- 11 Maggio 2008
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Frey, Drogba, Eto'o, Adebayor ed ora (forse) Ronaldinho. Con gli obiettivi Milan che si possono già dichiarare sfumati, il club di via Turati avrebbe potuto costruire mezza squadra. E invece sull'agenda della società più titolata al Mondo è rimasto un solo nome, quello del brasiliano appunto, con il rischio che finisca anch'esso cancellato sull'altare della pazienza e delle logiche di bilancio.
INTERVISTA - Durante un'intervista rilasciata ad un'emittente televisiva del suo Paese, l'ex Pallone d'Oro ha parlato in termini sufficientemente chiari del proprio futuro. "Al Barça abbiamo fatto la storia, nessuno potrà dimenticarlo. Ma ora è venuto per me il momento di cambiare aria".
ASSIST - Parole che suonano come un assist al presidente Laporta (il suo rivale ha dichiarato di puntare sul rilancio del "dentone", che però lo ha smentito), ma anche a tutte quelle società interessate ad acquistarlo: ora possono contare sulla volontà del giocatore. Che ha poi aggiunto: "Lascio il Barcellona per giocare, non importa dove".
RISCHIO - Qui entra in gioco il fattore di rischio per il Milan, finora il più credibile tra i candidati a chiudere la trattativa vantando un esito favorevole. Perché se Ronaldinho vuole giocare, significa che intende farlo ovunque ci sia qualcuno pronto ad offrirgli un ruolo da protagonista. Quindi al Milan, certo, ma anche al Manchester City o al Chelsea. Piste che il brasiliano non ha mai escluso.
FRETTA - Galliani deve affrettarsi, anche perché il ritiro rossonero inizia tra 15 giorni e sarebbe ottimale che si cominciasse a lavorare potendo disporre anche di Ronaldinho. Che nel frattempo è tornato ad impegnarsi duramente per perdere peso ed accelerare il recupero, seguito da uno dei preparatori della Nazionale verdeoro. C'è a disposizione un "tesoretto" da 20 milioni, guardacaso quelli sufficienti per imbastire la trattativa. Si attendono novità, ma al più presto
INTERVISTA - Durante un'intervista rilasciata ad un'emittente televisiva del suo Paese, l'ex Pallone d'Oro ha parlato in termini sufficientemente chiari del proprio futuro. "Al Barça abbiamo fatto la storia, nessuno potrà dimenticarlo. Ma ora è venuto per me il momento di cambiare aria".
ASSIST - Parole che suonano come un assist al presidente Laporta (il suo rivale ha dichiarato di puntare sul rilancio del "dentone", che però lo ha smentito), ma anche a tutte quelle società interessate ad acquistarlo: ora possono contare sulla volontà del giocatore. Che ha poi aggiunto: "Lascio il Barcellona per giocare, non importa dove".
RISCHIO - Qui entra in gioco il fattore di rischio per il Milan, finora il più credibile tra i candidati a chiudere la trattativa vantando un esito favorevole. Perché se Ronaldinho vuole giocare, significa che intende farlo ovunque ci sia qualcuno pronto ad offrirgli un ruolo da protagonista. Quindi al Milan, certo, ma anche al Manchester City o al Chelsea. Piste che il brasiliano non ha mai escluso.
FRETTA - Galliani deve affrettarsi, anche perché il ritiro rossonero inizia tra 15 giorni e sarebbe ottimale che si cominciasse a lavorare potendo disporre anche di Ronaldinho. Che nel frattempo è tornato ad impegnarsi duramente per perdere peso ed accelerare il recupero, seguito da uno dei preparatori della Nazionale verdeoro. C'è a disposizione un "tesoretto" da 20 milioni, guardacaso quelli sufficienti per imbastire la trattativa. Si attendono novità, ma al più presto