Scopriamo le caratteristiche dei 4 tracciati rimanenti.
COSÌ SUZUKA — Andando a guardare le caratteristiche di Suzuka, pista da medie elevate, molto tecnica e veloce, la logica dice che l'efficienza aerodinamica delle Red Bull dovrebbe essere esaltata. Le stesse McLaren qui da sempre si trovano bene (in particolare Hamilton, spesso autore di grandi prestazioni). Ma a Monza e Singapore si è visto che la rossa è in grado di trovare il giusto equilibrio tra carico aerodinamico e velocità: se proprio si dovesse mettere male, Alonso può provare a puntate a un piazzamento per incamerare preziosi punti.
COSÌ IN COREA — Poi ci si trasferirà in Corea del Sud (ultimi controlli Fia e omologazione permettendo). Sul nuovo tracciato ci sono due rettilinei molto lunghi e una fase centrale piena di curve in cui assetto e trazione in uscita faranno la differenza. Elementi che anche in questo caso dicono Red Bull. Ma è una pista nuova per tutti, riferimenti non ce ne sono. Il risultato non è scontato come non lo è stato a Singapore.
COSÌ INTERLAGOS — Interlagos è luogo che nelle ultime stagioni alla Ferrari ha regalato gioie e dolori. La Ferrari sa come si vince su questa pista che l'anno scorso ha però visto ancora protagoniste le Red Bull e la McLaren. Alonso potrebbe però trovare l'aiuto dell'idolo di casa Felipe Massa. E magari quello del meteo, spesso pazzo. Anche questa sarebbe insomma una gara con tante incognite di cui uno esperto come Alonso potrebbe approfittare.
COSÌ ABU DHABI — Se poi si arrivasse con tutto ancora in gioco, il titolo si deciderebbe nell'ultima gara di Abu Dhabi, per definizione il momento in cui tutto potrebbe accadere. Si comincerebbe di pomeriggio, si finirebbe coi riflettori, situazione che Alonso ama. Anche in questo caso le grandi frenate e le accelerazioni successive dicono McLaren e Red Bull. Come Monza e Singapore...
COSÌ SUZUKA — Andando a guardare le caratteristiche di Suzuka, pista da medie elevate, molto tecnica e veloce, la logica dice che l'efficienza aerodinamica delle Red Bull dovrebbe essere esaltata. Le stesse McLaren qui da sempre si trovano bene (in particolare Hamilton, spesso autore di grandi prestazioni). Ma a Monza e Singapore si è visto che la rossa è in grado di trovare il giusto equilibrio tra carico aerodinamico e velocità: se proprio si dovesse mettere male, Alonso può provare a puntate a un piazzamento per incamerare preziosi punti.
COSÌ IN COREA — Poi ci si trasferirà in Corea del Sud (ultimi controlli Fia e omologazione permettendo). Sul nuovo tracciato ci sono due rettilinei molto lunghi e una fase centrale piena di curve in cui assetto e trazione in uscita faranno la differenza. Elementi che anche in questo caso dicono Red Bull. Ma è una pista nuova per tutti, riferimenti non ce ne sono. Il risultato non è scontato come non lo è stato a Singapore.
COSÌ INTERLAGOS — Interlagos è luogo che nelle ultime stagioni alla Ferrari ha regalato gioie e dolori. La Ferrari sa come si vince su questa pista che l'anno scorso ha però visto ancora protagoniste le Red Bull e la McLaren. Alonso potrebbe però trovare l'aiuto dell'idolo di casa Felipe Massa. E magari quello del meteo, spesso pazzo. Anche questa sarebbe insomma una gara con tante incognite di cui uno esperto come Alonso potrebbe approfittare.
COSÌ ABU DHABI — Se poi si arrivasse con tutto ancora in gioco, il titolo si deciderebbe nell'ultima gara di Abu Dhabi, per definizione il momento in cui tutto potrebbe accadere. Si comincerebbe di pomeriggio, si finirebbe coi riflettori, situazione che Alonso ama. Anche in questo caso le grandi frenate e le accelerazioni successive dicono McLaren e Red Bull. Come Monza e Singapore...