DIrettamente dal ritiro dell'Uruguay, Cavani ha parlato del suo momento personale, di quello della sua nazionale e, ovviamente, del suo Napoli, la cui ultima fatica è ancora impressa nella mente e nel cuore dei tifosi. Ha recuperato Cavani, la caviglia dolorante sembra essere solo un brutto ricordo, e l'attaccante sembra subito candidarsi per un posto da titolare nella sfida contro la Bolivia. Salvo imprevisti dell'ultima ora, anche i fantallenatori possono dormire sonni tranquilli.
"Io voglio giocare e sono molto ottimista per la gara con la Bolivia. Ho recuperato velocemente, speravo di giocare già sabato contro l'Inter, ma nel provino decisivo ho avvertito un pò di dolore e ho dovuto rinunciare. Ma da qui a venerdì c'è tempo per migliorare ancora". Con la sua nazionale gli obiettivi sono chiari: "qualificarsi direttamente ai Mondiali del Brasile, abbiamo dimostrato il nostro valore in questi anni ottenendo risultati molto importanti e adesso tutto il mondo sa cosa possiamo fare. Il gruppo è molto unito e me ne sono reso conto anche nell'ultima Coppa America che abbiamo vinto. Ho seguito molte partite dalla panchina e ho visto che siamo una squadra di uomini veri non solo in campo, ma anche fuori".
Ecco però le parole tanto attese sul Napoli, con quella parola pronunciata, noncurante forse della scaramanzia napoletana: "Segnare è sempre molto importante per un giocatore, i napoletani mi dimostrano ogni giorno il loro affetto e io non posso chiedere di più. Lottare per il tricolore è uno dei miei sogni anche se in questo momento, qui in ritiro, penso solo alla nazionale e alla qualificazione ai prossimi Mondiali".
fonte: fantagazzetta
"Io voglio giocare e sono molto ottimista per la gara con la Bolivia. Ho recuperato velocemente, speravo di giocare già sabato contro l'Inter, ma nel provino decisivo ho avvertito un pò di dolore e ho dovuto rinunciare. Ma da qui a venerdì c'è tempo per migliorare ancora". Con la sua nazionale gli obiettivi sono chiari: "qualificarsi direttamente ai Mondiali del Brasile, abbiamo dimostrato il nostro valore in questi anni ottenendo risultati molto importanti e adesso tutto il mondo sa cosa possiamo fare. Il gruppo è molto unito e me ne sono reso conto anche nell'ultima Coppa America che abbiamo vinto. Ho seguito molte partite dalla panchina e ho visto che siamo una squadra di uomini veri non solo in campo, ma anche fuori".
Ecco però le parole tanto attese sul Napoli, con quella parola pronunciata, noncurante forse della scaramanzia napoletana: "Segnare è sempre molto importante per un giocatore, i napoletani mi dimostrano ogni giorno il loro affetto e io non posso chiedere di più. Lottare per il tricolore è uno dei miei sogni anche se in questo momento, qui in ritiro, penso solo alla nazionale e alla qualificazione ai prossimi Mondiali".
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