BOLOGNA-PARMA 2-1 — Carrer fa annullare un gol a Zalayeta (5’, fuorigioco) e uno a Di Vaio (26’), ma Portanova è in posizione regolare: vede una deviazione-passaggio di Moras che non c’è. Bergonzi espelle Zaccardo (25’) per fallo su Zalayeta, ma restiamo convinti dell’interpretazione classica: un fallo a 30 metri dall’area non toglie una chiara occasione gol.
FIORENTINA-CHIEVO 0-2 — Frey (12’) para col viso su Pellissier: la palla non pare oltrepassi la linea. Fiscale Peruzzo sulla trattenuta di Moreno a Gilardino: rigore, parato. Pinzi falcia Vargas: giallo, è poco.
GENOA-LAZIO 1-2 — L’1-2 di Floccari (32’): forti dubbi di fuorigioco. Morganti ha un rapporto difficile con i tecnici: fuori Reja perché esce un attimo per una volta dall’area tecnica.
INTER-ATALANTA 3-1 — Orsato lascia molto giocare: un metro di giudizio che utilizza in tutto il campo, aree comprese. Al di là di qualche errore, la sua gara è positiva. Molti bravi gli assistenti Di Liberatore e Rosi. Il gol dell’Atalanta ne è un esempio: Tiribocchi è in posizione regolare (tenuto in gioco da Materazzi) quando Manfredini lo smarca davanti a Julio Cesar. Al 14’ Materazzi sovrasta nello stacco aereo Ferreira Pinto ma nella fase di ricaduta l’interista lo colpisce con una gamba: l’arbitro giudica il colpo involontario. Al 27’ ammonito Stankovic che placca Padoin e subito dopo il portiere Coppola per perdita di tempo. Proteste atalantine sul 2-1 dell’Inter, ma non c’è offside di Eto’o che avvia l’azione e neppure Muntari che devia il tiro di Mariga. Al 42’ Materazzi rischia il rigore trattenendo Tiribocchi che non cade e cerca il tiro respinta dal difensore. Al 45’ brutto intervento di Eto’o a gamba tesa su Padoin: meritava il giallo, mentre Orsato non fischia neppure punizione. Nella ripresa al 4’ l’Atalanta chiede un rigore per una trattenuta (c’è, ma non si capisce quanto decisiva) di Chivu su Ferreira Pinto: l’azione in ogni caso andava fermata prima per fuorigioco dell’atalantino. Al 38’ Materazzi frana su Coppola: c’è il fallo, ammonizione eccessiva.
JUVENTUS-BARI 3-0 — Gervasoni assegna il rigore del 2-0 (con giallo) per uscita di Gillet su Diego: ok. Ma dovrebbe darne altri tre: mani di Koman su cross di Chiellini (26’), Donati mette giù Diego (28’), Poulsen va su Meggiorini (39’ st). Sarebbe da rosso Camoranesi quando non gli viene concessa la punizione per mani di Stellini e si scaglia contro l’assistente De Luca fino a sbattergli contro venendo respinto con le mani: il giallo è pochino. Annullato un gol alla Juve (21’ st), ma la quaterna ci mette più di un minuto per rendersi conto che Iaquinta è in fuorigioco e quindi Diego non può tirare. Una scena tipo Parma-Samp e resta misterioso come ci si possa rendere conto di qualcosa dopo un minuto senza aiuti tecnologici. Dubbi di fuorigioco nell’1-0: Iaquinta dubbio, Del Piero in fuorigioco e inizialmente va a partecipare, poi si ferma.
LIVORNO-CATANIA 3-1 — Capuano stende Di Gennaro: rigore ok (4’ st) e secondo giallo, ma Pierpaoli il primo glielo appioppa ingiustamente (fallo su Lucarelli).
NAPOLI-CAGLIARI 0-0 — Cossu entrato da 5 minuti al 33’ st è espulso da Mazzoleni: va su Grava a palla lontana.
PALERMO-MILAN 3-1 — Gara tranquilla per Romeo che non commette errori importanti. Il più grave è una punizione dal limite non fischiata al Palermo (netto fallo di Pirlo su Miccoli). Per il resto, è regolare il vantaggio del Palermo: Bovo è tenuto in gioco da Pirlo che non sale in tempo dopo aver coperto il palo sull’angolo. Nella ripresa è ok il 2-1 di Seedorf smarcato da Ronaldinho. Due soli ammoniti: al 23’ Huntelaar che protesta contro l’arbitro gli ha chiamato un fallo in attacco; al 41’ Gattuso che stende senza complimenti Bertolo.
ROMA-SAMPDORIA 1-2 — La Roma contesta Damato soprattutto per un possibile rigore non dato con i giallorossi avanti 1-0, ma l’arbitro di Barletta dirige con personalità una gara molto difficile e alla fine la sua prova non è negativa. Partiamo subito dall’episodio chiave. Al 34’ Vucinic dalla sinistra cerca un assist per Totti con tocco morbido, il pallone è respinto da Zauri col braccio (tenuto largo). Damato lo giudica involontario, forse valutando la distanza ravvicinata (3/4 metri). Certo, durante il campionato sono stati concessi rigori per situazioni simili. E’ il solito problema della discrezionalità: ma con una regola "interpretabile" è impossibile avere uniformità. Meno dubbi, invece, due altri falli di mano (uno fuori area) giudicati non punibili. Per il resto, errore grave dell’assistente Romagnoli che al primo minuto ferma Cassano solo davanti a Julio Sergio per un fuorigioco inesistente. Damato per tutta la gara lascia molto giocare (un solo ammonito: Ziegler che placca Menez). Un esempio? Al 31’ della ripresa Vucinic supera due avversari resistendo alle cariche, l’arbitro giustamente concede il vantaggio e Storari in uscita ferma l’attaccante. Ci poteva stare, però, almeno il giallo a Zauri per il tentativo di fallo da dietro su Vucinic. Un minuto prima ok annullare un gol a Toni per fuorigioco.
UDINESE-SIENA 4-1 — Stefani fa annullare il gol di Calaiò (15’), ma il fuorigioco non c’è. Dubbi forti di rigore per un mani di Pratali su tiro di Pepe e per intervento di Lukovic su Calaiò. Rosetti vede bene il rigore per trattenuta di Malagò (anche ammonito) a Sanchez (36’ st).
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FIORENTINA-CHIEVO 0-2 — Frey (12’) para col viso su Pellissier: la palla non pare oltrepassi la linea. Fiscale Peruzzo sulla trattenuta di Moreno a Gilardino: rigore, parato. Pinzi falcia Vargas: giallo, è poco.
GENOA-LAZIO 1-2 — L’1-2 di Floccari (32’): forti dubbi di fuorigioco. Morganti ha un rapporto difficile con i tecnici: fuori Reja perché esce un attimo per una volta dall’area tecnica.
INTER-ATALANTA 3-1 — Orsato lascia molto giocare: un metro di giudizio che utilizza in tutto il campo, aree comprese. Al di là di qualche errore, la sua gara è positiva. Molti bravi gli assistenti Di Liberatore e Rosi. Il gol dell’Atalanta ne è un esempio: Tiribocchi è in posizione regolare (tenuto in gioco da Materazzi) quando Manfredini lo smarca davanti a Julio Cesar. Al 14’ Materazzi sovrasta nello stacco aereo Ferreira Pinto ma nella fase di ricaduta l’interista lo colpisce con una gamba: l’arbitro giudica il colpo involontario. Al 27’ ammonito Stankovic che placca Padoin e subito dopo il portiere Coppola per perdita di tempo. Proteste atalantine sul 2-1 dell’Inter, ma non c’è offside di Eto’o che avvia l’azione e neppure Muntari che devia il tiro di Mariga. Al 42’ Materazzi rischia il rigore trattenendo Tiribocchi che non cade e cerca il tiro respinta dal difensore. Al 45’ brutto intervento di Eto’o a gamba tesa su Padoin: meritava il giallo, mentre Orsato non fischia neppure punizione. Nella ripresa al 4’ l’Atalanta chiede un rigore per una trattenuta (c’è, ma non si capisce quanto decisiva) di Chivu su Ferreira Pinto: l’azione in ogni caso andava fermata prima per fuorigioco dell’atalantino. Al 38’ Materazzi frana su Coppola: c’è il fallo, ammonizione eccessiva.
JUVENTUS-BARI 3-0 — Gervasoni assegna il rigore del 2-0 (con giallo) per uscita di Gillet su Diego: ok. Ma dovrebbe darne altri tre: mani di Koman su cross di Chiellini (26’), Donati mette giù Diego (28’), Poulsen va su Meggiorini (39’ st). Sarebbe da rosso Camoranesi quando non gli viene concessa la punizione per mani di Stellini e si scaglia contro l’assistente De Luca fino a sbattergli contro venendo respinto con le mani: il giallo è pochino. Annullato un gol alla Juve (21’ st), ma la quaterna ci mette più di un minuto per rendersi conto che Iaquinta è in fuorigioco e quindi Diego non può tirare. Una scena tipo Parma-Samp e resta misterioso come ci si possa rendere conto di qualcosa dopo un minuto senza aiuti tecnologici. Dubbi di fuorigioco nell’1-0: Iaquinta dubbio, Del Piero in fuorigioco e inizialmente va a partecipare, poi si ferma.
LIVORNO-CATANIA 3-1 — Capuano stende Di Gennaro: rigore ok (4’ st) e secondo giallo, ma Pierpaoli il primo glielo appioppa ingiustamente (fallo su Lucarelli).
NAPOLI-CAGLIARI 0-0 — Cossu entrato da 5 minuti al 33’ st è espulso da Mazzoleni: va su Grava a palla lontana.
PALERMO-MILAN 3-1 — Gara tranquilla per Romeo che non commette errori importanti. Il più grave è una punizione dal limite non fischiata al Palermo (netto fallo di Pirlo su Miccoli). Per il resto, è regolare il vantaggio del Palermo: Bovo è tenuto in gioco da Pirlo che non sale in tempo dopo aver coperto il palo sull’angolo. Nella ripresa è ok il 2-1 di Seedorf smarcato da Ronaldinho. Due soli ammoniti: al 23’ Huntelaar che protesta contro l’arbitro gli ha chiamato un fallo in attacco; al 41’ Gattuso che stende senza complimenti Bertolo.
ROMA-SAMPDORIA 1-2 — La Roma contesta Damato soprattutto per un possibile rigore non dato con i giallorossi avanti 1-0, ma l’arbitro di Barletta dirige con personalità una gara molto difficile e alla fine la sua prova non è negativa. Partiamo subito dall’episodio chiave. Al 34’ Vucinic dalla sinistra cerca un assist per Totti con tocco morbido, il pallone è respinto da Zauri col braccio (tenuto largo). Damato lo giudica involontario, forse valutando la distanza ravvicinata (3/4 metri). Certo, durante il campionato sono stati concessi rigori per situazioni simili. E’ il solito problema della discrezionalità: ma con una regola "interpretabile" è impossibile avere uniformità. Meno dubbi, invece, due altri falli di mano (uno fuori area) giudicati non punibili. Per il resto, errore grave dell’assistente Romagnoli che al primo minuto ferma Cassano solo davanti a Julio Sergio per un fuorigioco inesistente. Damato per tutta la gara lascia molto giocare (un solo ammonito: Ziegler che placca Menez). Un esempio? Al 31’ della ripresa Vucinic supera due avversari resistendo alle cariche, l’arbitro giustamente concede il vantaggio e Storari in uscita ferma l’attaccante. Ci poteva stare, però, almeno il giallo a Zauri per il tentativo di fallo da dietro su Vucinic. Un minuto prima ok annullare un gol a Toni per fuorigioco.
UDINESE-SIENA 4-1 — Stefani fa annullare il gol di Calaiò (15’), ma il fuorigioco non c’è. Dubbi forti di rigore per un mani di Pratali su tiro di Pepe e per intervento di Lukovic su Calaiò. Rosetti vede bene il rigore per trattenuta di Malagò (anche ammonito) a Sanchez (36’ st).
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