All'uscita dalla riunione degli allenatori europei da Nyon pochissimi minuti fa, l'ex allenatore nerazzurro ora al Real Madrid Josè Mourinho torna a parlare di Inter in giornata dopo l'intervista alla Gazzetta e apre clamorosamente ad un romantico ritorno a Milano: "Se tornerei all'Inter? Perché no, siamo stati molto bene insieme", dice il portoghese, "Sono sempre uno dell'Inter, uno di loro, sono stato felice e abbiamo vinto tutto". Immancabile una domanda sul Pallone d'Oro, che José vede ancora una volta a tinte fortemente nerazzurre: "Io il Pallone d'Oro lo darei a Sneijder, ha vinto tutto e ha giocato la finale mondiale, non a Iniesta", ha affermato Mourinho che poi ha ancora una volta rinnegato il suo rapporto con il calcio italiano, ma non assolutamente con l'Inter.
E in conclusione: "Una finale Inter-Real in Champions? Può essere, sarebbe bello. A me piace sempre vedere l'Inter vincere e anche il presidente Moratti tifa per me, ci sentiamo spesso per sms, ma c'è sempre un'empatia straordinaria, sono uno di loro per sempre. Il Milan? E' sicuramente più forte dell'anno scorso. Comunque saluto tutti i tifosi sempre, sono uno di loro, gli auguro di vincere tutto ma non la Champions, quella spero di vincerla io, se possibile...". E c'è già chi sogna un ritorno clamoroso, mentre sempre da Nyon, intervistato sul rapporto con Ibrahimovic, l'allenatore del Barça, Pep Guardiola, se ne è letteralmente fuggito a gambe levate.
E in conclusione: "Una finale Inter-Real in Champions? Può essere, sarebbe bello. A me piace sempre vedere l'Inter vincere e anche il presidente Moratti tifa per me, ci sentiamo spesso per sms, ma c'è sempre un'empatia straordinaria, sono uno di loro per sempre. Il Milan? E' sicuramente più forte dell'anno scorso. Comunque saluto tutti i tifosi sempre, sono uno di loro, gli auguro di vincere tutto ma non la Champions, quella spero di vincerla io, se possibile...". E c'è già chi sogna un ritorno clamoroso, mentre sempre da Nyon, intervistato sul rapporto con Ibrahimovic, l'allenatore del Barça, Pep Guardiola, se ne è letteralmente fuggito a gambe levate.
