Cagliari, esonerato Ficcadenti Salta la 7ª panchina: è record

LoLLoPoWa

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5 Agosto 2010
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Avventura finita dopo sole 10 giornate. In pole c'è Ballardini
CAGLIARI
È durata solo dieci giornate l'avventura di Massimo Ficcadenti sulla panchina del Cagliari, ereditata a metà agosto dall'esonerato Roberto Donadoni. Il tecnico di Fermo, che domenica ha festeggiato amaramente i 44 anni con la sconfitta patita a Bergamo, è l'ultima vittima del presidente Massimo Cellino, la ventesima in 20 campionati da presidente tra A e B. A nulla sono valse le recenti rassicurazioni dello stesso Cellino sul futuro di Ficcadenti, difeso pubblicamente sino a lunedì e ieri a tarda serata, a sorpresa, esonerato dopo le ultime due sconfitte consecutive, in casa con la Lazio (3-0) e domenica in trasferta con l'Atalanta (1-0).

Eppure non era iniziata male l'avventura di Ficcadenti in rossoblù. Tutt'altro. Prima l'esordio roboante in Cappa Italia, pochi giorni dopo il suo arrivo in Sardegna, con un successo per 5-1 sull'Albinoleffe. Poi la vittoria all'Olimpico con la Roma, all'esordio in campionato, vittoria che ai sardi mancava da ben 43 anni sul quel campo; e il successo al Sant'Elia con il Novara. Il Cagliari è stato fino a due domeniche fa nella parte alta della classifica; ancora oggi, per una squadra partita con l'obiettivo di salvarsi, la classifica è più che accettabile (13 punti in 10 gare), ma evidentemente Ficcadenti paga altre colpe. Lo scarso feeling con qualche giocatore, probabilmente (è noto a tutti a Cagliari che i "senatori" non abbiamo mai dimenticato Ballardini, guarda caso il primo nome che è saltato fuori per la sua sostituzione); ma soprattutto la mancanza di un gioco offensivo efficace. Il Cagliari, nelle ultime cinque partite, è andato in gol solo una volta, e per giunta su rigore, con Nenè a Cesena.

Una sterilità preoccupante, se si considera che Ficcadenti ha sempre schierato tre punte in campo o due più Cossu. Ma utilizzati troppo lontano dall'area di rigore, più sugli esterni, e chiamati a fare sacrifici in difesa. E quasi mai pericolosi dalle parti del portiere avversario. Da domani, dunque, si riparte con il terzo allenatore in pochi mesi. Non è ancora ufficiale il nome del sostituto. In pole position c'è Davide Ballardini, che proprio a Cagliari aveva fatto il suo esordio in serie A, nella stagione 2005/06 chiamato a sostituire Attilio Tesser, esonerato dopo appena una giornata. Ma quell'avventura durò solo 9 partite, senza neanche una vittoria. E anche per lui arrivò l'esonero. Ballardini tornò poi a sorpresa ad allenare il Cagliari nel gennaio 2008, dopo il licenziamento di Sonetti. Il Cagliari, alla fine del girone d'andata, era ultimo, ma con Ballardini compì una clamorosa rimonta sino ad ottenere una salvezza storica.

In queste ore, però, è saltato fuori anche il nome di Gigi De Canio, o una soluzione interna. Di sicuro Cellino vuol fare in fretta, e approfittare della sosta per far iniziare subito il lavoro al nuovo allenatore, il terzo di questa stagione. Per la serie A, ad ogni modo, è stato raggiunto il record assoluto: 7° esonero nei primi 10 turni