Artificial Kid - Numero 47

Forzaese23

Utente Strepitoso
Autore del topic
6 Marzo 2010
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Miglior risposta
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Copertina
artificial_kid_numero47_cover_2009.jpg

Artista
Danno, DJ Craim, Stabbyoboy

Video
[video=youtube;bwTIaEDrC58]https://www.youtube.com/watch?v=bwTIaEDrC58[/video]


Data di pubblicazione
2009

Genere
Rap/HipHop/Cyberpunk

Tracklist
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Curiosità
Gli Artificial Kid sono un collettivo Hip Hop italiano formato dal rapper Danno (dello storico gruppo romano dei Colle der Fomento), dal produttore StabbyoBoy (che ha prodotto tutte le basi del disco) e da DJ Craim, che si è occupato degli scratch; nato per trasformare la passione per i vari libri e film cyberpunk in un album musicale dello stesso genere, l'Artificial Kid Numero 47 racconta attraverso gli occhi di un bambino-cyborg la disperazione e la voglia di distruggere lo stesso sistema che lo ha creato e costretto a vivere in un mondo terribile, governato da macchine e dittatori e ossessionato dalla ricerca della perfezione assoluta.
L'album contiene 9 tracce inedite; l'artista riesce sin dalla prima traccia, "Il sistema", a far entrare l'ascoltatore in un mondo tetro, triste e malinconico, raccontando in linee generali e in modo impeccabile la disperazione di un bambino senza speranze che "vive" in una società senza scrupoli e senza umanità, che regna sovrana intorno e dentro di lui. Si passa poi per "Deragliamento personale", in cui Numero 47 racconta il suo stato d'animo, pieno di rancore, rabbia e voglia di ribalta, recitando nel ritornello "'Sto mondo è sbagliato; troppo elevato il grado di quanto sto dissociato, il prezzo che ho pagato non basta e in più 'ste paranoie non passano e buttano giù", per poi godersi tracce dello spessore di "Rollerball", ispirato all'omonimo capolavoro del 1975 del regista Norman Jewison, in cui dopo varie tracce passate a raccontare stati d'animo e il mondo esterno, il bambino racconta di come la popolazione del suo pianeta, costretta a vivere nell'ossessione della perfezione dal suo governo, venga deviata dai veri problemi e controllata attraverso uno "sport estremo mondiale, dove si gioca a farsi male", comunemente chiamato Rollerball, in cui le morti dei giocatori sono per l'opinione pubblica una cosa normale: per la società questo sport è solo un divertimento, ma per Artificial Kid 47 è un killer, una distrazione di massa ridicola quanto terribile. Si arriva poi a "CPSOM" (CyberPunk State Of Mind), in cui il bambino-cyborg oltre a descrivere la sua biologia e la sua voglia di morire, descrive anche la sua famiglia: "Mio padre è un televisore gigante a otto milioni di colori, mia madre è una connessione a banda larga! Mio fratello è tenuto in vita da quattro processori; la mia vita è un sottoprodotto di una sottomarca".
Danno si è ispirato a vari libri e film del genere cyberpunk per lavorare a questo disco; tra i film: la saga Star Wars creata da George Lucas, Rollerball di Norman Jewison, Hypercube di Andrzej Sekuła; tra i libri e racconti: 1984 di George Orwell, Artificial Kid di Bruce Sterling (da cui prende il titolo l'intero album e anche il cyber-bambino narratore). Inoltre in "La verità" si appoggia alla filosofia di Friedrich Nietzsche, secondo il quale la verità non esiste.

Giudizio finale
L'album Cyberpunk italiano per eccellenza non lascia spazio a critiche; lascia spazio solo a tanti pensieri e riflessioni su come una società così futuristica come lo è quella del povero Artificial Kid 47 sia drammaticamente e sorprendentemente simile alla nostra società, segno che non siamo poi così lontani dal terribile mondo descritto in modo sublime nelle 9 tracce.
StabbyoBoy presenta tracce con basi musicalmente potenti e altre con basi più calme e riflessive, che si sposano perfettamente con i testi di Danno, il quale alterna frasi epiche a frasi suggestive, frasi riflessive a frasi che sembrano uscite direttamente dalla bocca della disperazione. Nonostante la difficoltà oggettiva del progetto, il rapper riesce ad impersonarsi in modo impeccabile nel bambino-cyborg rivoluzionario del futuro, raccontando il tutto come se quel mondo fosse davvero davanti ai suoi occhi. Nonostante i testi di una profondità assoluta, senza una rima fuori posto nè una rima senza senso, si notano da subito le metriche impeccabili quanto complicate, un flow che lascia spazio a tanti di quei complimenti, e un'attitudine che lascia quasi a bocca aperta.
Credo di non esagerare se concludo il tutto dicendo che questo disco è un vero e proprio capolavoro, senza precedenti in Italia.

Voto
9 1/2

Vendite & Certificazioni
N/D
 
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