Acquafresca: L'Inter m'ha trattato male. Juve? Le porte non le chiudo
Robert Acquafresca attaccante dell'Atalanta a Sky Sport24 parla a 360 gradi, senza dimenticarsi di tirare una stoccatina all'Inter.....
Sei un giocatore dell’Atalanta.
Finalmente, dopo un periodo molto travagliato, siamo arrivati a questa conclusione. Sì, sono un giocatore dell’Atalanta.
Come mai l’Atalanta? Da dove è nata questa scelta?
È una scelta che in verità era nata l’anno scorso, c’erano già stati dei contatti, poi però per motivi che comunque si sanno l’Inter, per una questione di buste, ha preferito lasciarmi a Cagliari e, in maniera molto corretta, e comunque contento per continuare la mia esperienza in Sardegna, abbiamo deciso così e non se n’è fatto nulla.
Hai parlato di essere trattato come un “pacco”, non è stata una bella definizione…
Non è stata una bella definizione in base anche al trattamento ricevuto, per questo, però si sa che queste cose nel mondo del calcio ci sono. Ovviamente non posso che essere rimasto male da questa situazione, da tutto, però la società ha fatto le proprie scelte e noi andiamo avanti come sempre. Alla fine all’Inter ero in comproprietà prima, in prestito poi, quindi sono sempre andato avanti senza l’Inter e lo farò anche adesso. Loro hanno preso le loro decisioni e noi cercheremo comunque di dimostrare che hanno sbagliato sul campo.
E la scelta di non restare a Genova?
Non viene solo da parte mia, viene anche dalla parte del Genoa che comunque ha preso giocatori come Floccari e Crespo. Ci siamo incontrati sulla stessa decisione che era quella di cercare un’altra soluzione per continuare il mio processo di crescita.
Si è parlato anche di Parma?
Anche loro hanno dimostrato molto interesse nei miei confronti. Comunque ho 21 anni, quindi l’interesse di queste squadre non può che farmi piacere e rendermi onorato. Vuol dire che sto lavorando bene e ho intenzione di lavorare su questo piano, però ci sono degli altri motivi per cui io non sono potuto andare a Parma, che non spetta me dire, motivi per cui bisogna parlare con le società
Un altro nome importante era quello della Juventus: c’è stato questo interessamento che si è spento, però solo per il momento…
Indubbiamente sì, perché io sono dell’Atalanta e di proprietà del Genoa, però è indubbio che l’interessamento della Juve mi abbia fatto un enorme piacere, è una delle più grandi squadre nella storia italiana ed internazionale. Posso aggiungere che continuerò a lavorare sodo perché il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre, di migliorare anche il posto per cui lotterò e magari un giorno ci sarà la possibilità di approdare in un club simile.
Lasci più di una porta aperta alla Juve per il futuro?
Le porte non è giusto chiuderle a nessuno perché in questo mondo non si sa mai.
Quali sono gli obiettivi immediati per la prossima stagione?
Sicuramente disputare un gran bel campionato, migliorare quello appena fatto. Io posso dire solo che approdo all’Atalanta con tanta voglia di continuare a dimostrare che comunque ho fatto bene, di migliorarmi e di farlo per l’Atalanta da oggi in poi.
Magari c’è qualche altro nerazzurro che si pentirà…
Io spero di fare pentire sicuramente il nerazzurro dell’Inter perché comunque penso sia giusto così, sul campo dimostrare che magari hanno perso qualcosa.
La scelta dell’Atalanta è anche legata al bisogno di giocare titolare e di sentirti titolare, visto che sei giovane?
L’ho sempre detto che la mia scelta si sarebbe basata sul fatto di poter giocare con continuità, per continuare a dimostrare il mio valore. Questo è stato fondamentale.
Quindi anche la mancata scelta della Juventus può essere dettata dal fatto che magari lì avresti avuto più concorrenza, meno spazio e meno occasioni per metterti in evidenza?
Io penso che comunque in una squadra simile siano tutti forti e la concorrenza fa parte del gioco, però voglio dire che non è che arrivo all’Atalanta e penso di avere il posto da titolare, perché non è così, sono sempre arrivato in una squadra e mi sono sempre giocato il mio posto, con chiunque, senza problemi e penso che se ho giocato me lo sono sempre meritato. Questo è quello che voglio fare perché è giusto così.
Tra un anno ci sono i Mondiali: quanto è stimolante il pensiero di poter essere nel gruppo che giocherà in Sud Africa?
Sicuramente tanto, però è bene non illudersi. Penso che ci siano state delle qualificazioni che hanno disputato altri compagni e magari Lippi darà fiducia a loro, le scelte le fa lui e io posso solo limitarmi a dire che farò di tutto per cercare una convocazione.
