A San Siro Inter-Siena finisce 4-3
BUON SIENA — Inter-Siena è la prima della classe contro l’ultima: 30 punti di differenza. Ma anche il miglior attacco del campionato contro la peggior difesa: un altro indizio che non fa pensare a una partita potenzialmente equilibrata. Tutto sbagliato. Le formazioni sono quelle della vigilia: l’Inter – senza Cambiasso, Eto’o, Balotelli – lancia Quaresma e Pandev con Sneijder dietro a Milito, il Siena risponde con un tridente in cui Maccarone opera tra Jajalo e Reginaldo. E’ proprio Pandev ad avere la prima occasione, ma Curci salva bene in angolo (che l’arbitro non concede). Al 18’ invece è il Siena a passare il vantaggio: Maccarone prende palla a centrocampo, Jajalo e Reginaldo gli fanno spazio, non c’è opposizione, la botta da 25 metri è imparabile per Julio Cesar. I toscani prendono coraggio: forse troppo, visto che sono scoperti sul lancio di 50 metri di Sneijder che al 24’ pesca Milito sulla sinistra. Il Principe è eccezionale, fa fuori Cribari, rientra sul destro e segna l-1. Quando poi Sneijder ribadisce di essere un maestro delle punizione (36’), si potrebbe pensare a un ristabilimento delle gerarchie. Sbagliato ancora una volta: la difesa nerazzurra sbaglia lasciando libero lo svedese Ekdal che fa 2-2.
RIBALTONE — Ripresa: a difendere la porta del Siena c’è Pegolo (problemi fisici per Curci), mentre Mourinho fa entrare Samuel per Quaresma con Zanetti che va a centrocampo. Però si fa male anche Stankovic, che chiede subito il cambio ancora prima del fischio iniziale della ripresa: al suo posto il giovane Arnautovic. Ma gli ospiti continuano a fare la partita e passano in vantaggio ancora con Maccarone: bella azione di Reginaldo sulla destra, il brasiliano è molto bravo a servire Maccarone arrivato a rimorchio. E' 3-2, e pensare che il Siena un incontro ufficiale con l'Inter non l'aveva mai vinto (4 pareggi appena in 12 precedenti). Mourinho toglie Thiago Motta e dà fiducia al giovane Stevanovic, che si presenta con un interessante assist per Pandev. Ma per il ribaltone bisogna aspettare gli ultimi 5 minuti: un'altra splendida punizione di Sneijder, stavolta di potenza sul palo di Pegolo (bravo in precendenza), poi una rete da centravanti vero di Samuel, servito da Pandev, in pieno recupero. Il finale è inevitabilmente nervoso, tanto che viene espulso Cribari. Dice male al Siena, all'ottava sconfitta esterna consecutiva e inchiodato a quota 12 punti dopo una serata in cui ha mostrato di meritarne ben di più. L'Inter invece si può godere un momentaneo vantaggio di +11 sul Milan e +12 sulla Juve: va bene, il Milan deve recuperare il match con la Fiorentina, ma domani sera proprio rossoneri e bianconeri si toglieranno punti a vicenda. E se la squadra di Mourinho non perde neppure queste partite, sarà davvero difficile toglierle lo scudetto.
BUON SIENA — Inter-Siena è la prima della classe contro l’ultima: 30 punti di differenza. Ma anche il miglior attacco del campionato contro la peggior difesa: un altro indizio che non fa pensare a una partita potenzialmente equilibrata. Tutto sbagliato. Le formazioni sono quelle della vigilia: l’Inter – senza Cambiasso, Eto’o, Balotelli – lancia Quaresma e Pandev con Sneijder dietro a Milito, il Siena risponde con un tridente in cui Maccarone opera tra Jajalo e Reginaldo. E’ proprio Pandev ad avere la prima occasione, ma Curci salva bene in angolo (che l’arbitro non concede). Al 18’ invece è il Siena a passare il vantaggio: Maccarone prende palla a centrocampo, Jajalo e Reginaldo gli fanno spazio, non c’è opposizione, la botta da 25 metri è imparabile per Julio Cesar. I toscani prendono coraggio: forse troppo, visto che sono scoperti sul lancio di 50 metri di Sneijder che al 24’ pesca Milito sulla sinistra. Il Principe è eccezionale, fa fuori Cribari, rientra sul destro e segna l-1. Quando poi Sneijder ribadisce di essere un maestro delle punizione (36’), si potrebbe pensare a un ristabilimento delle gerarchie. Sbagliato ancora una volta: la difesa nerazzurra sbaglia lasciando libero lo svedese Ekdal che fa 2-2.
RIBALTONE — Ripresa: a difendere la porta del Siena c’è Pegolo (problemi fisici per Curci), mentre Mourinho fa entrare Samuel per Quaresma con Zanetti che va a centrocampo. Però si fa male anche Stankovic, che chiede subito il cambio ancora prima del fischio iniziale della ripresa: al suo posto il giovane Arnautovic. Ma gli ospiti continuano a fare la partita e passano in vantaggio ancora con Maccarone: bella azione di Reginaldo sulla destra, il brasiliano è molto bravo a servire Maccarone arrivato a rimorchio. E' 3-2, e pensare che il Siena un incontro ufficiale con l'Inter non l'aveva mai vinto (4 pareggi appena in 12 precedenti). Mourinho toglie Thiago Motta e dà fiducia al giovane Stevanovic, che si presenta con un interessante assist per Pandev. Ma per il ribaltone bisogna aspettare gli ultimi 5 minuti: un'altra splendida punizione di Sneijder, stavolta di potenza sul palo di Pegolo (bravo in precendenza), poi una rete da centravanti vero di Samuel, servito da Pandev, in pieno recupero. Il finale è inevitabilmente nervoso, tanto che viene espulso Cribari. Dice male al Siena, all'ottava sconfitta esterna consecutiva e inchiodato a quota 12 punti dopo una serata in cui ha mostrato di meritarne ben di più. L'Inter invece si può godere un momentaneo vantaggio di +11 sul Milan e +12 sulla Juve: va bene, il Milan deve recuperare il match con la Fiorentina, ma domani sera proprio rossoneri e bianconeri si toglieranno punti a vicenda. E se la squadra di Mourinho non perde neppure queste partite, sarà davvero difficile toglierle lo scudetto.
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