Realizzata sulla base della nuova generazione della Serie 3, la Bmw X1 è la prima crossover di dimensioni ridotte rispetto alle crossover come la X3 o le varie Tiguan, GLK e Q5. La Nuova Bmw X1 sarà presentata al Salone di Francoforte di Settembre.
Capita molto raramente di sentirsi un'automobile "cucita addosso" come un vestito su misura. Eppure proprio questa è la sensazione che abbiamo provato non appena seduti al posto di guida della Bmw X1, la più piccola Sav (Sport activity vehicle, definizione scelta a Monaco per individuare la gamma dei Suv sottolineandone le doti dinamiche), apprezzandone fin dal primo impatto l'abitacolo accogliente che facilita l'accesso grazie all'azzeccata altezza dei sedili, non così alti da imporre ardue "scalate" ma sufficientemente sopraelevati per consentire di vedere ciò che accade davanti alle auto che ci precedono, a tutto vantaggio della sicurezza. Anche la conformazione dei sedili e la qualità di rivestimenti e imbottiture concorrono a esaltare il comfort di bordo, che peraltro subisce un evidente ridimensionamento durante la marcia, quando la rigidità della scocca tradisce la stretta parentela con la Serie 1 che non fa certo della comodità la sua bandiera.
Si tratta di un inevitabile sacrificio sull'altare delle performance, irrinunciabili per qualsiasi Bmw e addirittura sorprendenti nel caso della X1 che, con il contributo del turbodiesel 2.0 litri da 204 Cv che colloca la xDrive 23d al vertice dell'offerta a gasolio, si comporta su strada come una vera sportiva. Traiettorie impeccabili, sterzo preciso, cambio automatico a sei marce (di serie con questo modello) che assicura passaggi di marcia fluidi ed estremamente rapidi, prestazioni al di sopra di ogni sospetto sia in termini di velocità pura (quella massima è di 223 km orari), sia per quanto riguarda accelerazione e ripresa. Il tutto condito da un'agilità degna di un coupé, a dispetto della massa cospicua (il peso a vuoto sfiora i 1.600 kg), e dalle quattro ruote motrici che garantiscono un benemerito surplus per quanto riguarda la tenuta di strada, come abbiamo potuto verificare mettendo la vettura alla prova sui tornanti dei passi dolomitici.
Un terreno ideale per questa Sav, capace di affrontare senza la minima incertezza tutte le insidie sempre in agguato sulle strade di montagna, soprattutto in inverno, ma a proprio agio anche nel traffico urbano grazie alle dimensioni compatte (la lunghezza si ferma prima del muro dei 4,5 metri) e alla disinvolta guidabilità: della specie Suv, alla quale pure appartiene, ha conservato intatta la versatilità, ma il suo habitat preferito è rappresentato dall'asfalto, anche quando le condizioni di aderenza si fanno particolarmente precarie. Lo sterrato non la spaventa, ma il fuoristrada estremo non è nelle sue corde.
Se al quadro generale si aggiunge una presenza meno ingombrante (e a volte arrogante) rispetto ai Suv "classici", si fa presto a spiegare le ragioni di un successo che ha immediatamente trasformato la X1 in una sorta di icona trendy e socialmente accettabile, anche al di là di alcune perplessità che pure non mancano, e che vanno da un stile non sempre convincente (soprattutto la coda ha fatto discutere) agli equipaggiamenti di sicurezza - soprattutto per quanto riguarda la dotazione di airbag - non sempre all'altezza di una vettura di questo livello, al prezzo decisamente sostenuto: il listino della xDrive turbodiesel a trazione integrale parte infatti da 31.950 euro (xDrive 18d), ma può lievitare anche di molto attingendo allo sterminato catalogo degli optional, alcuni dei quali indispensabili o quasi. Forse proprio questo è uno dei segreti del successo della X1, che sa gratificare chi ama distinguersi ma, in omaggio ai tempi che stiamo vivendo, senza dare troppo nell'occhio.
Chi vuole risparmiare qualcosa, può sempre puntare sulla versione sDrive a due ruote motrici (trazione posteriore), che costa 2mila euro in meno ed è disponibile con le motorizzazioni turbodiesel 2.0 da 143 e 177 Cv, denominate rispettivamente 18d e 20d.