Info Bosh-James, Miami inarrestabile. Chicago batte Okc, Boozer protagonista...

ebello

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22 Aprile 2007
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Bosh-James, Miami inarrestabile. Chicago batte Okc, Boozer protagonista. Barnes guida i Warriors.

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Ci siamo, la preseason sta per volgere a termine e l’NBA è pronta a regalare a tutto il mondo cestistico un’altra incredibile stagione.

Intanto nella notte si giocava ancora, in campo alcune delle squadre piu’ blasonate e favorite per il titolo 2013, vediamo come è andata.

Partiamo proprio dai campioni in carica dei Miami Heat che nella notte erano in scena in quel di Charlotte per una facile dimostrazione di forza contro i malcapitati Bobcats. Con Wade a riposo è Bosh a prendere in mano la squadra, ottima prestazione da 21 punti per l’ex Raptors, di fianco a lui un tranquillo LeBron James chiude con 10 punti e 8 assist. Alla fine della gara queste le parole di Spoelstra su Cp1:

“Non è importante in che posizione gioca. E’ solo questione di giocar bene, giocare con atletismo, coprire la posizione. Bosh questa sera è stato una presenza. E’ stato sempre aggressivo al ferro.”

A Charlotte non basta un volenteroso Kemba Walker da 24 punti e 4 assist, per la squadra di MJ c’è ancora tanto da lavorare.

Altra vittoria in trasferta per una big dell’ est, Indiana vince a Cleveland e lo fa grazie ai 9 e 11 assist di D.J. Augustin, i 15 di David West e sopratutto grazie al ritorno in campo della propria stella Danny Granger che gioca la sua prima partita stagionale in maglia Pacers, chiude con 9 punti e 3 rimbalzi in 12 minuti, insomma, il solito fenomeno.

Per Cleveland partita scialba in cui non bastano i 20 punti di Irving, Waiters li di fianco tira male 4/14 e la sensazione che si ha per ora in Ohio è quella di aver scelto male al Draft, o meglio di aver scelto un doppione dell’unico giocatore “buono” della squadra. Forse non era meglio prendere un centro di prospettiva come Drummond si stanno chiedendo a Cleveland?
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Partita invece di grandissimo spessore è quella che ha visto opposte nella notte Chicago e Oklahoma City. Vincono i Bulls e lo fanno grazie ad un Boozer versione Jazz 2007, ovvero quando contenerlo in attacco sul pick&roll era praticamente impossibile, per “Booz” una gara da 24 punti, 12 rimbalzi e 5 assist, non aggiungerei altro. Bene per Chicago anche Deng con 21 e 5 rimbalzi e Noah con una doppia doppia da 15 punti e 10 rimbalzi. Male la panchina di Thibodeau con Belinelli che gioca poco e male, 12 minuti, 0/1 al tiro e 1 assist, non brilla nemmeno Nate Robinson che chiuderà con 8 punti ma un pessimo 3/10 al tiro.

Dall’altra parte dell’arcobaleno per i Thunder una sconfitta che ci puo’ stare, la squadra da sempre una grande sensazione di solidità e senza Durant e Westbrook perdere una partita ci sta. Assenti le due stelle della squadra Okc si affida all’uomo con la barba, James Harden è autore di una gara pero’ modesta, tira 2/17 dal campo e il suo bottino finale sarà appena di 13 punti. Chi invece non si risparmia mai è “Air Congo” Ibaka che domina il pitturato, e con uno come Noah contro non è semplice, chiudendo con 24 punti e 8 rimbalzi. Ultima nota il ritorno di Eric Maynor infortunatosi gravemente l’anno scorso ad un ginocchio e finalmente di nuovo in campo, se ci fosse stato lui nei passati playoffs a dare il cambio a Westbrook forse le cose sarebbero andate diversamente. Bentornato Eric.
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Chiudiamo con Golden State che ospita i Suns. I Warriors dopo la severa ripassata presa dai Clippers la scorsa notte ritornano a vincere e sopratutto a convincere. Con Curry ai box a curare la caviglia malconcia a prendere per mano la squadra è un rookie di assoluto futuro come Harrison Barnes, l’ex North Carolina è un giocatore solido che tira il giusto e sbaglia poco, per lui nella notte una gara da 16 punti e 7 rimbalzi, tirando 5/8 dal campo. Bene per Golden State anche J. Jack in cabina di regia, veterano oramai della lega Jack riesce a dare ritmi ben precisi alla squadra, pecca un po’ di fantasia ma con lui in campo l’attacco di muove con un meccanismo impeccabile, chiuderà con 13 punti e 9 assist.

Dall’altra parte i Suns fanno da sparring partner. Gortat e Scola sono una garanzia in pitturato ma la sensazione è che questa che verrà sarà una dura stagione per i Suns, i giocatori messi singolarmente sono anche di un buon livello ma l’impressione guardandoli giocare e che manchino un paio di elementi con il carisma necessario, quelli che riescano ad identificare tutti questi buoni giocatori in un gruppo. Proverà ad esserlo Dragic, ma ci riuscirà?

Fonte: spazionba.it