- 7 Marzo 2009
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Il difensore: «Io il bianconero ce l’ho den tro e non potrei vedermi con quella maglia addosso. È la ragione per la quale ho apprezzato la scelta di Burdisso: uno che ha gioca to nell’Inter e nella Roma non può venire qui. Ci vuole coerenza»
TORINO, 2 ottobre - Dottor Chiellini, buona giornata. Se glielo propo nessero, accetterebbe di trasferirsi all’Inter?
«Mai. Io la Juve ce l’ho den tro e non potrei vedermi con quella maglia addosso. E’ la ragione per la quale ho apprezzato la scelta di Burdisso: uno che ha gioca to nell’Inter e nella Roma non può venire alla Juve. Nella vita ci vuole coeren za. Amen» .
Del resto, sta per rinnova re fino al 2015...
«Qui sono cresciuto come calciatore e sono diventato uomo. Lo considero un ge sto importante da parte della società, dei vecchi e dei nuovi dirigenti, perché la questione del contratto era sotto esame da tempo» .
Si appresta a sostituire Del Piero come bandiera bianconera...
«Quando avrò 17 anni di Juve alle spalle forse sì. Del Piero era e resta la no stra bandiera, dopo di lui c’è Buffon. Io sono al sesto anno, ne ho ancora di lavo ro davanti. Però sto bene e sono felice» .
In estate giravano voci sul Real Madrid: sia schietto, è stato a un pas so dal diventare galatti co?
«La verità è che diretta mente non mi è mai giunta una proposta. So che Ma rotta ha parlato con qual cuno, ma per i dettagli do vete chiedere a lui, non a me. Io sono rimasto alle rassicurazioni del diretto re generale, concetti chia rissimi: la Juve non era in teressata a cedermi. E in fatti sono vicino al prolun gamento. Anche se, aggiun go io, tutti hanno un prez zo e di fronte a un’offerta folle...» .
Torniamo all’Inter: si sta scatenando la solita bufe ra...
«Le solite esagerazioni, in tende? Beh, onestamente certe prese di posizione si possono evitare ma, tanto per essere schietto, a noi la storia degli scudetti non frega più di tanto. A noi giocatori, intendo. Mi sa che si tratta di polemiche più ad alto livello» .
Vorrà mica dire che Inter-Juventus è una partita normale...
«Non lo dico e non lo penso. E’ La Partita. Sotto il pro filo delle emozioni e dell’or goglio non è paragonabile alle sfide con Milan e Ro ma. La rivalità che si respi ra sul campo è bella e tre menda» .
Chi vince?
«Non mi riesce proprio di immaginarlo. A volte basta un episodio per indirizzare una gara in un senso o nel*l’altro. La posso ipotizzare molto tattica, con rischi calcolati, con massima at tenzione. L’Inter ci rispet ta, vedrete che non scen derà in campo alla garibal dina».
«Mai. Io la Juve ce l’ho den tro e non potrei vedermi con quella maglia addosso. E’ la ragione per la quale ho apprezzato la scelta di Burdisso: uno che ha gioca to nell’Inter e nella Roma non può venire alla Juve. Nella vita ci vuole coeren za. Amen» .
Del resto, sta per rinnova re fino al 2015...
«Qui sono cresciuto come calciatore e sono diventato uomo. Lo considero un ge sto importante da parte della società, dei vecchi e dei nuovi dirigenti, perché la questione del contratto era sotto esame da tempo» .
Si appresta a sostituire Del Piero come bandiera bianconera...
«Quando avrò 17 anni di Juve alle spalle forse sì. Del Piero era e resta la no stra bandiera, dopo di lui c’è Buffon. Io sono al sesto anno, ne ho ancora di lavo ro davanti. Però sto bene e sono felice» .
In estate giravano voci sul Real Madrid: sia schietto, è stato a un pas so dal diventare galatti co?
«La verità è che diretta mente non mi è mai giunta una proposta. So che Ma rotta ha parlato con qual cuno, ma per i dettagli do vete chiedere a lui, non a me. Io sono rimasto alle rassicurazioni del diretto re generale, concetti chia rissimi: la Juve non era in teressata a cedermi. E in fatti sono vicino al prolun gamento. Anche se, aggiun go io, tutti hanno un prez zo e di fronte a un’offerta folle...» .
Torniamo all’Inter: si sta scatenando la solita bufe ra...
«Le solite esagerazioni, in tende? Beh, onestamente certe prese di posizione si possono evitare ma, tanto per essere schietto, a noi la storia degli scudetti non frega più di tanto. A noi giocatori, intendo. Mi sa che si tratta di polemiche più ad alto livello» .
Vorrà mica dire che Inter-Juventus è una partita normale...
«Non lo dico e non lo penso. E’ La Partita. Sotto il pro filo delle emozioni e dell’or goglio non è paragonabile alle sfide con Milan e Ro ma. La rivalità che si respi ra sul campo è bella e tre menda» .
Chi vince?
«Non mi riesce proprio di immaginarlo. A volte basta un episodio per indirizzare una gara in un senso o nel*l’altro. La posso ipotizzare molto tattica, con rischi calcolati, con massima at tenzione. L’Inter ci rispet ta, vedrete che non scen derà in campo alla garibal dina».
Tuttosport