Una sede delle Nazioni Unite nel sud della Somalia è stata attaccata stanotte da alcuni uomini armati, che si ritiene siano insorti islamici, ma le forze Onu hanno reagito uccidendone tre. Continua a leggere questa notizia
Lo hanno riferito alcuni testimoni
Un funzionario Onu ha raccontato che l'attacco all'edificio - che si trova a Wajid, 70 km a nordovest di Baidoa, ed è usato perlopiù come magazzino di rifornimenti umanitari - è stato sferrato da una decina di uomini armati.
"Dopo una sparatoria durata qualche minuto i nostri addetti alla sicurezza hanno respinto gli assalitori uccidendone tre", ha detto a Reuters il funzionario, aggiungendo che negli scontri una guardia Onu è rimasta ferita. "Non sappiamo quali erano i loro piani, ma pensiamo che volessero prendere il controllo dell'intero compound e rapire gli operatori umanitari stranieri".
Secondo le agenzia di sicurezza straniere, la Somalia è il rifugio dei militanti islamici che progettano attacchi nella regione e nei dintorni. Sono più di 18.000 i civili che sono morti negli scontri dall'inizio del 2007, e un altro milione è stato costretto ad abbandonare la propria casa.
In un'altra zona del sud del Somalia, invece, centinaia di miliziani filo-governativi hanno fatto irruzione nella città di Bulahawa, ai confini con il Kenya, occupata dai ribelli di al Shabaab.
Sembra che i ribelli, che occupavano la zona, siano fuggiti, secondo quanto riferito da alcuni residenti. Lo sceicco Abdullahi Sheikh Abu Yusuf, portavoce del gruppo Ahlu Sunna Waljamaca, ha però ribadito che le forze militari non si fermeranno finché non avranno cacciato tutti i militanti di al Shabaab dalle loro roccaforti.
fonte: yahoo
Lo hanno riferito alcuni testimoni
Un funzionario Onu ha raccontato che l'attacco all'edificio - che si trova a Wajid, 70 km a nordovest di Baidoa, ed è usato perlopiù come magazzino di rifornimenti umanitari - è stato sferrato da una decina di uomini armati.
"Dopo una sparatoria durata qualche minuto i nostri addetti alla sicurezza hanno respinto gli assalitori uccidendone tre", ha detto a Reuters il funzionario, aggiungendo che negli scontri una guardia Onu è rimasta ferita. "Non sappiamo quali erano i loro piani, ma pensiamo che volessero prendere il controllo dell'intero compound e rapire gli operatori umanitari stranieri".
Secondo le agenzia di sicurezza straniere, la Somalia è il rifugio dei militanti islamici che progettano attacchi nella regione e nei dintorni. Sono più di 18.000 i civili che sono morti negli scontri dall'inizio del 2007, e un altro milione è stato costretto ad abbandonare la propria casa.
In un'altra zona del sud del Somalia, invece, centinaia di miliziani filo-governativi hanno fatto irruzione nella città di Bulahawa, ai confini con il Kenya, occupata dai ribelli di al Shabaab.
Sembra che i ribelli, che occupavano la zona, siano fuggiti, secondo quanto riferito da alcuni residenti. Lo sceicco Abdullahi Sheikh Abu Yusuf, portavoce del gruppo Ahlu Sunna Waljamaca, ha però ribadito che le forze militari non si fermeranno finché non avranno cacciato tutti i militanti di al Shabaab dalle loro roccaforti.
fonte: yahoo