Nonostante la quasi remuntada del Real di ieri notte, salvo un pokerissimo catalano odierno, il 25 maggio al Wembey Stadium la finale di Champions League sarà tutta tedesca per la prima volta nella storia di questa competizione.
Bayern Monaco e Borussia Dortmund riporteranno in Germania il più ambito trofeo calcistico a livello di club. Una supremazia che si riflette anche nel campionato d'appartenenza col Bayern campione e il Borussia (vincitore delle due annate precedenti) in seconda piazza. Stesso discorso di potrebbe fare per le altre due squadre presenti in semifinale, le inizialmente favorite spagnole che comandano indiscutibilmente la Liga.
Proviamo ad immaginare se lo scontro tra i due soli Paesi rappresentati nella Final Four europea si fosse consumato in un unico incontro caratterizzato dalla presenza di due surreali e improponibili - ma, almeno, affascinanti - super squadre.
I nomi scelti potrebbero divertire qualcuno, far storcere il naso a qualcun altro ma sia ben chiaro: le righe che seguono sono ipotesi di undici titolari schierati - qualche volta - in maniera tatticamente audace. Alcuni grossi interpreti rimarranno fuori per ''scelta tecnica'', altri per carenza di numeri di posti a disposizione ma, badate bene, si tratta di un gioco.
Il Bayern Dortmund, geograficamente e cacofonicamente impresentabile, schiererebbe Neuer tra i pali protetto da una difesa a 4 equamente spartita: gli esterni del Bayern con i centrali del Borussia. Lahm (che vince il ballottaggio col polacco Piszczek per via del minor numero di consonanti consecutive presenti nel cognome) a destra, il giovane austriaco Alaba col compito di arare la fascia sinistra; al centro intesa serbo-tedesca firmata Subotic e Hummels. Quote paritarie anche nel duo di centrocampo con Schweinsteiger e Gündogan a sostenere i quattro satanassi piazzati in avanti: Ribery, Götze, Reus e Lewandowski per vincere tutte le partite dal 6-0 in su. In panca scalpitano i vari Muller, Robben, Bender, Martinez, Mandzukic e compagnia: avranno la loro occasione in questo insinuante 4-2-3-1 messo in campo da Jurgen Klopp.
Il Real Barcellona (ebbene sì) non resterebbe di certo ad ammirare la forza teutonica scatenata dalla fusione tra le terribili tedesche. Per far fronte alla selezione germanica Mourinho sarebbe costretto ad utilizzare tutta la propria audacia tattica rischiando tutto sin dal primo minuto a chiedendo agli azulgrana arrivati ''in prestito'' qualche sacrificio tattico di rito. Innanzitutto, bocciati Benzema e Higuain, l'atipica boa offensiva verrebbe interpretata da Fabregas, supportato ai lati da Cristiano Ronaldo e Messi, con Ozil pronto a sovrapporsi. Il centrocampo sarebbe quello della Spagna di Del Bosque con i soliti Xabi Alonso, Xavi e Iniesta. Sotterrata l'ascia di guerra, Casillas si riprenderebbe il posto che gli compete e guiderebbe una difesa del tutto sperimentale con Busquets retrocesso di qualche metro e affiancato da Sergio Ramos e Piqué. Ne fanno tanti oppure le prendono.
Avendoci preso gusto, proponiamo lo stesso esperimento anche gli altri tre campionati più importanti d'Europa scoprendo un aspetto interessante: mentre l'ipotetica squadra delle capoliste della Premier seguirebbe la falsariga di Liga e Bundes, per lo schieramento delle formazioni del campionato italiano e francese la scelta si orienterebbe in maggioranza verso i giocatori delle squadre destinate alla vittoria del titolo.
Juvenpoli ricorda troppo vecchi processi quindi meglio scegliere Napentus per la rappresentante della Serie A. Spina dorsale bianconera: portiere e difesa sono quelli della squadra allenata da Conte mentre a centrocampo ampio spazio agli esperimenti. Pirlo guida come al solito, Maggio sfreccia sulla destra, Hamsik e Vidal partono dalla stessa posizione anche se un tende a mantenerla e l'altro a lasciarsela alle spalle mentre Marchisio parte da un'inedita posizione defilata col compito di bilanciare eventuali sbilanciamenti. Attacco bianconero e azzurro con Vucinic a girare intorno a Cavani.
