Info Argentina, Maradona verso l'addio

Fede.

Utente Strepitoso
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2 Agosto 2008
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Argentina, Maradona verso l'addio

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Il futuro della Nazionale argentina resta nelle mani di Diego Armando Maradona. Tocca a lui, è stato ribadito ufficialmente oggi, scegliere se vuole restare o dimettersi. Ma l'ex Pibe de Oro sembra aver deciso. «Il mio ciclo con l’Argentina è finito», ha detto Maradona a un cronista di un giornale argentino.

L'annuncio choc ha fatto immediatamente il giro del Paese anche se la rinuncia al ruolo di ct non è stata ancora confermata ufficialmente. «Ho dato tutto quello che avevo ed ho detto tutto quello che dovevo dire», avrebbe detto l'ex Pibe de Oro parlando con l’inviato del quotidiano argentino Diario Cronica vicino la sua casa di Ezeiza. «Adesso voglio godermi la mia famiglia», ha aggiunto Maradona che alla domanda su quale fosse il suo umore dopo la disfatta mondiale ha aggiunto: «Non sono depresso».

Ieri, al rientro della Selecion dal Sudafrica, alcune migliaia di tifosi gli hanno manifestato il loro sostegno e hanno invitato Maradona a non lasciare. A livello nazionale i sondaggi sono invece negativi. La Federazione dice che deve essere lui a scegliere, il Diario Cronica gli attribuisce la frase che «in Sudafrica si è chiuso un ciclo». Maradona non ha fornito elementi sui tempi che intende prendersi. Nella conferenza stampa seguita alla batosta subita dalla Germania aveva annunciato che ne avrebbe parlato con i familiari ed i giocatori. Arrivando a casa ha detto agli amici che ora vuole stare con la famiglia.

La festa con la quale alcune migliaia di tifosi hanno accolto tecnico e giocatori lo ha sicuramente colpito positivamente, ma ai media è sembrata un controsenso. «Cosa festeggiamo? », titola in prima pagina il quotidiano sportivo Olè, ricordando che questa è la frase pronunciata proprio da Maradona, nel 2006, dopo la fallita missione della nazionale, allora non ancora guidata da Diego, in Germania. «Il ritorno che nessuno immaginava», scrive La Nacion, sopra la foto del pullman della squadra circondato dai tifosi. Erano 10 mila per alcuni, 20 mila per altri. Molti, ma in controtendenza rispetto ai sondaggi dei tre maggiori quotidiani che, su scala nazionale, certificano una bocciatura per Maradona. La percentuale di coloro che non lo vogliono più alla guida della nazionale va, infatti, da un minimo del 60 al 72 per cento.

Tifosi a parte il quadro è abbastanza chiaro. Il tecnico ha un contratto fino al 2011, anno in cui l’Argentina ospiterà la coppa America, prima rivincita per le squadre latinoamericane, cui seguirà la fase di qualificazione per il prossimo mondiale in Brasile. Il presidente della federazione Julio Grandona gli ha dato appuntamento tra un mese, quando in agosto la Seleccion tornerà in campo a Dublino per un’amichevole contro l’Irlanda di Giovanni Trapattoni. Un atto dovuto si dice, anche perchè Grandona nella sua lunga permanenza alla guida dell’Associazione calcistica argentina non ha mai licenziato alcun allenatore, aspettando, come nei casi di Marcelo Bielsa nel 2004 e di Alfio Basile, nel 2009, che fossero i tecnici ad andarsene. Di sicuro Maradona ha contro la maggior parte dei media, già critici nei confronti del ct nella difficile fase di qualificazione e che non hanno gradito l’invito polemico rivolto loro dall’ex Pibe de oro, di chiedere scusa alla squadra, dopo le facili vittorie della prima fase del mondiale.

Intanto fioriscono le rivelazioni, finora fatte sottovoce, sui ruoli svolti dai collaboratori, cominciando da Hector Henrique, considerato il vero stratega e tecnico del gruppo e da Oscar Ruggeri «il quale nella notte aspettava che non ci fossero più giornalisti nella zona, per raggiungere la sede del ritiro e dare i suoi consigli». Maradona voleva Ruggeri ma Grandona non ha accolto la richiesta. Allora è stato mandato in Sudafrica quale commentatore tv, con licenza di partecipare alle decisioni della commissione tecnica. Cosa impedita a Carlos Bilardo, presente nello staff ma emarginato. Per i media nessuno nel gruppo di Maradona ha esperienza di allenatore e per questo l’esperimento va considerato chiuso. Nomi di candidati non vengono fatti, ma sui giornali abbondano pagine sulla rifondazione della Seleccion, ci sono riferimenti espliciti alla rabbia dei giocatori meno utilizzati ed è partito il toto-formazione sull’Argentina che verrà.

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Sarebbe un peccato per l'Argentina se se ne andasse e dispiacerebbe anche a me, mi è molto simpatico, anche se ha sbagliato più volte nella vita e a livello calcistico.
 
Beh e ora che vada,come allenatore e un mediocre.
E arrivato fin li solo perche la squadra era forte e anche per qualche aiuto arbitrale
 
Maradona come allenatore è un buon giocatore (::emoji_relieved:)
Comunque Maradona è un pessimo allenatore, non ha una strategia ben precisa, non guarda mai le partite degli avversari per studiare i suoi punti deboli, come del resto lo fanno tutti i bravi allenatori. Se l'Argentina è arrivata fino a scontrarsi con la Germania ed ha perso 4 a 0 (giustamente) vuol dire che se è arrivata fin lì è stato grazie ai suoi giocatori e non a lui. Che poi le squadre che ha affrontato l'Argentina in precedenza non erano molto forti come la Germania.
 
Ultima modifica:
allenatore abbastanza capace?Qualsiasi allenatore che milita nella seria A è superiore a lui, quello che ha fatto fino ad ora non è stato fare l'allenatora ma il "motivatore" ,piu' giocatore allenatore che allenatore
 
Infondo hanno giokato bene, non come l'Italia -.-