plainkey
Utente Assiduo
- 28 Settembre 2008
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-EikichiOnizuka
<b><font size="2" color="#FF0066" face="Tahoma">Tu
- 4 Gennaio 2012
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Riferimento: Aiuto Per sintesi film la classe
Vedi se questo va bene:
Il film, essendo uno spaccato simil-documentaristico di un anno scolastico all'interno della classe, non ha un vero e proprio intreccio: piuttosto segue lo sviluppo di alcune situazioni che si creano durante le lezioni.
Si vedono così le prime riunioni degli insegnanti, durante le quali vecchi e nuovi professori si salutano e come "sopravvissuti" specificano la loro anzianità di servizio; il compito che il professore di lettere assegna ai ragazzi (un autoritratto) con il quale li stimola a parlare di se stessi e a spiegare che cosa invece non vogliono dire e perché; le burrascose manifestazioni di identità etnica mostrato dai ragazzi di origine straniera, legate in particolare alle partite delle nazionali di calcio; l'inserimento di un ragazzo espulso da un'altra scuola per motivi disciplinari; la timidezza di Wei, un ragazzo di origine cinese alle prese con difficoltà linguistiche e problemi di permesso di soggiorno dei genitori; il litigio di Khoumba con la sua migliore amica, Esmeralda, che la rende svogliata e arrogante nei confronti degli insegnanti, e la loro successiva riappacificazione; il consiglio disciplinare che espelle Souleymane, ragazzo di talento ma poco dotato di autocontrollo, che reagisce male quando viene a sapere che in consiglio di classe non ha avuto l'appoggio del professore di lettere (notizia non vera derivante da un equivoco).
In generale, si vede lo svolgimento di lezioni durante le quali i ragazzi, in modo chiassoso e in un linguaggio piuttosto colorito, fanno domande, esprimono opinioni anche singolari, dibattono tra loro o semplicemente disturbano, e il professore cerca di coinvolgerli e di spiegar loro l'importanza della lingua e della letteratura, spesso mettendosi al loro livello, cercando di entrare nelle loro logiche e prendendo in prestito a volte il loro vocabolario, fatto quest'ultimo che rischia di metterlo in situazioni spiacevoli.
Vedi se questo va bene:
Il film, essendo uno spaccato simil-documentaristico di un anno scolastico all'interno della classe, non ha un vero e proprio intreccio: piuttosto segue lo sviluppo di alcune situazioni che si creano durante le lezioni.
Si vedono così le prime riunioni degli insegnanti, durante le quali vecchi e nuovi professori si salutano e come "sopravvissuti" specificano la loro anzianità di servizio; il compito che il professore di lettere assegna ai ragazzi (un autoritratto) con il quale li stimola a parlare di se stessi e a spiegare che cosa invece non vogliono dire e perché; le burrascose manifestazioni di identità etnica mostrato dai ragazzi di origine straniera, legate in particolare alle partite delle nazionali di calcio; l'inserimento di un ragazzo espulso da un'altra scuola per motivi disciplinari; la timidezza di Wei, un ragazzo di origine cinese alle prese con difficoltà linguistiche e problemi di permesso di soggiorno dei genitori; il litigio di Khoumba con la sua migliore amica, Esmeralda, che la rende svogliata e arrogante nei confronti degli insegnanti, e la loro successiva riappacificazione; il consiglio disciplinare che espelle Souleymane, ragazzo di talento ma poco dotato di autocontrollo, che reagisce male quando viene a sapere che in consiglio di classe non ha avuto l'appoggio del professore di lettere (notizia non vera derivante da un equivoco).
In generale, si vede lo svolgimento di lezioni durante le quali i ragazzi, in modo chiassoso e in un linguaggio piuttosto colorito, fanno domande, esprimono opinioni anche singolari, dibattono tra loro o semplicemente disturbano, e il professore cerca di coinvolgerli e di spiegar loro l'importanza della lingua e della letteratura, spesso mettendosi al loro livello, cercando di entrare nelle loro logiche e prendendo in prestito a volte il loro vocabolario, fatto quest'ultimo che rischia di metterlo in situazioni spiacevoli.
resicu
Utente Master
Riferimento: Aiuto Per sintesi film la classe
Se non ti basta quello di eiki vedi questo:
Un tipico anno scolastico di una tipica scuola parigina visto attraverso gli occhi del buon professore di lettere; i giorni e poi i mesi passano tra litigi alunni-insegnanti, episodi di insubordinazione, espressioni di disagio e chi più ne ha più ne metta.
Tratto da un romanzo semi-autobiografico del docente François Bégaudeau e vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes 2008, il film La classe (titolo originale: Entre les murs; tra le mura) è una produzione squisitamente francese diretta da Laurent Cantet.
