Release Borile Multiuso, il fascino dell'«essenziale»

-AnDr3a-

Utente Esperto
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20 Novembre 2011
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Rifugge ogni schema. Leggerissima, semplice e intelligente,è a suo agio nei boschi come in città. Prezzo veramente basso..

VO' EUGANEO (PD) - Rifugge ogni schema. Leggerissima, semplice e geniale, è a suo agio nei boschi come in città. Il prezzo è veramente basso Umberto Borile è un artigiano veneto con base a Vo’ Euganeo (PD), volto noto nel mondo dei motociclisti appassionati, che progetta e produce, in prima persona e praticamente a mano, alcune decine di moto ogni anno. Mezzi essenziali e affascinanti, icone del made in Italy che finiscono nei garage di facoltosi e appassionati clienti in tutto il mondo. Perlomeno, questa è stata la storia della sua azienda fino a oggi. L’introduzione di nuove moto, la Multiuso (oggetto di questa prova) e la Scrambler nelle prossime settimane, segna un cambiamento nelle ambizioni e nell’assetto societario della Borile che, con l’ingresso del manager milanese Carlo Bassi, intende ampliare i propri orizzonti.

Borile Multiuso
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IMPOSSIBILE DA CATALOGARE- A giudicare dal primo prodotto di questa nuova storia, ossia la Multiuso, la direzione intrapresa sembra quella giusta: la moto è una monocilindrica dall’estetica molto particolare, simile nell’impostazione alle fuoristrada da trial e motoalpinismo ma difficile da includere in una categoria precisa. Il veicolo in sé è di una semplicità stupefacente: il leggerissimo telaio in alluminio funge anche da serbatoio carburante e da cassa filtro, il motore è un piccolo monocilindrico Zongshen (marchio cinese partner di Piaggio) a quattro tempi, le sovrastrutture sono minime, quasi inesistenti. Sì, perché il segreto della Multiuso è il peso tremendamente ridotto: 88 chili col pieno di benzina. Meno di uno scooter 50 cc, con la differenza che la Multiuso ha sospensioni professionali (una vera chicca gli ammortizzatori posteriori derivati dal mondo del ciclismo downhill), freni degni di moto di maggior cilindrata e cerchi da 21” (anteriore) e 18” (posteriore).

TRAFFICO O FUORISTRADA VA BENE OVUNQUE- Una fuoristrada specialistica? Non solo, la piccola Borile ha altre ambizioni. La sella bassa e stretta, il peso piuma e la capacità di fare manovra in un fazzoletto la rendono adatta a chiunque, neofiti in testa (a proposito, si guida a 18 anni con la patente A2). Del resto, in caso di scivolata, sulla Multiuso non si rompe niente e anche la più minuta delle ragazze è in grado di rialzarla. Oltre che nei boschi e sulle strade di campagna, quindi, la Borile potrebbe trovare una sua collocazione anche in città, dove la maneggevolezza e i consumi contenuti (percorre 30 chilometri con un litro) vengono apprezzati più che altrove. Va poi sottolineato il brio del piccolo monocilindrico che, malgrado la potenza massima limitata (15 CV), offre un bello spunto già dai bassissimi regimi. La Multiuso è già in vendita in due allestimenti, «Motoalpinismo» (ha gomme da trial e rapporti cortissimi) e «Strada» (gomme meno tassellate e rapporti più lunghi) a un prezzo molto competitivo: 4700 euro franco concessionario, praticamente come uno scooter 250 cc.

Fonte consultata: corrieredellasera.it
 
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Le caratteristiche non sembrano male.. ma è orribile a vedersi!
 
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Bruttissima dai..manco regalata
 
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Cavolo è davvero orrenda
 
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E'orribile. Sembra essere tornati negli anni '30 :emoji_relieved: