Caso ragusa, spunta un supertestimone. "si tratta di omicidio premeditato"

Rapinder

Utente Esperto
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19 Settembre 2011
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PISA - Importanti novità sul caso Ragusa. La donna sparì nel nulla nella notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012 dalla sua abitazione di Gello San Giuliano Terme (Pisa), fino ad oggi sembrava che nessuno sapesse nulla, ma adesso spunta un supertestimone.
Secondo quanto riportato dal TgCom 24 un uomo quela notte avrebbe visto qualcosa di molto importante che potrebbe fornire un grande aiuto agli inquirenti.
Il procuratore di Pisa, Ugo Adinolfi, ha poi rivelato che si tratterebbe di omicidio premeditato, perchè sarebbe molto difficile far sparire un cadavere in poche ore senza averlo pianificato. Per il momento gli unici sospetti sono sono sull'ex marito di Roberta Ragusa. Ora con i dettagli del supertestimone si riuscirà a fare maggiore chiarezza sul caso.

TESTE: "VIDI IL MARITO ALLONTANARSI IN AUTO" Il teste preso a verbale dagli inquirenti che indagano sul giallo della scomparsa di Roberta Ragusa avrebbe raccontato di avere visto Antonio Logli allontanarsi in auto dalla sua abitazione intorno all'una di notte. Una versione dei fatti completamente diversa da quella raccontata ripetutamente agli inquirenti dal marito della donna. Logli infatti ha sempre detto, nelle occasioni in cui è stato interrogato prima di essere iscritto nel registro degli indagati (dal primo marzo non è mai più stato sentito), di essere andato a letto verso mezzanotte per accorgersi della mancanza di Roberta il mattino dopo alle 6.45 quando iniziò a cercarla da solo per ore prima di denunciarne la scomparsa ai carabinieri. Il testimone è considerato attendibile dagli investigatori e sarebbe stato preso a verbale alla fine dell'estate. «Ho visto il marito di Roberta - avrebbe raccontato alla procura - allontanarsi in auto dalla sua abitazione intorno all'una». Secondo quando appreso il teste sarebbe un vicino di casa della famiglia, che avrebbe riconosciuto sia l'auto di famiglia, sia Logli che era alla guida e ha collocato con sufficiente precisione l'avvistamento intorno all'una di notte, dunque circa un'ora più tardi rispetto agli orari forniti da Logli ai carabinieri per la ricostruzione dei fatti.

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