Opera insolita e per molti versi coraggiosa, questo film si pone a metà strada tra fiction e documentario sia per quanto riguarda lo stile sia per quanto riguarda la realizzazione. A livello di realizzazione, è da notare come il cast sia completamente composto da non professionisti, se si eccettua il protagonista che poi è lo stesso autore del romanzo, François Bégaudeau; ma non basta, anche la tecnica di ripresa deve molto al documentario: sì perché il film è stato realizzato quasi tutto filmando, con tre macchine da presa, l'azione che proseguiva autonomamente, senza continue direttive o accorgimenti registici. Ma, come già detto, gli intenti documentaristici coinvolgono anche lo stile. Infatti La classe non ha un vero e proprio intreccio narrativo, ma segue una sceneggiatura descrittiva con il probabile intento di farci compiere un viaggio nella scuola francese contemporanea, nella vita di giovani adolescenti dalle idee più che confuse e in quella degli altrettanto confusi insegnanti. La commistione tra i due generi, fiction e documentario, si può ritenere abbastanza riuscita. In buona parte grazie allo straordinario talento recitativo del praticamente esordiente François Bégaudeau, la pellicola riesce a mantenere vivo l'interesse e il coinvolgimento del pubblico per tutta la sua durata, creando un buon legame empatico tra il professore e lo spettatore.
Ciononostante, La classe non è affatto immune dai difetti che quasi immancabilmente affliggono tutti i film che tentano di mischiare finzione cinematografica e realismo documentaristico. Seppure di minore intensità rispetto ad altri suoi simili, i sintomi sono gli stessi: la mancanza di un solido intreccio narrativo in un'opera che, in quanto film, consiste comunque nella narrazione di qualcosa rende il tutto un po' evanescente, anche se mai noioso; lo stile registico e l'apparato visivo in genere, dovendo altalenare tra finzione e realismo, ereditano una certa caotica indecisione che, nel tentativo di dare una botta al cerchio ed una alla botte, rischia alla fine di lasciare tutti delusi. E in generale, come accade in questi casi, la finzione fa un po' a pugni con il realismo, essendo due modi piuttosto contrapposti di realizzare materiale audiovisivo.
Nonostante i difetti praticamente connaturati all'impostazione scelta dai realizzatori, La classe è un gran bel film. Ben fatto, ben interpretato, molto sentito.
Fonte: sniffilm.it :ok:
Se non ti basta quello di eiki vedi questo:
Un tipico anno scolastico di una tipica scuola parigina visto attraverso gli occhi del buon professore di lettere; i giorni e poi i mesi passano tra litigi alunni-insegnanti, episodi di insubordinazione, espressioni di disagio e chi più ne ha più ne metta.
Tratto da un romanzo semi-autobiografico del docente François Bégaudeau e vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes 2008, il film La classe (titolo originale: Entre les murs; tra le mura) è una produzione squisitamente francese diretta da Laurent Cantet.
Opera insolita e per molti versi coraggiosa, questo film si pone a metà strada tra fiction e documentario sia per quanto riguarda lo stile sia per quanto riguarda la realizzazione. A livello di realizzazione, è da notare come il cast sia completamente composto da non professionisti, se si eccettua il protagonista che poi è lo stesso autore del romanzo, François Bégaudeau; ma non basta, anche la tecnica di ripresa deve molto al documentario: sì perché il film è stato realizzato quasi tutto filmando, con tre macchine da presa, l'azione che proseguiva autonomamente, senza continue direttive o accorgimenti registici. Ma, come già detto, gli intenti documentaristici coinvolgono anche lo stile. Infatti La classe non ha un vero e proprio intreccio narrativo, ma segue una sceneggiatura descrittiva con il probabile intento di farci compiere un viaggio nella scuola francese contemporanea, nella vita di giovani adolescenti dalle idee più che confuse e in quella degli altrettanto confusi insegnanti. La commistione tra i due generi, fiction e documentario, si può ritenere abbastanza riuscita. In buona parte grazie allo straordinario talento recitativo del praticamente esordiente François Bégaudeau, la pellicola riesce a mantenere vivo l'interesse e il coinvolgimento del pubblico per tutta la sua durata, creando un buon legame empatico tra il professore e lo spettatore.
Ciononostante, La classe non è affatto immune dai difetti che quasi immancabilmente affliggono tutti i film che tentano di mischiare finzione cinematografica e realismo documentaristico. Seppure di minore intensità rispetto ad altri suoi simili, i sintomi sono gli stessi: la mancanza di un solido intreccio narrativo in un'opera che, in quanto film, consiste comunque nella narrazione di qualcosa rende il tutto un po' evanescente, anche se mai noioso; lo stile registico e l'apparato visivo in genere, dovendo altalenare tra finzione e realismo, ereditano una certa caotica indecisione che, nel tentativo di dare una botta al cerchio ed una alla botte, rischia alla fine di lasciare tutti delusi. E in generale, come accade in questi casi, la finzione fa un po' a pugni con il realismo, essendo due modi piuttosto contrapposti di realizzare materiale audiovisivo.
Nonostante i difetti praticamente connaturati all'impostazione scelta dai realizzatori, La classe è un gran bel film. Ben fatto, ben interpretato, molto sentito.
Fonte: sniffilm.it :ok:
