[h=1]Atletica, Bolt: "Un onore correre in ricordo di Mennea"[/h]
"Spero che quando mi ritirerò dalle corse i giamaicani possano celebrarmi come voi con lui", ha dichiarato il velocista giamaicano nella conferenza stampa di presentazione del "Golden Gala" in programma a Roma giovedì sera
ROMA - "E' un grande onore correre in una manifestazione dedicata a Pietro Mennea. Gli atleti quando sono grandi danno lustro al proprio Paese ed è bello che l'Italia lo onori in questo modo". Parole di Usain Bolt nella conferenza stampa di presentazione della 33esima edizione del "Golden Gala" di Roma in programma giovedì sera. La manifestazione di quest'anno è dedicata alla memoria del velocista azzurro, scomparso lo scorso marzo all'età di 60 anni. "Spero che quando mi ritirerò dalle corse i giamaicani possano onorarmi come state facendo voi con lui".
"NEI PROSSIMI 4 ANNI VOGLIO FARE COSE MAI VISTE PRIMA" - "Mi sento bene, in forma. Nelle ultime settimane - ha proseguito Bolt - mi sono allenato molto sulla velocità, ma anche sulla resistenza e tutto sta andando alla perfezione. Non vedo l'ora di correre. A Grand Cayman qualcosa non è andato per verso giusto (fece registrare il tempo di 10"09 http://www.sciax2.it/forum/sport/usain-bolt-sconfitto-593221.html ), ma ora mi sento a mio agio. Sarà una lunga stagione. Non so se lavorerò più sulla velocità o sulla resistenza, valuteremo nel corso dell'anno. Ora è troppo presto per dirlo". Il velocista giamaicano si è poi lanciato in una panoramica sul proprio futuro agonistico: "Ho realizzato tantissimi sogni che avevo da bambino, ma l'obiettivo è lavorare duro per i prossimi 4 anni dove voglio fare cose mai viste prima". "Voglio dimostrare che, anno dopo anno, si può
essere i migliori lavorando duro", ha aggiunto lo sprinter che però mette l'accento anche sull'umiltà: "E' uno dei più grandi valori. Gli atleti sono modelli per i ragazzi giovani. Personalmente penso che con il duro lavoro qualsiasi cosa sia possibile. Io lo faccio anche divertendomi, ma mantenendo sempre intatto il valore dell'umiltà".
OBIETTIVO MONDIALI - "L'unica volta che ho perso in una grande manifestazione - ha continuato il velocista giamaicano - è stato per una falsa partenza. Quest'anno il mio obiettivo sono i campionati del mondo, perchè è lì che si dimostra la forza di un atleta". Usain Bolt ha già in testa la rassegna iridata di Mosca, che si svolgerà in agosto, nella quale intende riscattare la delusione di due anni fa a Daegu dove fu squalificato nella finale dei 100 metri per falsa partenza. Bolt non teme nessun rivale in particolare: "Correre contro i migliori come Gatlin, che sfiderò qui a Roma, e Blake è sempre una gioia, perchè se li batto dimostro di essere il migliore". Bolt parla anche della grande scuola giamaicana della velocità: "Ci sono molti giovani forti nel mio Paese, non voglio fare nomi, nel giro di due anni verranno fuori, ma per ora li batto ancora tutti".
LE T-SHIRT DELLA DISCORDIA - C'è spazio anche per la polemica legata ad alcune foto pu sul social network Instagram dal campione giamaicano con delle t-shirt prodotte da un'azienda americana che spesso nelle sue collezioni non disdegna di inneggiare all'uso di marijuana. "Ho dimostrato negli anni di essere pulito. Sono solo i giornali che vogliono farsi pubblicità". Bolt era stato criticato da alcune associazioni che combattono la dipendenza dalle droghe, ma respinge le accuse: "I media come al solito vogliono fare titoloni. Per quanto mi riguarda, non credo di aver fatto della pubblicità. Un amico ha creato una linea di abbigliamento e ho fatto qualche foto". Le foto in questione sono poi state rimosse.
