Il blog ufficiale della serie di Battlefield ha ospitato un'interessante intervista a Lars Gustavsson, Leader Multiplayer Designer di Battlefield 3, nella quale scopriamo i motivi alla base della scelta di includere il Team Deathmatch tra le modalità di gioco.
Gustavsson parla di un vero e proprio cambio di mentalità per il team DICE, che ha deciso di mettere da parte l'orgoglio di aver creato le modalità Conquest e Rush (che sono ovviamente al centro del multiplayer di Battlefield 3) per cercare di avvicinarsi un po' di più alle richieste dei moderni giocatori di FPS.
Da questo esame di coscienza è emerso il bisogno di includere anche il più classico e basilare Team Deathmatch, nonché l'opzione di escludere i veicoli dalle partite per chi preferisce gli scontri ravvicinati in contesti più "intimi" - tipici per altro della serie con cui Battlefield 3 si scontrerà il prossimo autunno nei negozi, ovvero Call of Duty.
Gustavsson parla di un vero e proprio cambio di mentalità per il team DICE, che ha deciso di mettere da parte l'orgoglio di aver creato le modalità Conquest e Rush (che sono ovviamente al centro del multiplayer di Battlefield 3) per cercare di avvicinarsi un po' di più alle richieste dei moderni giocatori di FPS.
Da questo esame di coscienza è emerso il bisogno di includere anche il più classico e basilare Team Deathmatch, nonché l'opzione di escludere i veicoli dalle partite per chi preferisce gli scontri ravvicinati in contesti più "intimi" - tipici per altro della serie con cui Battlefield 3 si scontrerà il prossimo autunno nei negozi, ovvero Call of Duty.