Annega per recuperare un giocattolo
Turista toscano muore a Punta Negra davanti alla moglie e alle nipotine
ALGHERO. Il passaggio dalla serenità alla tragedia può essere breve e improvviso quanto un soffio di maestrale. Come quello che ieri mattina ha tradito Florio Ferrari, 66 anni, toscano, annegato davanti a Punta Negra proprio mentre cercava di recuperare un giocattolo delle due nipotine che la corrente stava portando a largo. Il dramma è iniziato intorno alle dieci del mattino, quando il pensionato originario di Cutigliano, in provincia di Pistoia, stava tranquillamente pescando seduto su uno scoglio tra l'hotel Punta Negra e quel tratto di costa che gli algheresi chiamano lu Valmell, il Rosso. Doveva essere una giornata di riposo assoluto, anche perchè l'uomo voleva ricaricarsi dopo il tempo passato a ristrutturare la casa di Alghero della nuora, dove la famiglia veniva ogni volta che poteva. E del resto i presupposti c'erano tutti. A una cinquantina di metri da lui, la moglie Silvana e le due piccole nipotine regalategli del suo unico figlio David, prendevano il sole e giocavano allegre sulla battigia. Ma il destino si è voluto accanire. Improvvisamente, una di quelle tavolette che i bambini usano per imparare a stare a galla, è finita in mare. E il maestrale, ha cominciato a spingerla verso il largo. Vedendo la scena, nonno Florio non ha avuto esitazioni. E dimenticandosi di non saper nuotare (è nato sulle montagne, in uno dei borghi più belli d'Italia) si è tuffato per recuperare il gioco delle sue adorate nipotine. Non aveva fatto i conti con le correnti: più sbracciava verso la tavoletta e più la tavoletta si allontanava. Sino a quando la moglie che lo seguiva con lo sguardo si è resa conto di non vederlo più. E sapendo che il marito non era certo un lupo di mare ha pensato di chiamare subito il «1530». La macchina dei soccorsi, coordinata dal comandante della capitaneria di porto di Alghero Giuseppe Prigigallo, è partita dopo un istante. Così in quel maledetto tratto di mare sono arrivati sia i gommoni di salvamento degli stabilimenti balneari delle Bombarde e del Lazzaretto, sia i mezzi militari, con anche una motovedetta. Le ricerche sono durate pochissimi minuti, anche perchè il corpo del poveretto galleggiava visibilmente a circa duecento metri dalla riva. Privo di sensi. E infatti i medici del 118, corsi con un'ambulanza insieme a carabinieri e polizia, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso per arresto cardiocircolatorio e annegamento. Stando a una prima ricostruzione, le due piccole non si sarebbero rese conto di quanto è accaduto. Mentre la loro nonna è scoppiata in lacrime facendosi prendere dalla disperazione. La salma è stata prima portata via mare sino al porto di Fertilia, poi consegnata ai parenti e trasferita nella sala mortuaria dell'ospedale civile.
NuovaSardegna
Turista toscano muore a Punta Negra davanti alla moglie e alle nipotine
ALGHERO. Il passaggio dalla serenità alla tragedia può essere breve e improvviso quanto un soffio di maestrale. Come quello che ieri mattina ha tradito Florio Ferrari, 66 anni, toscano, annegato davanti a Punta Negra proprio mentre cercava di recuperare un giocattolo delle due nipotine che la corrente stava portando a largo. Il dramma è iniziato intorno alle dieci del mattino, quando il pensionato originario di Cutigliano, in provincia di Pistoia, stava tranquillamente pescando seduto su uno scoglio tra l'hotel Punta Negra e quel tratto di costa che gli algheresi chiamano lu Valmell, il Rosso. Doveva essere una giornata di riposo assoluto, anche perchè l'uomo voleva ricaricarsi dopo il tempo passato a ristrutturare la casa di Alghero della nuora, dove la famiglia veniva ogni volta che poteva. E del resto i presupposti c'erano tutti. A una cinquantina di metri da lui, la moglie Silvana e le due piccole nipotine regalategli del suo unico figlio David, prendevano il sole e giocavano allegre sulla battigia. Ma il destino si è voluto accanire. Improvvisamente, una di quelle tavolette che i bambini usano per imparare a stare a galla, è finita in mare. E il maestrale, ha cominciato a spingerla verso il largo. Vedendo la scena, nonno Florio non ha avuto esitazioni. E dimenticandosi di non saper nuotare (è nato sulle montagne, in uno dei borghi più belli d'Italia) si è tuffato per recuperare il gioco delle sue adorate nipotine. Non aveva fatto i conti con le correnti: più sbracciava verso la tavoletta e più la tavoletta si allontanava. Sino a quando la moglie che lo seguiva con lo sguardo si è resa conto di non vederlo più. E sapendo che il marito non era certo un lupo di mare ha pensato di chiamare subito il «1530». La macchina dei soccorsi, coordinata dal comandante della capitaneria di porto di Alghero Giuseppe Prigigallo, è partita dopo un istante. Così in quel maledetto tratto di mare sono arrivati sia i gommoni di salvamento degli stabilimenti balneari delle Bombarde e del Lazzaretto, sia i mezzi militari, con anche una motovedetta. Le ricerche sono durate pochissimi minuti, anche perchè il corpo del poveretto galleggiava visibilmente a circa duecento metri dalla riva. Privo di sensi. E infatti i medici del 118, corsi con un'ambulanza insieme a carabinieri e polizia, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso per arresto cardiocircolatorio e annegamento. Stando a una prima ricostruzione, le due piccole non si sarebbero rese conto di quanto è accaduto. Mentre la loro nonna è scoppiata in lacrime facendosi prendere dalla disperazione. La salma è stata prima portata via mare sino al porto di Fertilia, poi consegnata ai parenti e trasferita nella sala mortuaria dell'ospedale civile.
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