Angelini, assalto finale per comprare la Roma

Kepl

Utente Colossal
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20 Novembre 2009
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L'industriale del farmaco prepara l'assalto decisivo al club giallorosso.
Angelini: con la Roma gioco all'attacco.
Una grande disponibilità di denaro e un piano incrociato che passa per Unicredit e Mediobanca.

Ogni anno la sua holding italiana, Angelini Finanziaria, porta a casa utili netti a otto zeri. Nel 2008 sono stati 102 milioni su 1,1 miliardi di euro di ricavi consolidati. Questo continuo flusso di soldi è stato ammassato nella voce di bilancio più impressionante, gli utili a riserva. La cifra è di 852,4 milioni di euro, accumulati nel corso degli anni e non distribuiti agli azionisti. Non finisce qui. La capogruppo italiana, controllata dall'Angelini Trust con sede nel Liechtenstein, ha un attivo netto di quasi 2 miliardi, pochi debiti, 381 milioni di euro di liquidità e la miseria di 43 milioni di euro di esposizione verso il sistema bancario.

Il team Angelini pro Roma si è preparato all'attacco finale. La tempistica è imminente e non passerà attraverso la Borsa. Tecnicamente l'As Roma non è scalabile perché è controllata per due terzi dalla non quotata Roma 2000 che, a sua volta, è al 100 per cento di Italpetroli. La strada dovrebbe essere quella di un'offerta formale a Italpetroli, completa di prezzo e dettagli vari. La proposta va presentata per conoscenza anche alla Consob, l'organismo di vigilanza che stenta a tenere a bada la ridda di voci sul club. L'unica alternativa a questo schema sarebbe un accordo privato diretto fra la famiglia Sensi e Angelini, ma nessuno considera realistica l'ipotesi.