[OT]Own3d chi ha detto che gli davano un'altra possibilità :soso:[/OT]
Ciro Ferrara è un tecnico a tempo, una sorta di dead man walking, la cui esecuzione è stata rinviata per la mancata presenza del boia. Metafora truce a parte. Sono le ultime ore di Ferrara alla guida della Juventus. Il suo ultimo giorno pare deciso dopo l'intromissione con esplicite richieste della proprietà il che è dire John Elkann. Chiarezza immediata aveva chiesto il rampollo della famiglia Agneli, dopo la sconfitta contro la Roma. A regnare invece è la confusione totale. O meglio, di certo, o quasi c'è che contro l'Inter, in Coppa Italia, sarà l'ultima di Ciro. Il dubbio che la Juventus, la società, non riguarda l'esonero (dato per certo) ma quanto si ostina a non esplicitare riguarda le modalità dell'avvio di un nuovo corso (il secondo). Il presidente Blanc ha studiato con Michele Briamonte, l'avvocato fiscalista di fiducia della Juventus, gli aspetti contrattuali relativi alla posizione di Ferrara, sia dell'eventuale sostituto pronto a rilevarlo. Se si opterà per un traghettatore (tesi dominante) o per un allenatore dall'esperienza strutturata. O magari per Alberto Zaccheroni, ultimo nome avanzato tra i possibili candidati in una giornata convulsa, frenetica. Contatti, telefonate, voci. Il tutto per il come procedere.
IL TRAGHETTATORE - Una prima tesi vorrebbe un traghettatore che conduca la squadra fino ai Mondiali, cercando di raccogliere quel che di buono (poco) si è costruito per finalizzare. Ossia raggiungere gli obiettivi che le manovre dispendiose di mercato avevano fissato a inizio stagione: qualificazione diretta in Champions e gli ottavi. I nomi sono noti, arcinoti. Dino Zoff che non pare disposto a ricoprire questo ruolo e Giovanni Trapattoni che si è affrettato a smentire all'Irish Independent: "La Juventus non mi ha chiamato. E anche se lo facesse, posso dire che si tratta di un piacevole ricordo che non può tornare". "La casacca della Juventus non una semplice maglia. E' come un'armatura, pesa tantissimo", ha dichiarato il Trap. Si incassano questi no, li si analizzano. A questo punto rimangono in piedi ancora l'idea Gentile e l'opzione Vialli. Nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Sven Goran Eriksson, ex allenatore della Lazio e del Manchester City. Si tratta comunque di allenatori che da tempo non si misurano con il campo e il calcio giocato, funzionali al progetto Lippi, che vedrebbe bene Massimiliano Allegri alla guida del nuovo corso bianconero.
LA SVOLTA - L'alternativa sarebbe, poi, quella di valutare allenatori di propsettiva, che abbiano invece un progetto (parrebbe improprio dopo tanto clamore). Ed ecco allora che il rilancio di corso Galileo Ferraris per Guus Hiddink avrebbe un fondamento (si parla di 5 milioni di euro). Altrettanto prospettabile, pista emersa nel corso del pomeriggio, sarebbe quella che porta a Rafa Benitez manager del Liverpool (panchina che sarebbe stata offerta proprio all'olandese). Il suo agente smentisce i contatti, ma non esclude che tra quattro-cinque mesi si possa auspicare che lo spagnolo sposi il progetto Juventus rivisto e corretto. Rafa è il manager dei Reds, con competenze codificate anche in materia di mercato, il suo contratto scade nel 2014 e il suo ingaggio è pari a circa 4,5 milioni di euro. Un impegno economico importante, non c'è che dire. E' difficile che il tecnico del Liverpool possa liberarsi a gennaio, a giugno ci sarebbe il tempo per intavolare una trattativa. Ceto è che servirebbe un allenatore-taxista, che sia di passaggio e riesca a raggiungere gli obiettivi minimi. Il procuratore di Benitez apre: "Rafa alla Juve? In questo mondo mai dire mai".
IL SILENZIO - Quel che è certo è che la società non ha comunicato nulla, almeno in una nota ufficiale. Ha affidato a un silenzio che sa di esonero per Ciro questo momento di passaggio. Tutti lo sanno, lo bisbigliano. Tranne che a Vinovo?