ROMA - "E' un grande onore correre in una manifestazione dedicata a Pietro Mennea. Gli atleti quando sono grandi danno lustro al proprio Paese ed è bello che l'Italia lo onori in questo modo". Parole di Usain Bolt nella conferenza stampa di presentazione della 33esima edizione del "Golden Gala" di Roma in programma giovedì sera. La manifestazione di quest'anno è dedicata alla memoria del velocista azzurro, scomparso lo scorso marzo all'età di 60 anni. "Spero che quando mi ritirerò dalle corse i giamaicani possano onorarmi come state facendo voi con lui".
"NEI PROSSIMI 4 ANNI VOGLIO FARE COSE MAI VISTE PRIMA" - "Mi sento bene, in forma. Nelle ultime settimane - ha proseguito Bolt - mi sono allenato molto sulla velocità, ma anche sulla resistenza e tutto sta andando alla perfezione. Non vedo l'ora di correre. A Grand Cayman qualcosa non è andato per verso giusto (fece registrare il tempo di 10"09 http://www.sciax2.it/forum/sport/usain-bolt-sconfitto-593221.html ), ma ora mi sento a mio agio. Sarà una lunga stagione. Non so se lavorerò più sulla velocità o sulla resistenza, valuteremo nel corso dell'anno. Ora è troppo presto per dirlo". Il velocista giamaicano si è poi lanciato in una panoramica sul proprio futuro agonistico: "Ho realizzato tantissimi sogni che avevo da bambino, ma l'obiettivo è lavorare duro per i prossimi 4 anni dove voglio fare cose mai viste prima". "Voglio dimostrare che, anno dopo anno, si può
essere i migliori lavorando duro", ha aggiunto lo sprinter che però mette l'accento anche sull'umiltà: "E' uno dei più grandi valori. Gli atleti sono modelli per i ragazzi giovani. Personalmente penso che con il duro lavoro qualsiasi cosa sia possibile. Io lo faccio anche divertendomi, ma mantenendo sempre intatto il valore dell'umiltà".
OBIETTIVO MONDIALI - "L'unica volta che ho perso in una grande manifestazione - ha continuato il velocista giamaicano - è stato per una falsa partenza. Quest'anno il mio obiettivo sono i campionati del mondo, perchè è lì che si dimostra la forza di un atleta". Usain Bolt ha già in testa la rassegna iridata di Mosca, che si svolgerà in agosto, nella quale intende riscattare la delusione di due anni fa a Daegu dove fu squalificato nella finale dei 100 metri per falsa partenza. Bolt non teme nessun rivale in particolare: "Correre contro i migliori come Gatlin, che sfiderò qui a Roma, e Blake è sempre una gioia, perchè se li batto dimostro di essere il migliore". Bolt parla anche della grande scuola giamaicana della velocità: "Ci sono molti giovani forti nel mio Paese, non voglio fare nomi, nel giro di due anni verranno fuori, ma per ora li batto ancora tutti".
LE T-SHIRT DELLA DISCORDIA - C'è spazio anche per la polemica legata ad alcune foto pu sul social network Instagram dal campione giamaicano con delle t-shirt prodotte da un'azienda americana che spesso nelle sue collezioni non disdegna di inneggiare all'uso di marijuana. "Ho dimostrato negli anni di essere pulito. Sono solo i giornali che vogliono farsi pubblicità". Bolt era stato criticato da alcune associazioni che combattono la dipendenza dalle droghe, ma respinge le accuse: "I media come al solito vogliono fare titoloni. Per quanto mi riguarda, non credo di aver fatto della pubblicità. Un amico ha creato una linea di abbigliamento e ho fatto qualche foto". Le foto in questione sono poi state rimosse.
), vabbè che in America tutti anche i neonati sono in grado di schiacciare :|