- 14 Agosto 2008
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Ciao a tutti chiedo scusa ma non so dove postare questo, ma dato che si tratta di server lo posto qui, chiedo ai mod gentilmente di spostare dove meglio si addice!
Gli esperimenti del Large Hadron Collider genereranno enormi quantità di dati che dovranno essere resi accessibili ai ricercatori di tutto il mondo. La capacità di Internet non è sufficiente ed è per questo che il Cern ha sviluppato una nuova infrastruttura informatica che potrebbe essere alla base di un nuovo "www". (Alessandro Bolla, 9 settembre 2008)
Lo scontro tra protoni che si verificherà la mattina del 10 settembre 2008 all’interno del Large Hadron Collider del Cern di Ginevra inaugurerà una nuova era non solo per la fisica ma anche per l’informatica. L’esperimento produrrà infatti un vero tsunami di dati che dovrà essere registrato, catalogato e reso disponibile agli scienziati di tutto il mondo. Secondo quanto riportato da Scientific American, entro la fine dell’anno il Cern elaborerà una quantità di dati stimabile in un gigabyte al secondo, l’equivalente di un dvd ogni 5 secondi. Nessun esperimento ha mai prodotto una simile mole di informazioni: si parla di 15 petabyte l’anno, ossia 15 milioni di gigabyte. Se volete provare a immaginarli pensate a una pila di cd alta 20 km!
Dalle Alpi alle piramidi. Dal punto di vista informatico la vera sfida sarà rendere questi dati accessibili ai ricercatori di tutto il mondo attraverso i loro computer. A questo scopo gli scienziati del Cern hanno realizzato una nuova rete informatica chiamata "Lhc Computing Grid". Se tutto funzionerà a dovere questa infrastruttura andrà a costituire le fondamenta dell’Internet di prossima generazione così come accadde quasi vent’anni fa, quando Tim Barnes Lee, sempre presso il Cern, sviluppò il primo sistema per la condivisione di informazioni tra centri di ricerca di tutto il mondo dando vita al World Wide Web.
Lo scontro tra protoni che si verificherà la mattina del 10 settembre 2008 all’interno del Large Hadron Collider del Cern di Ginevra inaugurerà una nuova era non solo per la fisica ma anche per l’informatica. L’esperimento produrrà infatti un vero tsunami di dati che dovrà essere registrato, catalogato e reso disponibile agli scienziati di tutto il mondo. Secondo quanto riportato da Scientific American, entro la fine dell’anno il Cern elaborerà una quantità di dati stimabile in un gigabyte al secondo, l’equivalente di un dvd ogni 5 secondi. Nessun esperimento ha mai prodotto una simile mole di informazioni: si parla di 15 petabyte l’anno, ossia 15 milioni di gigabyte. Se volete provare a immaginarli pensate a una pila di cd alta 20 km!
Dalle Alpi alle piramidi. Dal punto di vista informatico la vera sfida sarà rendere questi dati accessibili ai ricercatori di tutto il mondo attraverso i loro computer. A questo scopo gli scienziati del Cern hanno realizzato una nuova rete informatica chiamata "Lhc Computing Grid". Se tutto funzionerà a dovere questa infrastruttura andrà a costituire le fondamenta dell’Internet di prossima generazione così come accadde quasi vent’anni fa, quando Tim Barnes Lee, sempre presso il Cern, sviluppò il primo sistema per la condivisione di informazioni tra centri di ricerca di tutto il mondo dando vita al World Wide Web.
Fonte: focus