Si è conclusa con un nulla di fatto la prima udienza del Collegio arbitrale che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rescissione del contratto di Antonio Cassano, avanzata dalla Sampdoria
Un nulla di fatto.
Così si è conclusa nella sede della Lega Calcio a Milano la prima udienza del Collegio Arbitrale che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rescissione del contratto di Antonio Cassano avanzata dalla Sampdoria per «insubordinazione, aperta contestazione delle direttive aziendali ed eccesso di critica», durante un diverbio avvenuto a Bogliasco il 26 ottobre scorso per un premio, la «Rete d’argento» del Sampdoria club Lavagna, che l’attaccante si è rifiutato di andare a ritirare.
Sono stati ascoltati i testimoni, tutti dalla parte della Sampdoria, e letta la memoria del calciatore che ha preferito non essere presente all’udienza.
Paolo Giuggioli, il presidente del collegio arbitrale chiamato a dirimere la questione tra il giocatore della Sampdoria e il suo presidente Riccardo Garrone, ha annunciato che, chiusa la fase istruttoria, il dibattimento riprenderà lunedì pomeriggio alle 15 e sempre lunedì, ha fatto capire lo stesso Giuggioli, potrebbe arrivare anche il verdetto, visto che resta da espletare solo la parte conclusiva dello scontro: la requisitoria dei due avvocati, Galli per la Sampdoria, e Bozzo, il legale nominato da Cassano.
Sia Garrone che il giocatore potranno presenziare. Durante l’istruttoria sono stati ascoltati solo Lucchini e Dessena, pare indicati come prioritari dalla Sampdoria e, per altro meno legati di altri a Cassano, mentre Pazzini, Marilungo e Pozzi (talmente amico di Cassano da essere presente al suo matrimonio nello scorso giugno), non hanno dovuto deporre e non si sono nemmeno fatti vedere negli uffici milanesi della Lega. Hanno invece confermato le loro deposizioni, il team manager Giorgio Aiazzone e il responsabile delle pubbliche relazioni Alberto Marangon.
Fallito l’iniziale tentativo di conciliazione delle due parti la Sampdoria ha ribadito la sua richiesta, la rescissione unilaterale del contratto, mentre l’avvocato Bozzo ha insistito nel chiedere un maxirisarcimento da un milione di euro per danni all’immagine del calciatore.
Al termine dell’udienza Garrone ha dichiarato: “Sono assolutamente tranquillo, ho grande fiducia in ciò che sarà deciso”. Dispiaciuto per non aver visto Cassano? “Su questo non voglio dire niente”.
Bozzo, l’avvocato di Cassano, ha detto: “In questo momento siamo concentrati solo sulla diatriba. Non è il momento di parlare di mercato e del futuro di Cassano che sarà sicuramente lontano dalla Sampdoria.”
Un nulla di fatto.
Così si è conclusa nella sede della Lega Calcio a Milano la prima udienza del Collegio Arbitrale che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rescissione del contratto di Antonio Cassano avanzata dalla Sampdoria per «insubordinazione, aperta contestazione delle direttive aziendali ed eccesso di critica», durante un diverbio avvenuto a Bogliasco il 26 ottobre scorso per un premio, la «Rete d’argento» del Sampdoria club Lavagna, che l’attaccante si è rifiutato di andare a ritirare.
Sono stati ascoltati i testimoni, tutti dalla parte della Sampdoria, e letta la memoria del calciatore che ha preferito non essere presente all’udienza.
Paolo Giuggioli, il presidente del collegio arbitrale chiamato a dirimere la questione tra il giocatore della Sampdoria e il suo presidente Riccardo Garrone, ha annunciato che, chiusa la fase istruttoria, il dibattimento riprenderà lunedì pomeriggio alle 15 e sempre lunedì, ha fatto capire lo stesso Giuggioli, potrebbe arrivare anche il verdetto, visto che resta da espletare solo la parte conclusiva dello scontro: la requisitoria dei due avvocati, Galli per la Sampdoria, e Bozzo, il legale nominato da Cassano.
Sia Garrone che il giocatore potranno presenziare. Durante l’istruttoria sono stati ascoltati solo Lucchini e Dessena, pare indicati come prioritari dalla Sampdoria e, per altro meno legati di altri a Cassano, mentre Pazzini, Marilungo e Pozzi (talmente amico di Cassano da essere presente al suo matrimonio nello scorso giugno), non hanno dovuto deporre e non si sono nemmeno fatti vedere negli uffici milanesi della Lega. Hanno invece confermato le loro deposizioni, il team manager Giorgio Aiazzone e il responsabile delle pubbliche relazioni Alberto Marangon.
Fallito l’iniziale tentativo di conciliazione delle due parti la Sampdoria ha ribadito la sua richiesta, la rescissione unilaterale del contratto, mentre l’avvocato Bozzo ha insistito nel chiedere un maxirisarcimento da un milione di euro per danni all’immagine del calciatore.
Al termine dell’udienza Garrone ha dichiarato: “Sono assolutamente tranquillo, ho grande fiducia in ciò che sarà deciso”. Dispiaciuto per non aver visto Cassano? “Su questo non voglio dire niente”.
Bozzo, l’avvocato di Cassano, ha detto: “In questo momento siamo concentrati solo sulla diatriba. Non è il momento di parlare di mercato e del futuro di Cassano che sarà sicuramente lontano dalla Sampdoria.”
Fonte: Ct