Mario partecipa all'allenamento, poi se ne va mentre la squadra resta in ritiro. È la sesta esclusione consecutiva. Il camerunese: "Il gruppo è al di sopra di ogni singolo calciatore. Non sentirò la sua mancanza perché ci sono altri giocatori". E Sneijder al sito della Fifa: "Penso che soltanto squalifiche e infortuni possano ostacolare il nostro cammino, altrimenti nessuno ci impedirà di vincere lo scudetto"
MILANO, 30 marzo 2010 - L'Inter si è allenata oggi sotto la pioggia ad Appiano, a bordo campo c'è anche il figlio di Mourinho, "ospite" dell'allenamento. Mario Balotelli, l'osservato speciale, ha svolto regolarmente la seduta coni compagni. Poi, però, a fine allenamento, è stato visto allontanarsi dalla Pinetina a bordo della sua auto: non convocato. E' la sesta esclusione di fila per Mario, il resto della squadra dovrebbe rimanere in ritiro ad Appiano.
ETO'O STA CON MOU — Stavolta è Samuel Eto'o a ribadire che la squadra è con il tecnico ed appoggia la non convocazione: "Bisogna capire che in questo momento il gruppo è al di sopra di ogni singolo giocatore. Mario è uno dei giocatori, ha 19 anni. Io lo apprezzo, e così gli altri compagni, ma lui sa che cosa deve fare se vuole rientrare nel gruppo. Domani non mi mancherà perché ci sono altri giocatori. Io gli ho parlato di nuovo ieri, e quello che ci diciamo non lo devo dire qui ora. Nello spogliatoio ci sono giocatori come Zanetti, Materazzi e Toldo che hanno anni e esperienza, e lui dovrebbe ascoltare i giocatori più esperti. Ma ora bisogna chiudere questa polemica. Lui è importante, ma non si può parlare di Mario tutti i giorni". Poi Eto'o si concentra sulla Champions: "Passare ai quarti è stato psicologicamente importante. La partita di domani non sarà facile, forse persino più difficile di quella di Londra. Ma spero che potremo portarci avanti nel risultato, in modo da giocare una gara più aperta a Mosca: 2-0 il risultato ideale, ma anche 1-0 sarebbe buono". E sulle sue condizioni: "Non è stato facile stare fuori, perché non ci ero più abituato, ma in quel momento dovevo accettare di non essere al massimo. Ho parlato con Mourinho e non mi sono arreso. Ed ora sono in forma".
parla sneijder — Intanto Sneijder si racconta al sito Uefa. Fra le migliori sei in Europa. Indubbiamente favoriti per lo scudetto in Italia. Questi i verdetti di Wesley Sneijder in una intervista al sito della Fifa. Alla vigilia dell'andata dei quarti di finale di Champions il centrocampista olandese dell'Inter fa il punto sulla sua prima stagione nerazzurra. Né la Roma, né il Milan spaventano Sneijder. Per il numero 10 nerazzurro sono altri gli ostacoli che potrebbero mettere in difficoltà l'Inter nonostante la vittoria di sabato all'Olimpico dei giallorossi abbia riaperto la lotta per il titolo: "A essere onesti, penso che soltanto squalifiche e infortuni possono ostacolare il nostro cammino, altrimenti nessuno ci impedirà di vincere lo scudetto. E per quel che riguarda la Champions la nostra squadra è certamente tra le migliori sei in Europa, non ho alcun dubbio a riguardo».
"ambientamento veloce" — Di questa Inter l'olandese è diventato uno dei tasselli fondamentali, un bel riscatto per Sneijder, scaricato forse con troppa fretta dal Real Madrid: "Mi sento in ottima forma al momento. Penso di essere riuscito ad ambientarmi a Milano e di essermi sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda della squadra abbastanza velocemente anche se, ovviamente, c'è sempre spazio per migliorare. L'arrivo al Real Madrid per me era stato il coronamento di un sogno: la prima stagione è stata ottima, nella seconda sono stato bloccato dagli infortuni e non ho giocato quanto avrei voluto".
