ROMA - Accertamenti per sette persone entrate in contatto con una busta sospetta recapitata al Ministero del Welfare. La busta conteneva una polvere con la quale i sette sono entrati in contatto: il sospetto era che potesse trattarsi di antrace, ma l'allarme è poi rientrato. I dipendenti sono già tornati al lavoro.
L'allarme antrace era scattato a causa del messaggio contenuto nella lettera nella busta, in cui c'era un esplicito riferimento all'antrace. Dal plico fuoriusciva una polvere scura: subito sono scattate le procedure previste dalla profilassi in caso di emergenza-antrace, ma per fortuna era solo un falso allarme.
Le persone sono state soccorse dal personale del 118. Verranno portate allo Spallanzani. Dopo la segnalazione è scattato subito il protocollo ed è entrato in campo il nucleo NBCR dei vigili del fuoco. Si sta organizzando il trasporto protetto dei sette, per lo più dipendenti del Ministero.
ALLARME DOPO LE 12,30 L'allarme - secondo quanto si apprende al ministero - è scattato poco dopo le 12,30. Una lettera inviata al ministero, senza che vi fosse una indicazione specifica della persona a cui era diretta, è stata aperta nell'apposito ufficio che si occupa della gestione della corrispondenza. All'interno è stata trovata della polvere nera.
«Come accade in questi casi - spiega il portavoce - gli addetti hanno avvisato il posto di polizia che ha attivato la procedura, chiamando i vigili del fuoco che hanno ritirato la busta». Sono stati predisposti controlli per tutti coloro che avevano toccato la busta e che lavoravano nella stanza dove la busta è stata aperta. «Alcuni di loro sono già rientrati», spiega il portavoce.
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