Ben amalgamato ma un tantino sbilanciato il City United guidato da Ferguson prevede un miscuglio di Manchester in ogni reparto. De Gea in porta, Vidic e Kompany proteggono De Gea, Zabaleta ed Evra presiedono le fasce con un ordine ben preciso: mantenere la posizione. Perché? Date uno sguardo agli altri 6 giocatori e capirete. Sir Alex ha scelto un ardito 4-2-4 per dare spazio alle bocche di fuoco delle ultime vincitrici della Premier League. Giggs e un riadattato Nasri interpreteranno i centrocampisti centrali; Rooney e Van Persie occuperanno le zone calde dell'attacco con Silva e Aguero sulle ali. Fantascienza.
Concludiamo con l'Olympique Saint Germain, a dire la verità più Saint Germain che Olympique. Come nel caso italiano, anche in quello francese troviamo la netta predominanza di interpreti affiliati alla prima della classe: per far posto a qualche marsigliese Ancelotti si lancia in un improbabile 3-4-3 composto a centrocampo da giocatori che difficilmente potrebbero calcare certe zolle. Sirigu ha davanti una difesa a tre composta da Alex, Thiago Silva e Nkoulou; centrocampo a rombo stile Milan ancelottiano con Verratti vertice basso, Matuidi (provetto Gattuso) a fargli da guardia, Pastore alla Seedorf e Valbuena simil Rui Costa. Forzature? Sì, anche tante. Il tridente però non sarebbe tanto male: Ibra davanti senza discussioni, Lavezzi e Ayew ai suoi lati pronti a sfruttare qualsiasi assist geniale dello svedese.
Il primo maggio volge al termine. Dopo qualche ora immersi nel calcio immaginato è tempo di rituffarci in quello giocato.
fonte: fantagazzetta
@ebello modifichi il prefix?
Bayern Monaco e Borussia Dortmund riporteranno in Germania il più ambito trofeo calcistico a livello di club. Una supremazia che si riflette anche nel campionato d'appartenenza col Bayern campione e il Borussia (vincitore delle due annate precedenti) in seconda piazza. Stesso discorso di potrebbe fare per le altre due squadre presenti in semifinale, le inizialmente favorite spagnole che comandano indiscutibilmente la Liga.
Proviamo ad immaginare se lo scontro tra i due soli Paesi rappresentati nella Final Four europea si fosse consumato in un unico incontro caratterizzato dalla presenza di due surreali e improponibili - ma, almeno, affascinanti - super squadre.
I nomi scelti potrebbero divertire qualcuno, far storcere il naso a qualcun altro ma sia ben chiaro: le righe che seguono sono ipotesi di undici titolari schierati - qualche volta - in maniera tatticamente audace. Alcuni grossi interpreti rimarranno fuori per ''scelta tecnica'', altri per carenza di numeri di posti a disposizione ma, badate bene, si tratta di un gioco.
Il Bayern Dortmund, geograficamente e cacofonicamente impresentabile, schiererebbe Neuer tra i pali protetto da una difesa a 4 equamente spartita: gli esterni del Bayern con i centrali del Borussia. Lahm (che vince il ballottaggio col polacco Piszczek per via del minor numero di consonanti consecutive presenti nel cognome) a destra, il giovane austriaco Alaba col compito di arare la fascia sinistra; al centro intesa serbo-tedesca firmata Subotic e Hummels. Quote paritarie anche nel duo di centrocampo con Schweinsteiger e Gündogan a sostenere i quattro satanassi piazzati in avanti: Ribery, Götze, Reus e Lewandowski per vincere tutte le partite dal 6-0 in su. In panca scalpitano i vari Muller, Robben, Bender, Martinez, Mandzukic e compagnia: avranno la loro occasione in questo insinuante 4-2-3-1 messo in campo da Jurgen Klopp.
Il Real Barcellona (ebbene sì) non resterebbe di certo ad ammirare la forza teutonica scatenata dalla fusione tra le terribili tedesche. Per far fronte alla selezione germanica Mourinho sarebbe costretto ad utilizzare tutta la propria audacia tattica rischiando tutto sin dal primo minuto a chiedendo agli azulgrana arrivati ''in prestito'' qualche sacrificio tattico di rito. Innanzitutto, bocciati Benzema e Higuain, l'atipica boa offensiva verrebbe interpretata da Fabregas, supportato ai lati da Cristiano Ronaldo e Messi, con Ozil pronto a sovrapporsi. Il centrocampo sarebbe quello della Spagna di Del Bosque con i soliti Xabi Alonso, Xavi e Iniesta. Sotterrata l'ascia di guerra, Casillas si riprenderebbe il posto che gli compete e guiderebbe una difesa del tutto sperimentale con Busquets retrocesso di qualche metro e affiancato da Sergio Ramos e Piqué. Ne fanno tanti oppure le prendono.
Avendoci preso gusto, proponiamo lo stesso esperimento anche gli altri tre campionati più importanti d'Europa scoprendo un aspetto interessante: mentre l'ipotetica squadra delle capoliste della Premier seguirebbe la falsariga di Liga e Bundes, per lo schieramento delle formazioni del campionato italiano e francese la scelta si orienterebbe in maggioranza verso i giocatori delle squadre destinate alla vittoria del titolo.
Juvenpoli ricorda troppo vecchi processi quindi meglio scegliere Napentus per la rappresentante della Serie A. Spina dorsale bianconera: portiere e difesa sono quelli della squadra allenata da Conte mentre a centrocampo ampio spazio agli esperimenti. Pirlo guida come al solito, Maggio sfreccia sulla destra, Hamsik e Vidal partono dalla stessa posizione anche se un tende a mantenerla e l'altro a lasciarsela alle spalle mentre Marchisio parte da un'inedita posizione defilata col compito di bilanciare eventuali sbilanciamenti. Attacco bianconero e azzurro con Vucinic a girare intorno a Cavani.
Ben amalgamato ma un tantino sbilanciato il City United guidato da Ferguson prevede un miscuglio di Manchester in ogni reparto. De Gea in porta, Vidic e Kompany proteggono De Gea, Zabaleta ed Evra presiedono le fasce con un ordine ben preciso: mantenere la posizione. Perché? Date uno sguardo agli altri 6 giocatori e capirete. Sir Alex ha scelto un ardito 4-2-4 per dare spazio alle bocche di fuoco delle ultime vincitrici della Premier League. Giggs e un riadattato Nasri interpreteranno i centrocampisti centrali; Rooney e Van Persie occuperanno le zone calde dell'attacco con Silva e Aguero sulle ali. Fantascienza.
Concludiamo con l'Olympique Saint Germain, a dire la verità più Saint Germain che Olympique. Come nel caso italiano, anche in quello francese troviamo la netta predominanza di interpreti affiliati alla prima della classe: per far posto a qualche marsigliese Ancelotti si lancia in un improbabile 3-4-3 composto a centrocampo da giocatori che difficilmente potrebbero calcare certe zolle. Sirigu ha davanti una difesa a tre composta da Alex, Thiago Silva e Nkoulou; centrocampo a rombo stile Milan ancelottiano con Verratti vertice basso, Matuidi (provetto Gattuso) a fargli da guardia, Pastore alla Seedorf e Valbuena simil Rui Costa. Forzature? Sì, anche tante. Il tridente però non sarebbe tanto male: Ibra davanti senza discussioni, Lavezzi e Ayew ai suoi lati pronti a sfruttare qualsiasi assist geniale dello svedese.
Il primo maggio volge al termine. Dopo qualche ora immersi nel calcio immaginato è tempo di rituffarci in quello giocato.
fonte: fantagazzetta
@ebello modifichi il prefix?
