l mercato della Juventus si sta muovendo. E' tempo di cambiare e in società lo sanno, perciò è già partita la pianificazione per la prossima stagione. Sono molti i nodi da sciogliere e difficilmente la squadra del futuro somiglierà molto a quella attuale.
BUFFON A PREZZO PIENO
"Se proprio dovessi andar via, l'Inghilterra potrebbe essere la destinazione migliore". Dalla recente confessione di Gigi Buffon si sono rincorse le voci sul futuro del portiere bianconero. Le big di Premier League, chiamate indirettamente i causa dalle parole di Gigi, stanno alla finestra e aspettano. Aspettano gli sviluppi, aspettano di conoscere l'ultima parola del management juventino. Andrea Agnelli - si sussurra all'interno del club - fresco di nomina a nuovo presidente della Vecchia Signora, è deciso più che mai a trarre profitto dall'eventuale cessione del n° 1 azzurro. Una cessione dolorosa, sotto l'aspetto tecnico (e non solo) per trasformarla in un'opportunità di mercato. Un po' come fecero Moggi & C. quando venne ceduto Zidane, tanto per fare un esempio.
Tradotto in soldoni, la dirigenza della Juve non lascerà partire il suo fuoriclasse se la cifra sarà inferiore ai 20 milioni di euro; in alternativa, servirà uno scambio con qualche altro campione di pari o superiore (?) valore. Unendo i due tasselli (le richieste 'onerose' della Juve e i propositi di Buffon ) va da sé che soltanto una manciata di club Oltremanica possono intavolare una trattativa plausibile con la Juve, ossia Manchester United, Chelsea e Arsenal, volendo escludere il City, anche perché starà fuori dalla Champions nella prossima stagione.
BENITEZ SI', BENITEZ NO
Le dichiarazioni del suo procuratore ("Al momento ci sono maggiori possibilità che Rafa rimanga in Inghilterra. Sicuramente l'aspetto degli investimenti è importante, perchè la squadra ha bisogno di nuovi acquisti") non sembrano spostare di molto l'ago della bilancia in questo tira-molla che vede l'allenatore spagnolo, sempre e comunque, candidato principale a sedere sulla panchina bianconera. Altri nomi nel frattempo sono tornati alla ribalta (Prandelli e Spalletti), mentre stampa e critica si dividono sull'opportunità di rischiare un tecnico straniero o affidarsi piuttosto a un prodotto del nostro vivaio, se così si può dire. Una cosa è certa: la Juve può attendere, ma fino a un certo punto. Anche perché il mercato non si improvvisa. Per la tanto acclamata 'rivoluzione' servono tempo e idee. Per queste ultime ci penserà Marotta. Il tempo, però, è altrettanto prezioso.
FORMICA ATOMICA O PULCE NELL'ORECCHIO?
La stagione di Sebastian Giovinco, come tutti sanno, è finita. Il piccolo fantasista, però, non sarà infortunato per sempre, e a quel punto bisognerà scegliere quale strada intraprendere con un giocatore su cui la Vecchia Signora non ha mai veramente puntato. "Giovinco ha vissuto un'annata sfortunata per via degli infortuni e condizionata anche dall'investimento fatto per Diego - spiega a Calciomercato.it il procuratore Andrea D'Amico - Ritengo, però, che abbia tutti i requisiti per continuare nella Juventus. In tutte le partite che ha giocato, anche per pochi minuti, ha dimostrato il suo valore. Non è facile subentrare a quindici/venti minuti dalla fine e riuscire ad entrare subito in partita. Sebastian ha dimostrato di essere da Juventus, a mio avviso è un patrimonio da cui ripartire". Dunque D'Amico invita caldamente la società a rivedere le proprie posizioni e instilla alla dirigenza la classica pulce nell'orecchio: "Abbiamo bisogno di un progetto che punti su di lui. Se un allenatore ha fiducia, il giocatore lo ripaga, vedi Gilardino a Firenze con Prandelli. Sampdoria, Udinese e Fiorentina? Niente di concreto". Non si sa dove sarà la Formica Atomica nella prossima stagione, ma il rischio che non sia più alla Juventus è molto alto.
MEGLIO BIANCONERO CHE BLAUGRANA
Martin Caceres è un altro di quelli che non sanno che cosa riserva loro il futuro. Di proprietà del Barcellona, è alla Juventus in prestito con diritto di riscatto, ma la cifra fissata è molto alta, perciò la società torinese potrebbe optare per qualcuno di meno costoso. Di certo c'è che il difensore vorrebbe restare alla Juve. "Sono molto contento qui alla Juve, anche se non so ancora se rimarrò o tornerò a Barcellona. Qui comunque mi trovo molto bene e spero di rimanere". Questo è dunque un altro dei dubbi che presto andranno risolti.
GLI ALTRI PARTENTI SONO DI LUSSO
Date per certe le partenze di Mauro German Camoranesi e David Trezeguet, oltre al possibile addio di Buffon, da Torino arriva un messaggio forte: qualcosa si è rotto, in certi casi da molto tempo, e non è più possibile riaggiustarlo. Le toppe già sperimentate in questi ultimi tempi hanno dimostrato di non essere una buona soluzione e così lo sfoltimento della rosa si rende necessario e anche abbastanza urgenet. I cuori bianconeri forse piangono per l'addio di elementi che hanno dato tantissimo alla causa e che sono passati anche attraverso i periodi più duri (Calciopoli, il tentato suicidio di Pessotto, gli scudetti prima vinti e poi revocati, la retrocessione in serie B, la lotta per tornare ai vertici e il tracollo di questa stagione). Come spesso piace dire a chi bazzica nel mondo del calcio, però, il ciclo si è chiuso ed è tempo di aprirne un altro. Che sia la società a volere i cambiamenti, che siano invece i giocatori a voler cercare più spazio, o che la separazione sia consensuale come nelle famiglie più civili poco importa. L'importabte è che questo processo di rinnovamento sta partendo proprio da qui e presto dovrebbe anche auspicabilmente dare dei frutti, possibilmente diversi da quelli scarsi maturati quest'anno.