Info Attentato a Kabul, sei militari italiani uccisi

Fede.

Utente Strepitoso
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2 Agosto 2008
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ATTENTATO A KABUL, MORTI 6 ITALIANI
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Uno dei sei parà morti nell'attentato di Kabul è Roberto Valente, nato nel 1972, un sergente maggiore che risiedeva con la moglie e il figlio di due anni, Simone, nel quartiere di Fuorigrotta vicino allo stadio San Paolo. L'altra vittima dell'attentato è il primo caporal maggiore Massimiliano Randino, nato a Pagani (Salerno) nel 1977.

Campani anche due dei militari rimasti feriti nell'esplosione. Si tratta del primo caporalmaggiore Ferdinando Buono, 30 anni, di Napoli, in servizio al 187esimo reggimento Folgore, che ha avuto una lieve ferita alla mano sinistra ed un trauma da scoppio all'orecchio sinistro, e del primo maresciallo Felice Calandriello, 58 anni, di Sassano (Salerno), sottufficiale dell'Aeronautica militare, che ha riportato un forte stato di choc.

"Mio marito era un paracadutista, io sono orgogliosa di lui" ha detto la moglie di Valente.

Gli amici hanno raccontato che Roberto Valente era amante della vita e attaccato
al suo lavoro. Era tornato nella sua città per un periodo di ferie durato circa 15 giorni. Solo due giorni fa era ripartito per l'Afghanistan dove era di stanza da alcuni mesi e da dove sarebbe dovuto tornare definitivamente a novembre.

Il caporale maggiore scelto Massimiliano Randino era nato a Pagani, in provincia di Salerno, il 16 agosto 1977, dal 31 gennaio scorso era effettivo al 183/mo battaglione Nembo di Pistoia. Proprio ieri era rientrato da una dozzina di giorni trascorsi in licenza in Italia. Randino, residente a Sesto Fiorentino (Firenze) lascia la moglie con cui era sposato da 5 anni. La coppia non ha figli.

La donna ha ricevuto nel primo pomeriggio la notizia dai vertici del Nembo che si sono recati alla sua abitazione. Randino ha alle spalle 10 anni di servizio ed era alla terza missione in Afghanistan. Prima di giungere a Pistoia era stato impegnato al 'Fose' di Firenze. "Una persona veramente in gamba irreprensibile, affidabile ed un soldato di serie A, di prima scelta, educato ma non per questo privo di polso", lo ricordano i commilitoni del Nembo.


Appena appresa la notizia il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino ha dichiarato il lutto cittadino per il giorno nel quale saranno celebrati i funerali ed ha disposto da subito che negli edifici pubblici della città siano esposte bandiere a mezz'asta.

Nell'esprimere "la più viva solidarietà e forte, profonda partecipazione al dolore della famiglia Valente", il sindaco - a nome della Città di Napoli - "si associa allo sdegno di tutta la nazione per il dramma che si è consumato in Afghanistan a danno dei nostri soldati e manifesta la più sentita vicinanza a tutte le famiglie improvvisamente colpite da questo gravissimo lutto".

Cordoglio anche dal presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro "Sono profondamente addolorato per la tragica morte dei nostri soldati della pace a Kabul, uccisi da una vile aggressione mentre svolgevano il loro lavoro con grande coraggio e alta professionalità. Esprimo il mio più sentito cordoglio alle famiglie delle vittime e il mio pensiero, in questo momento doloroso per il nostro Paese, va ai compagni dei militari morti e a tutti i componenti della missione italiana in Afghanistan che, ogni giorno, lavorano per la difesa della democrazia e della libertà in questo tribolato paese", aggiunge Cesaro.

Condolianze alle famiglie delle vittime.

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:emoji_slight_frown: poverini R.I.P ricordo che non si ammazzano ma GLI ammazzano
 
Mi domando sempre più frequentemente a cosa serve la guerra, ma una risposta non arriva mai, poichè non serve a nulla!

Che Riposino In Pace.
 
io non capisco perche' ancora nel 2009 ossia nel 21 secolo ci siano ancora le guerre!
che poi per comuni banalita' e loro ancora si ammazzano si uccidono a vicenda! e noi italiani che ci andaiamo per liberarli e loro? ci fanno saltare in aria? ma vava napolitano c'è li manda ma che cass. ha nella mente? le scimmie urlatrici? se quelli si fanno la guerra da una vita che cosa ci andiamo a fare noi!? ad uccidere poveri ragazzi che ancora hanno un futuro davanti che hanno promesso qche quando torneranno o si sposavano o avevano grandi progetti!?
Io li stimo perche' hanno combattuto per la patria e per la pace del pianaeta e anche se hanno ucciso saranno perdonati lassu' proprio perche' hanno combattuto per la pace perche' in fondo in fondo chi va a fare la guerra e anche un volontario!
non ne possiamo piu' di vedere militari inviati in questi paesi trogloditi per esempio kabu iraq e vedere dei soldati innoccenti morire per dare loro una pace che neanche vogliono! ma allora che cosa dovbremmo fare?...cry per mettere in pace questi popoli che somigliano anche alle tribu' anzi le tribu' non si fanno sta guerra per delle casssate.. del genere e che dopo 1 secolo ancora si uccidono che dovremmo fare per non fargli fare la guerra buttare bombe atomiche cosi da eliminare la loro terra?! mha.. resta la cosa che sono morti 6 soldati italiani e la cosa + importa nte e che tutti i soldati italiani escono dalla guerra
NON IN UNA BARA MA INCOLUMI!