"mourinho speciale" — Il trasferimento a Milano si è trasformato in un successo, anche perché Wesley è finito subito al centro del progetto di José Mourinho: "Lavorare con lui è speciale. Ama i suoi giocatori ed è molto professionale. Quello che lo rende davvero diverso da tutti è come, intensamente e con meticolosità, lavori con ciascun giocatore e il valore che attribuisci anche al più minimo dettaglio".
MILANO, 30 marzo 2010 - L'Inter si è allenata oggi sotto la pioggia ad Appiano, a bordo campo c'è anche il figlio di Mourinho, "ospite" dell'allenamento. Mario Balotelli, l'osservato speciale, ha svolto regolarmente la seduta coni compagni. Poi, però, a fine allenamento, è stato visto allontanarsi dalla Pinetina a bordo della sua auto: non convocato. E' la sesta esclusione di fila per Mario, il resto della squadra dovrebbe rimanere in ritiro ad Appiano.
ETO'O STA CON MOU — Stavolta è Samuel Eto'o a ribadire che la squadra è con il tecnico ed appoggia la non convocazione: "Bisogna capire che in questo momento il gruppo è al di sopra di ogni singolo giocatore. Mario è uno dei giocatori, ha 19 anni. Io lo apprezzo, e così gli altri compagni, ma lui sa che cosa deve fare se vuole rientrare nel gruppo. Domani non mi mancherà perché ci sono altri giocatori. Io gli ho parlato di nuovo ieri, e quello che ci diciamo non lo devo dire qui ora. Nello spogliatoio ci sono giocatori come Zanetti, Materazzi e Toldo che hanno anni e esperienza, e lui dovrebbe ascoltare i giocatori più esperti. Ma ora bisogna chiudere questa polemica. Lui è importante, ma non si può parlare di Mario tutti i giorni". Poi Eto'o si concentra sulla Champions: "Passare ai quarti è stato psicologicamente importante. La partita di domani non sarà facile, forse persino più difficile di quella di Londra. Ma spero che potremo portarci avanti nel risultato, in modo da giocare una gara più aperta a Mosca: 2-0 il risultato ideale, ma anche 1-0 sarebbe buono". E sulle sue condizioni: "Non è stato facile stare fuori, perché non ci ero più abituato, ma in quel momento dovevo accettare di non essere al massimo. Ho parlato con Mourinho e non mi sono arreso. Ed ora sono in forma".
parla sneijder — Intanto Sneijder si racconta al sito Uefa. Fra le migliori sei in Europa. Indubbiamente favoriti per lo scudetto in Italia. Questi i verdetti di Wesley Sneijder in una intervista al sito della Fifa. Alla vigilia dell'andata dei quarti di finale di Champions il centrocampista olandese dell'Inter fa il punto sulla sua prima stagione nerazzurra. Né la Roma, né il Milan spaventano Sneijder. Per il numero 10 nerazzurro sono altri gli ostacoli che potrebbero mettere in difficoltà l'Inter nonostante la vittoria di sabato all'Olimpico dei giallorossi abbia riaperto la lotta per il titolo: "A essere onesti, penso che soltanto squalifiche e infortuni possono ostacolare il nostro cammino, altrimenti nessuno ci impedirà di vincere lo scudetto. E per quel che riguarda la Champions la nostra squadra è certamente tra le migliori sei in Europa, non ho alcun dubbio a riguardo».
"ambientamento veloce" — Di questa Inter l'olandese è diventato uno dei tasselli fondamentali, un bel riscatto per Sneijder, scaricato forse con troppa fretta dal Real Madrid: "Mi sento in ottima forma al momento. Penso di essere riuscito ad ambientarmi a Milano e di essermi sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda della squadra abbastanza velocemente anche se, ovviamente, c'è sempre spazio per migliorare. L'arrivo al Real Madrid per me era stato il coronamento di un sogno: la prima stagione è stata ottima, nella seconda sono stato bloccato dagli infortuni e non ho giocato quanto avrei voluto".
"mourinho speciale" — Il trasferimento a Milano si è trasformato in un successo, anche perché Wesley è finito subito al centro del progetto di José Mourinho: "Lavorare con lui è speciale. Ama i suoi giocatori ed è molto professionale. Quello che lo rende davvero diverso da tutti è come, intensamente e con meticolosità, lavori con ciascun giocatore e il valore che attribuisci anche al più minimo dettaglio".