Info Balotelli non ce la fa. In Armenia tocca a Giovinco

Hem

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11 Ottobre 2012
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Alle 19 Nazionale in campo a Yerevan. L'influenza blocca l'attaccante del City. Lo juventino schierato in coppia con Osvaldo. Caccia ai tre punti e al bel gioco

Yerevan è una tappa fondamentale nel cammino dell’Italia di Prandelli verso il Brasile. Perché dopo due prestazioni modeste, contro Bulgaria e Malta, gli Azzurri sono chiamati al successo, magari con una prova convincente, contro l’Armenia.

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IL RISULTATO — E’ una necessità di classifica, anzitutto. Quella del girone B di qualificazione al Mondiale del 2014. Stasera sono in programma pure Repubblica Ceca-Malta e Bulgaria-Danimarca. I danesi l’Italia li affronterà martedì prossimo a Milano, sfidare Bendtner e compagni con tre punti in più sarebbe fondamentale per non dover già avere la vittoria come risultato obbligato. Perché è vero che il raggruppamento non contrappone squadroni, ma è anche vero che la qualificazione diretta la ottengono solo le vincitrici dei gironi (sono 9, passano poi le 4 vincenti degli spareggi tra le migliori 8 seconde), e che un girone equilibrato, con avversarie livellate e quindi a lungo in corsa, può essere insidioso. Tra l’altro questo doppio impegno di ottobre chiude le gare di qualificazione mondiale degli Azzurri per il 2012: se ne riparlerà a marzo, a Malta. Finire bene significherebbe mettere il punto e virgola al posto giusto.

IL GIOCO — Ma un partitone con l’Armenia, senza scordarsi che l’avversario non è il Brasile, sarebbe importante anche per l’autostima del rinnovato gruppo azzurro, nel quale si stanno inserendo giovani come Destro, Verratti ed El Shaarawy. L’Italia ha abbinato il gioco ai risultati, con Prandelli. E l’identità definita, improntata al palleggio e al gioco d’attacco, è stata la chiave delle sicurezze della Nazionale, che all’Europeo l’hanno portata sino alla finale. Ritrovare il gioco sarebbe un bel passo avanti. Per ridare certezze ai suoi, dopo qualche cambiamento (la difesa a 3 in Bulgaria, il trequartista classico, Diamanti, contro Malta, e poi l’attacco a 3 punte), il c.t. rilancia il classico 4-3-1-2 che ha fatto tanto bene in Polonia-Ucraina e che consente di valorizzare le qualità di un centrocampo tecnico. Pirlo, De Rossi e Marchisio sono nella lista dei candidati al Pallone d’Oro. Montolivo è l’equilibratore di raccordo tra mediana e attacco, funzionale al centrocampo rotante, che non è un’arma inedita di qualche robot dei cartoni animati, bensì un reparto nel quale tutti si possono scambiare le posizioni, specie se Pirlo viene pressato alto o marcato a uomo.

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BALO OUT — In un canovaccio consolidato e affidabile - la difesa in Criscito ritrova un puntello, a sinistra -, l’incognita, magari valore aggiunto, è rappresentata dall’attacco. Nel recente passato i titolari di Prandelli erano noti: prima Cassano e Rossi, poi, dopo l’infortunio di Pepito, Cassano e Balotelli. Nel post Europeo con l’Inghilterra hanno giocato dal 1’ Destro ed El Shaarawy, a Sofia Osvaldo e Giovinco, a Modena Destro e Osvaldo. Stasera avrebbe dovuto giocare la coppia Osvaldo-Balotelli. Ma la febbre ha costretto allo stop Mario, che dunque deve posticipare ulteriormente il rientro post Europeo, dopo aver già saltato le gare con Inghilterra, Bulgaria e Malta. La notizia è della mattinata, dopo che l’allenamento di rifinitura di ieri sera si era chiuso con Super Mario diventato mister X, un’incognita, nella formazione titolare. E allora tocca a Giovinco. Ancora a caccia del primo gol in azzurro, sperando che la tredicesima presenza, la quarta da titolare, gli porti bene. La Formica atomica sarà in campo col numero 10. E se in Bulgaria aveva patito la fisicità dei difensori e il clima ostile da trasferta, la speranza è che possa brillare di luce propria e non limitarsi a fare la fionda per gli affondi di Osvaldo, che a Sofia segnò una doppietta e fece un figurone. Perché con un attacco formato gigante, nonostante le dimensioni mignon di un componente del tandem, da Yerevan, oltre all’Ararat, sarebbe possibile già intravedere il Brasile.


Fonte:
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