Si era nascosto nel vano motore di un pullman di tifosi serbi, le forze dell'ordine lo hanno trovato e identificato grazie a una data tatutata sull'avambraccio. Tra i 17 arrestati per i gravissimi incidenti di Italia-Serbia c'è anche 'Ivan': questo il nome di battaglia del capo ultras in maglia e passamontagna neri che, armato di tronchesino, ha guidato la guerriglia all'interno dello stadio di Marassi. Nel bilancio della notte anche 16 feriti.
CHI E' "L'UOMO NERO"
Si chiama Ivan Bogdanov, ha 30 anni, è noto come leader della frangia più dura del tifo nazionalista della Stella Rossa di Belgrado. E' l' "uomo nero", l'uomo del tronchesino che ha condotto le operazioni di guerriglia all'interno dello stadio prima, durante e dopo Italia-Serbia. Si trova attualmente in stato di arresto nelle camere di sicurezza della questura di Genova.
Bogdanov è stato riconosciuto dai tatuaggi incisi sulle braccia e mostrati in particolar modo quando si è arrampicato sulla rete, ripreso da tutte le telecamere. Sul suo bicipite destro, "Ivan" porta incisa la data "1389" che ricorda la battaglia della Piana dei Merli, battaglia che - nonostante la sconfitta patita dai Serbi per mano dei Turchi - è divenuta il mito fondante dello spirito ultranazionalista serbo. Bogdanov è capo del gruppo "Ultra Boys". Detto anche "Coi", è disoccupato e su di lui pendono quattro denunce penali.
Video dell'arresto (Gazzetta.it) :
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