NAPOLI (10 luglio) - È ufomania a Napoli. Quattro avvistamenti in altrettanti giorni, da Posillipo a Pozzuoli, dai Ponti Rossi a Licola. Sfere di luce che compaiono di notte. Ma anche di giorno, tra le scie chimiche lasciate dagli aerei. C’è anche chi giura di aver visto una vera e propria battaglia nei nostri cieli, una guerra dei mondi in formato napoletano con i caccia militari messisi all’inseguimento delle astronavi aliene.
C’è chi grida all’insabbiamento, chi all’opposto parla di visionari, fatto sta che in estate si scatena la caccia all’ufo, con decine di avvistamenti. Come mai? Tante le spiegazioni. In estate si sta più in mezzo alla strada di sera, si guarda più il cielo, i fenomeni luminosi sono maggiori. La novità è che l’uso comune dei video-telefonini ha generato un’invasione di filmati e foto. Sono decine, ad esempio, su YouTube e sugli altri siti fotografici. Sul web gira di tutto, dalle testimonianze ai fotomontaggi (celebre il fake degli ufo su Haiti ripreso e adattato in tutte le altre città, Napoli compresa, su
E sono quattro i video su YouTube negli ultimi quattro giorni. Una decina negli ultimi due mesi. Tantissime segnalazioni giungono al Cisu, il centro italiano studi ufologici. «Circa 150 in Campania dall’inizio anno - spiegano i due referenti regionali, Giorgio Russolillo e Giovanni Ascione - ma sgomberiamo subito il campo dagli equivochi. Noi come Cisu non crediamo agli omini verdi e pur accettando tutte le segnalazioni abbiamo una serie di filtri scientifici che ci portano a escludere circa il 90-95% degli avvistamenti». Riconducibili, questi, a motivi «convenzionali»: il pianeta Venere, pezzi di satellite, la stessa Iss, la stazione spaziale internazionale, che orbita intorno al pianeta. «Per questo - continuano i due - chiediamo bene la posizione degli avvistamenti e poi li confrontiamo con le coordinate dei vari satelliti. Insomma c’è a monte un lavoro scientifico». Che include anche il vaglio da parte di esperti di filmati e foto, per vedere se sono fotomontaggi, oppure se i fenomeni luminosi sono riconducibili ad altro.
Un altra premessa. Sino al 1991 c’era una vera e propria psicosi da incontro ravvicinato (l’ultima fu a Cicciano nel ’91, di una certa importanza, con tracce lasciate a terra). Da 17-18 anni gli alieni non atterrano più a Napoli e in Campania (qualcuno potrebbe dire per la «monnezza») ma gli avvistamenti (e i filmati) nel 2000 riguardano soprattutto sfere luminose. E anche qui spesso si tratta di errori, magari anche in buonafede. Ad esempio i filmati riguardano soprattutto la fascia costiera. «Noi pensiamo - continuano i due «ufologi» - che siano o palloncini o maggioramente le lanterne cinesi, con una fiammella dentro, rilasciate in occasione di feste e che volano nell’aria». Insomma quasi sempre c’è una spiegazione. E quando non c’è si può iniziare a parlare di Ufo. «Ma nel vero senso del termine - continua Russolillo - nel senso di oggetti volanti non identificati. Magari possono essere dei prototipi militari, non per forza alieni. L’importante è che si muovano secondo una loro ”intelligenza”».
Come detto c’è qualche caso preso in considerazione dalla stessa Cisu. L’ultimo riguarda Castel dell’Ovo, con tre foto scattate da un turista a inizio luglio e mandate alla sede nazionale di Torino. Tre foto in sequenza, nella prima non si vede nulla, nella seconda una sfera, nella terza ancora nulla. «Può essere anche un palloncino scoppiato subito dopo la foto per una coincidenza - conclude Russolillo - ma comunque sono immagini da tenere in considerazione. Come qualche altra sfera che si muove in maniera più anomala rispetto alla stragrande maggioranza dei casi, che vede questi fenomeni volare lentamente, magari stare fermi».
FONTE IL MATTINO
C’è chi grida all’insabbiamento, chi all’opposto parla di visionari, fatto sta che in estate si scatena la caccia all’ufo, con decine di avvistamenti. Come mai? Tante le spiegazioni. In estate si sta più in mezzo alla strada di sera, si guarda più il cielo, i fenomeni luminosi sono maggiori. La novità è che l’uso comune dei video-telefonini ha generato un’invasione di filmati e foto. Sono decine, ad esempio, su YouTube e sugli altri siti fotografici. Sul web gira di tutto, dalle testimonianze ai fotomontaggi (celebre il fake degli ufo su Haiti ripreso e adattato in tutte le altre città, Napoli compresa, su
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Un altra premessa. Sino al 1991 c’era una vera e propria psicosi da incontro ravvicinato (l’ultima fu a Cicciano nel ’91, di una certa importanza, con tracce lasciate a terra). Da 17-18 anni gli alieni non atterrano più a Napoli e in Campania (qualcuno potrebbe dire per la «monnezza») ma gli avvistamenti (e i filmati) nel 2000 riguardano soprattutto sfere luminose. E anche qui spesso si tratta di errori, magari anche in buonafede. Ad esempio i filmati riguardano soprattutto la fascia costiera. «Noi pensiamo - continuano i due «ufologi» - che siano o palloncini o maggioramente le lanterne cinesi, con una fiammella dentro, rilasciate in occasione di feste e che volano nell’aria». Insomma quasi sempre c’è una spiegazione. E quando non c’è si può iniziare a parlare di Ufo. «Ma nel vero senso del termine - continua Russolillo - nel senso di oggetti volanti non identificati. Magari possono essere dei prototipi militari, non per forza alieni. L’importante è che si muovano secondo una loro ”intelligenza”».
Come detto c’è qualche caso preso in considerazione dalla stessa Cisu. L’ultimo riguarda Castel dell’Ovo, con tre foto scattate da un turista a inizio luglio e mandate alla sede nazionale di Torino. Tre foto in sequenza, nella prima non si vede nulla, nella seconda una sfera, nella terza ancora nulla. «Può essere anche un palloncino scoppiato subito dopo la foto per una coincidenza - conclude Russolillo - ma comunque sono immagini da tenere in considerazione. Come qualche altra sfera che si muove in maniera più anomala rispetto alla stragrande maggioranza dei casi, che vede questi fenomeni volare lentamente, magari stare fermi».
FONTE IL MATTINO
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