà 1°inter 2°milan 3°juve e nn so ki il4°
--------------- AGGIUNTA AL POST ---------------
gryygeraaaaa 1-1 è perfetto il paregio

Pareggio* ... Cmq ... io Spravo vincesse l'inter cosi Perdeva Domenika Sera xD
 
Perfetto? Ma se abbiamo dominato noi :pazzo:

Aggiorna, Inter 74 e nn 75 e Juventus 64 e nn 65
 
Ma ancora parlate che vi abbiamo fregato la partita? -.- Ma statevi zitti perfavore..
 
Io non ho detto questo, solo che avete avuto fortuna a segnare all'ultimo
STOP :pazzo:
 
C'era fallo su Chiellini nell'azione del gol dell'Inter..
Come al solito... :emoji_relieved:
 
Vabè.. speriamo che oggi il Napoli vince.. gioca Bucci in porta.. :ridicolo: