Boateng si presenta così ai suoi nuovi tifosi del Milan ai quali garantisce il massimo impegno, "il 100% ogni giorno per dimostrare quello che valgo". Il ghanese si dice convinto di essere approdato "nel miglior club al mondo" e ringrazia Ronaldinho per l'accoglienza: "E' un mito"
La prima giornata da milanista di Kevin Prince Boateng comincia addirittura in anticipo. Alla conferenza stampa fissata per le 13.30 nella sala conferenze di Milanello si presenta dieci minuti prima.
Sembra che non veda l’ora di cominciare: “Per me essere qui è un sogno – dice il ghanese arrivato al Milan dal Portsmouth via Genoa – quando il mio agente mi aveva detto che c’era la possibilità di venire a giocare qui mi è sembrato impossibile. Gli ho detto di non illudermi, e di avvertirmi solo a cose fatte”.
Prestito o acquisto, per Boateng non c’è molta differenza: “Non mi interessa come sono arrivato qui ma il fatto che sono qui. E’ il club migliore del mondo, qualsiasi giocatore farebbe qualsiasi cosa per essere qui al posto mio. Non credo di dover dimostrare nulla e il fatto che sia in prestito è solo un dettaglio”.
Un dettaglio non da poco per il Milan che ha risparmiato parecchi soldi. Boateng fa della duttilità e dello spirito di adattamento uno dei suoi punti di forza: “Allegri mi conosce e sa che posso giocare dove vuole. Ho giocato un po’ ovunque a centrocampo. Se mi dice di giocare a sinistra giocherò a sinistra, e se vuole che stia sulla destra andrò a destra. Non c’è problema... mi adatto”.
Moglie e figlio che arriveranno a Milano venerdì e saranno allo stadio per applaudirlo domenica, contro la Juventus nel Trofeo Berlusconi: “Intanto spero di giocare – dice il nuovo arrivato – e poi spero che ci sia anche la mia famiglia. Anche loro sono entusiasti di questa novità e non vedono l’ora di essere qui”.
La fama di ‘testa calda’ lo ha accompagnato fin qui. Boateng, che vuole essere chiamato Prince, e non Kevin, è famoso per qualche scontro a muso duro con avversari e compagni: “Quella è storia vecchia – dice stiracchiando un sorriso – ora sono cresciuto. Tutti da ragazzi fanno stupidaggini dalle quali imparano. Anche voi giornalisti...”
Il primo incontro che lo ha fatto piombare nella sua nuova avventura è stato quello con Ronaldinho: “E’ un grande, un idolo. Vedere il modo in cui mi ha accolto, abbracciandomi, mi ha lasciato senza parole”.
Eurosport
La prima giornata da milanista di Kevin Prince Boateng comincia addirittura in anticipo. Alla conferenza stampa fissata per le 13.30 nella sala conferenze di Milanello si presenta dieci minuti prima.
Sembra che non veda l’ora di cominciare: “Per me essere qui è un sogno – dice il ghanese arrivato al Milan dal Portsmouth via Genoa – quando il mio agente mi aveva detto che c’era la possibilità di venire a giocare qui mi è sembrato impossibile. Gli ho detto di non illudermi, e di avvertirmi solo a cose fatte”.
Prestito o acquisto, per Boateng non c’è molta differenza: “Non mi interessa come sono arrivato qui ma il fatto che sono qui. E’ il club migliore del mondo, qualsiasi giocatore farebbe qualsiasi cosa per essere qui al posto mio. Non credo di dover dimostrare nulla e il fatto che sia in prestito è solo un dettaglio”.
Un dettaglio non da poco per il Milan che ha risparmiato parecchi soldi. Boateng fa della duttilità e dello spirito di adattamento uno dei suoi punti di forza: “Allegri mi conosce e sa che posso giocare dove vuole. Ho giocato un po’ ovunque a centrocampo. Se mi dice di giocare a sinistra giocherò a sinistra, e se vuole che stia sulla destra andrò a destra. Non c’è problema... mi adatto”.
Moglie e figlio che arriveranno a Milano venerdì e saranno allo stadio per applaudirlo domenica, contro la Juventus nel Trofeo Berlusconi: “Intanto spero di giocare – dice il nuovo arrivato – e poi spero che ci sia anche la mia famiglia. Anche loro sono entusiasti di questa novità e non vedono l’ora di essere qui”.
La fama di ‘testa calda’ lo ha accompagnato fin qui. Boateng, che vuole essere chiamato Prince, e non Kevin, è famoso per qualche scontro a muso duro con avversari e compagni: “Quella è storia vecchia – dice stiracchiando un sorriso – ora sono cresciuto. Tutti da ragazzi fanno stupidaggini dalle quali imparano. Anche voi giornalisti...”
Il primo incontro che lo ha fatto piombare nella sua nuova avventura è stato quello con Ronaldinho: “E’ un grande, un idolo. Vedere il modo in cui mi ha accolto, abbracciandomi, mi ha lasciato senza parole”.
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