ill Gates e Paul Allen, dai tempi di Albuquerque e del Basic per l’Altair 8800, hanno messo in piedi un colosso informatico che dà lavoro a circa 89 mila dipendenti. Dopo soli 25 anni di lavoro, Gates ha potuto staccarsi dalla sua creatura per buttarsi nel campo delle opere filantropiche. Dopo Windows 1.0 e le versioni seguenti, il successivo grande passo è stato Windows 95, il sistema che possiamo identificare con la prima timida entrata di Internet nelle case degli italiani.
Windows XP, usato tutt’oggi, uscì nel 2001, portando non solo cambiamenti nell’interfaccia del sistema operativo, ma anche i primi miglioramenti sul fronte della sicurezza. Da qui Microsoft ha costruito, anche se non sono mancati i passi falsi.
Windows Me e Vista sono tra i più recenti flop dell’azienda. Oltre a Microsoft è però cambiata l’industria e sono mutati i correnti. Google non c’era nel 1985 e tra poco entrerà nel settore dei sistemi operativi con Chrome OS. Apple c’era, ma ancora oggi in questo settore continua ad avere una quota risibile rispetto a Windows.
Microsoft per lungo tempo è sembrata un pachiderma lento, incapace di tenere il passo della concorrenza e del mercato. A tenerla a galla conclamate tattiche anticompetitive e uno strapotere acquisito in anni di presenza sul mercato. Poi la molla. Gates si defila, Ballmer salta al timone. Sì, proprio quel Ballmer che per tanto tempo è stato visto da tutti come il giullare di corte del colosso di Redmond. Le sue capacità manageriali sono indubbie, ma soprattutto in questi anni sono cambiati gli uomini nei ruoli chiave, e sono arrivate persone che hanno portato una nuova mentalità e idee, nonché un passo più scattante.
Microsoft Windows 7 è oggi un sistema operativo di ottima fattura, una base su cui costruire. Il futuro, inizia a prendere forma. I primi dettagli su Windows 8 (o Next) stanno trapelando lentamente e se tutto sarà fatto per bene non c’è dubbio che ci troveremo davanti a un nuovo balzo epocale nel mondo dei sistemi operativi. Online, virtualizzazione, servizi, applicazioni: questi i cardini che sembra stiano guidando il team di sviluppo.
E allora non ci resta che ringraziare Microsoft per il lavoro svolto negli anni passati, tra cadute e successi, e per ciò che farà in futuro, augurando lunga vita a Windows. Chissà se tra 25 anni festeggeremo le nozze d’oro oppure no. Il futuro è nostro, pensavano dei ragazzi nel 1985.
Fonte: StileMicrosoft.com :
Perfavore,
Entra
oppure
Registrati
per vedere i Link!
Ultima modifica: