- 31 Agosto 2010
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Fra neve e pioggia
Le precipitazioni superiori dell’84% rispetto alla media hanno provocato danni al traffico. Non solo: il gelo ha danneggiato molti raccolti.
Tra neve e pioggia si è chiuso l’autunno più bagnato dell’ultimo decennio con un aumento di precipitazioni del 22 per cento rispetto alla media. È quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’arrivo dell’inverno sulla base dei dati dell’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Bologna relativi alla differenze relative al periodo di riferimento 1970- 2010.
Record a novembre
L’aumento stagionale - sottolinea la Coldiretti - è dovuto essenzialmente al mese di novembre durante il quale le precipitazioni sono risultate superiori addirittura dell’84 per cento rispetto alla media di riferimento. Il risultato è stata una caduta insolita di neve che ha causato danni dalle alluvioni al blocco del traffico stradale. Nelle campagne il conto è stato aggravato dalle basse della temperatura sotto lo zero che a causa delle gelate hanno distrutto in molte zone le coltivazioni in campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio, broccoli e carciofi. La pioggia e la neve senza tregua - conclude la Coldiretti - hanno anche reso impossibile effettuare in alcune zone le semine mentre il freddo ha aumentato i costi necessari per il riscaldamento di fiori e ortaggi protetti in serra e degli allevamenti dove è stato necessario integrare l’alimentazione degli animali con super razioni per resistere meglio.
Le precipitazioni superiori dell’84% rispetto alla media hanno provocato danni al traffico. Non solo: il gelo ha danneggiato molti raccolti.
Tra neve e pioggia si è chiuso l’autunno più bagnato dell’ultimo decennio con un aumento di precipitazioni del 22 per cento rispetto alla media. È quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’arrivo dell’inverno sulla base dei dati dell’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Bologna relativi alla differenze relative al periodo di riferimento 1970- 2010.
Record a novembre
L’aumento stagionale - sottolinea la Coldiretti - è dovuto essenzialmente al mese di novembre durante il quale le precipitazioni sono risultate superiori addirittura dell’84 per cento rispetto alla media di riferimento. Il risultato è stata una caduta insolita di neve che ha causato danni dalle alluvioni al blocco del traffico stradale. Nelle campagne il conto è stato aggravato dalle basse della temperatura sotto lo zero che a causa delle gelate hanno distrutto in molte zone le coltivazioni in campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio, broccoli e carciofi. La pioggia e la neve senza tregua - conclude la Coldiretti - hanno anche reso impossibile effettuare in alcune zone le semine mentre il freddo ha aumentato i costi necessari per il riscaldamento di fiori e ortaggi protetti in serra e degli allevamenti dove è stato necessario integrare l’alimentazione degli animali con super razioni per resistere meglio.