Info Cassano-Lippi, la verità latita

Fede.

Utente Strepitoso
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2 Agosto 2008
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CASSANO-LIPPI, LA VERITA'

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Una squallida vicenda di schiaffoni in discoteca. Di quelle che ogni tanto si leggono nei trafiletti di cronaca nera dei quotidiani, che spesso peraltro finiscono in maniera ben più truculenta. L'ultima è di qualche giorno fa, e racconta di un trentenne della Milano bene che, fuori da un noto club del centro, ha posto termine al litigio con un coetaneo staccandogli l'orecchio con un morso.

Ma lasciamo perdere la cronaca nera e torniamo a quella sportiva. Perché di questo si parla. Di calcio, di Mondiali, di Nazionale, e di Antonio Cassano.

"C'è stato un litigio tra Cassano e il figlio del Ct della nazionale, Davide, che è stato colpito davanti a tanta gente dallo stesso Cassano". A rivelarlo, un'anonima fonte scovata e intervistata, spalle alla telecamera e voce modificata, da Striscia la notizia. Il fattaccio sarebbe accaduto intorno a fine primavera, in Versilia, davanti appunto a un non precisato locale notturno.

Dal punto di vista strettamente giornalistico, lo scoop ha più o meno l'attendibilità che, tempo fa (per non citare esempi più recenti e più vicini a noi), potevano avere le notizie sulla salute dei premier sovietici pubblicate sulla Pravda. Anche perché la fonte anonima e cammuffata ammette di non essere stato presente all'evento: "Queste cose le ho sapute da più parti. Più fonti, addetti ai lavori. Se ne parla, ma poco: c'è riservatezza, sono argomenti abbastanza delicati".

Va però anche detto, a onor di cronaca, che non sarebbe la prima volta che il Tg satirico di Canale 5 spiazza tutti arrivando per primo a svelare i retroscena di inquietantti misteri nazionali, categoria in cui rientra pienamente il tormentone Cassano.
Il punto è questo: quello che poteva essere vissuto, da tutti, come una semplice e legittima scelta di un Ct che è pagato, profumatamente, per decidere chi chiamare in azzurro, è ormai diventato un intricato tormentone. Colpa, in primo luogo, delle reticenze e dell'insofferenza con cui, fin dal'inizio, Lippi ha risposto a ogni domanda sul tema. Che hanno finito per esasperare gli animi dei più accesi sostenitori del talento di Bari vecchia, e "autorizzare" il crescendo di illazioni.

Ci aveva provato già il presidente della Samp, Garrone, che settimana scorsa fece allusione a "una brutta storia", per spiegare l'ostracismo dell'allenatore viareggino nei confronti del suo gioiello. Salvo poi fare marcia indietro nel giro di poche ore. Ora la clamorosa, anche se un po' zoppicante, rivelazione di Striscia la notizia. Cui fa seguito, per ora, il silenzio indispettito di tutti i diretti interessati. Lippi, nel senso di Marcello, dopo una fugace risposta sulle parole di Garrone ("Qual è la brutta storia alla sua mancata convocazione? Lo dovete chiedere a Garrone"), si spazientisce davanti all'insistenza dei cronisti: "Evidentemente stamattina non vi siete lavati bene le orecchie". Suo figlio Davide affida la replica ad amici pronti a testimoniare sugli ottimi rapporti tra lui e Antonio, e su un presunto abbraccio tra i due prima del recente Juve-Samp. Dagli ambienti blucerchiati sono trapelate indiscrezioni su una possibile querela nei confronti della redazione di Striscia, prima che Garrone vestisse di nuovo i panni (sospetti) del pompiere: "Antonio non può aver fatto una cosa del genere. E' un bravo ragazzo e sono anche certo che al momento non presenterà alcuna querela. Anche la società lascerà passare acqua sotto i ponti".

Risultato: il caso si gonfia sempre di più, giornali e media vari (noi compresi) ci sguazzano ampiamente, il paese torna a dividersi tra lippiani e cassaniani. Il gioco però inizia ad annoiare un po'. Non resta quindi da sperare che Lippi, l'unico che può scrivere la parola fine, decida finalmente di rispondere, semplicemente e chiaramente, alla domanda che rischia di assillarci fino a giugno. Noi proviamo ad aiutarlo, proponendogli un ventaglio di risposte, come avviene nei quiz della patente:

A. Motivi caratteriali: Cassano è una testa matta, io voglio puntare su un gruppo affiatato e lui non fornisce garanzie in tal senso (il che però farebbe sorgere automaticamente l'altra domanda: perché allora la chiara apertura di ieri nei confronti di Balotelli, che al momento vince a mani basse il titolo di calciatore più odiato dai colleghi?)
B. Motivi tattici: Cassano è il classico giocatore atipico, farei fatica a trovargli una chiara collocazione in campo (ma il discorso vale allora per tanti altri, a cominciare da Totti, il cui rientro in azzurro è tutt'altro che escluso)
C. Motivi personali: Cassano ha picchiato mio figlio, ci ha provato malamente con mia figlia, e una volta ha pure sfiorato il sedere di mia moglie
D. Motivi estetici: Cassano è forte ma brutto, non ho mai sopportato i giocatori con i brufoli.

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In questo momento ogni giornalista può inventarsi la sua cazzata.
Se poi questa è la verità, Lippi allora è un coglione due volte! Non è possibile tenere fuori un Campione del genere per problemi personali!
 
In questo momento ogni giornalista può inventarsi la sua cazzata.
Se poi questa è la verità, Lippi allora è un coglione due volte! Non è possibile tenere fuori un Campione del genere per problemi personali!

Quoto...Bisogna prima accettarsi che questa sia la verità...Se fosse davvero così ...non avrei parole,è scandaloso