Fonte: Virgilio Sport
Ciro Ferrara è un tecnico a tempo, una sorta di dead man walking, la cui esecuzione è stata rinviata per la mancata presenza del boia. Metafora truce a parte. Sono le ultime ore di Ferrara alla guida della Juventus. Il suo ultimo giorno pare deciso dopo l'intromissione con esplicite richieste della proprietà il che è dire John Elkann. Chiarezza immediata aveva chiesto il rampollo della famiglia Agneli, dopo la sconfitta contro la Roma. A regnare invece è la confusione totale. O meglio, di certo, o quasi c'è che contro l'Inter, in Coppa Italia, sarà l'ultima di Ciro. Il dubbio che la Juventus, la società, non riguarda l'esonero (dato per certo) ma quanto si ostina a non esplicitare riguarda le modalità dell'avvio di un nuovo corso (il secondo). Il presidente Blanc ha studiato con Michele Briamonte, l'avvocato fiscalista di fiducia della Juventus, gli aspetti contrattuali relativi alla posizione di Ferrara, sia dell'eventuale sostituto pronto a rilevarlo. Se si opterà per un traghettatore (tesi dominante) o per un allenatore dall'esperienza strutturata. O magari per Alberto Zaccheroni, ultimo nome avanzato tra i possibili candidati in una giornata convulsa, frenetica. Contatti, telefonate, voci. Il tutto per il come procedere.
IL TRAGHETTATORE - Una prima tesi vorrebbe un traghettatore che conduca la squadra fino ai Mondiali, cercando di raccogliere quel che di buono (poco) si è costruito per finalizzare. Ossia raggiungere gli obiettivi che le manovre dispendiose di mercato avevano fissato a inizio stagione: qualificazione diretta in Champions e gli ottavi. I nomi sono noti, arcinoti. Dino Zoff che non pare disposto a ricoprire questo ruolo e Giovanni Trapattoni che si è affrettato a smentire all'Irish Independent: "La Juventus non mi ha chiamato. E anche se lo facesse, posso dire che si tratta di un piacevole ricordo che non può tornare". "La casacca della Juventus non una semplice maglia. E' come un'armatura, pesa tantissimo", ha dichiarato il Trap. Si incassano questi no, li si analizzano. A questo punto rimangono in piedi ancora l'idea Gentile e l'opzione Vialli. Nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Sven Goran Eriksson, ex allenatore della Lazio e del Manchester City. Si tratta comunque di allenatori che da tempo non si misurano con il campo e il calcio giocato, funzionali al progetto Lippi, che vedrebbe bene Massimiliano Allegri alla guida del nuovo corso bianconero.
LA SVOLTA - L'alternativa sarebbe, poi, quella di valutare allenatori di propsettiva, che abbiano invece un progetto (parrebbe improprio dopo tanto clamore). Ed ecco allora che il rilancio di corso Galileo Ferraris per Guus Hiddink avrebbe un fondamento (si parla di 5 milioni di euro). Altrettanto prospettabile, pista emersa nel corso del pomeriggio, sarebbe quella che porta a Rafa Benitez manager del Liverpool (panchina che sarebbe stata offerta proprio all'olandese). Il suo agente smentisce i contatti, ma non esclude che tra quattro-cinque mesi si possa auspicare che lo spagnolo sposi il progetto Juventus rivisto e corretto. Rafa è il manager dei Reds, con competenze codificate anche in materia di mercato, il suo contratto scade nel 2014 e il suo ingaggio è pari a circa 4,5 milioni di euro. Un impegno economico importante, non c'è che dire. E' difficile che il tecnico del Liverpool possa liberarsi a gennaio, a giugno ci sarebbe il tempo per intavolare una trattativa. Ceto è che servirebbe un allenatore-taxista, che sia di passaggio e riesca a raggiungere gli obiettivi minimi. Il procuratore di Benitez apre: "Rafa alla Juve? In questo mondo mai dire mai".
IL SILENZIO - Quel che è certo è che la società non ha comunicato nulla, almeno in una nota ufficiale. Ha affidato a un silenzio che sa di esonero per Ciro questo momento di passaggio. Tutti lo sanno, lo bisbigliano. Tranne che a Vinovo?
Fonte: Virgilio Sport