Robert Acquafresca attaccante dell'Atalanta a Sky Sport24 parla a 360 gradi, senza dimenticarsi di tirare una stoccatina all'Inter.....
Sei un giocatore dell’Atalanta.
Finalmente, dopo un periodo molto travagliato, siamo arrivati a questa conclusione. Sì, sono un giocatore dell’Atalanta.
Come mai l’Atalanta? Da dove è nata questa scelta?
È una scelta che in verità era nata l’anno scorso, c’erano già stati dei contatti, poi però per motivi che comunque si sanno l’Inter, per una questione di buste, ha preferito lasciarmi a Cagliari e, in maniera molto corretta, e comunque contento per continuare la mia esperienza in Sardegna, abbiamo deciso così e non se n’è fatto nulla.
Hai parlato di essere trattato come un “pacco”, non è stata una bella definizione…
Non è stata una bella definizione in base anche al trattamento ricevuto, per questo, però si sa che queste cose nel mondo del calcio ci sono. Ovviamente non posso che essere rimasto male da questa situazione, da tutto, però la società ha fatto le proprie scelte e noi andiamo avanti come sempre. Alla fine all’Inter ero in comproprietà prima, in prestito poi, quindi sono sempre andato avanti senza l’Inter e lo farò anche adesso. Loro hanno preso le loro decisioni e noi cercheremo comunque di dimostrare che hanno sbagliato sul campo.
E la scelta di non restare a Genova?
Non viene solo da parte mia, viene anche dalla parte del Genoa che comunque ha preso giocatori come Floccari e Crespo. Ci siamo incontrati sulla stessa decisione che era quella di cercare un’altra soluzione per continuare il mio processo di crescita.
Si è parlato anche di Parma?
Anche loro hanno dimostrato molto interesse nei miei confronti. Comunque ho 21 anni, quindi l’interesse di queste squadre non può che farmi piacere e rendermi onorato. Vuol dire che sto lavorando bene e ho intenzione di lavorare su questo piano, però ci sono degli altri motivi per cui io non sono potuto andare a Parma, che non spetta me dire, motivi per cui bisogna parlare con le società
Un altro nome importante era quello della Juventus: c’è stato questo interessamento che si è spento, però solo per il momento…
Indubbiamente sì, perché io sono dell’Atalanta e di proprietà del Genoa, però è indubbio che l’interessamento della Juve mi abbia fatto un enorme piacere, è una delle più grandi squadre nella storia italiana ed internazionale. Posso aggiungere che continuerò a lavorare sodo perché il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre, di migliorare anche il posto per cui lotterò e magari un giorno ci sarà la possibilità di approdare in un club simile.
Lasci più di una porta aperta alla Juve per il futuro?
Le porte non è giusto chiuderle a nessuno perché in questo mondo non si sa mai.
Quali sono gli obiettivi immediati per la prossima stagione?
Sicuramente disputare un gran bel campionato, migliorare quello appena fatto. Io posso dire solo che approdo all’Atalanta con tanta voglia di continuare a dimostrare che comunque ho fatto bene, di migliorarmi e di farlo per l’Atalanta da oggi in poi.
Magari c’è qualche altro nerazzurro che si pentirà…
Io spero di fare pentire sicuramente il nerazzurro dell’Inter perché comunque penso sia giusto così, sul campo dimostrare che magari hanno perso qualcosa.
La scelta dell’Atalanta è anche legata al bisogno di giocare titolare e di sentirti titolare, visto che sei giovane?
L’ho sempre detto che la mia scelta si sarebbe basata sul fatto di poter giocare con continuità, per continuare a dimostrare il mio valore. Questo è stato fondamentale.
Quindi anche la mancata scelta della Juventus può essere dettata dal fatto che magari lì avresti avuto più concorrenza, meno spazio e meno occasioni per metterti in evidenza?
Io penso che comunque in una squadra simile siano tutti forti e la concorrenza fa parte del gioco, però voglio dire che non è che arrivo all’Atalanta e penso di avere il posto da titolare, perché non è così, sono sempre arrivato in una squadra e mi sono sempre giocato il mio posto, con chiunque, senza problemi e penso che se ho giocato me lo sono sempre meritato. Questo è quello che voglio fare perché è giusto così.
Tra un anno ci sono i Mondiali: quanto è stimolante il pensiero di poter essere nel gruppo che giocherà in Sud Africa?
Sicuramente tanto, però è bene non illudersi. Penso che ci siano state delle qualificazioni che hanno disputato altri compagni e magari Lippi darà fiducia a loro, le scelte le fa lui e io posso solo limitarmi a dire che farò di tutto per cercare una convocazione.
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