Barcellona - entra messi e salva La partita

Jay-Z

Utente Strepitoso
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7 Marzo 2009
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Barcellona, finale Mondiale
Entra Messi, Atlante battuto 3-1
I messicani vanno in vantaggio dopo 5' con Rojas, pareggia Busquets. Nella ripresa il Pallone d'oro si alza dalla panchina e dopo 1' ha già fissato il 2-1. Chiude Pedro, sabato la finale con l'Estudiantes: si punta al sesto trofeo del 2009

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MILANO, 16 dicembre 2009 - Da lì non si scappa: sarà Europa contro Sudamerica. Il Barcellona raggiunge l'Estudiantes in finale, e il Mondiale per club conferma di essere una Intercontinentale prolungata ad arte. Ad Abu Dhabi finisce 3-1 per i catalani, nonostante una sorpresa iniziale. Vanno in vantaggio i messicani, poi si rintanano dietro ma non reggono: appena entra Messi, il Barcellona è in finale.

I GOL — I messicani dell'Atlante provano a invertire la tendenza "Europa-Sudamerica", e ci credono per circa 35 minuti. Vanno in vantaggio a sorpresa al 5', con un lancio del portiere Vilar lisciato da Marquez e lasciato a Rojas, che supera Valdes in uscita e poi perfeziona la conclusione. Poi si piazzano a difesa del vantaggio, ma dopo qualche tiro da fuori mancato arriva il pareggio da azione di corner: al 35' batte Xavi, Touré prolunga di testa, Busquets infila di piatto. Poi ci pensa Messi a ribaltare la gara: entra all'8' della ripresa e dopo 1' il Pallone d'oro è già in gol, servito da un filtrante di Ibrahimovic. Gran controllo, tiro fortunato sull'uscita di Vilar e 2-1. Chiude la gara Pedro, o meglio un grandissimo numero di Iniesta sulla sinistra: se ne va, entra in area, e serve il giovane lanciato da Guardiola per il facile 3-1.

stagione quasi perfetta — Siamo a una partita di distanza dalla stagione perfetta, per il Barcellona e a maggior ragione per Guardiola, che debuttava sulla panchina di un club di prima divisione. Ora solo l'Estudiantes, sabato, può evitare che Pep continui a vantare il titolo di "invincibile", che peraltro porta senza superbia. Nel frattempo è il giovane Pedro a poter fregiarsi un record difficilmente battibile. Ha segnato in sei diverse competizioni in questo 2009, ossia tutte, dalla Liga alla Champions, passando per coppa del Re, Mondiale per Club, e due Supercoppe.

debutto soft — Il Barça non ha debuttato in terra d'Arabia con la solita verve: a lungo i ritmi sono rimasti bassi, il centrocampo aveva più muscoli e centimetri (Busquets e Touré) ma qualche idea in meno. Messi, infortunato a una caviglia con la Dinamo, iniziava in panchina. Ibra ha giocato da punta di riferimento, provando a trovare prima il pari con una punizione alta, poi il 4-1 con un tiro a giro bellissimo, ma parato. Suo il filtrante in diagonale per Messi che ha aperto definitivamente la scatola messicana. Poi, con la crescita di Xavi e Iniesta e la fine delle amnesie della difesa (soprattutto Marquez, un piacere ai connazionali?) non c'è stata più gara e la squadra di Guardiola ha rischiato di dilagare

atlante, non basta — L'Atlante non è sembrato avversario all'altezza: le cifre del possesso palla sono diventate quasi subito imbarazzanti, l'ex Inter Solari si è messo a fare legna in mezzo, ma con poche libertà di avanzare. Rojas e il piccolo Bermudez i più pericolosi, mentre Arrelloa ha limitato Dani Alves quanto possibile. Di più, forse, non si poteva chiedere: i tempi non sono maturi per una finale diversa. Ed allora sabato Veron, nel nome del padre, cercherà di evitare il Grandissimo Slam blaugrana.

Fonte : Gazzetta