Quello che sto per dirvi forse potrà sembrarvi un po' strano,o forse no,del resto non credo di essere proprio l'unico in queste condizioni...
Ho 16 anni e non ho quasi mai trovato il coraggio di dire a una donna che provo attrazione per lei. Non mi riferisco a una donna in particolare,ma al genere femminile in generale.
Parto sempre dal presupposto che non le interesso,che probabilmente fallirò...lo so che è assurdo e sbagliato ragionare in questo modo,che non ha senso arrendersi senza aver combattuto,che finchè non ci provi non puoi sapere se avrai successo o meno. Tutto questo razionalmente lo so benissimo,eppure quando mi trovo in quel frangente mi sembra un'impresa disperata e quasi sempre lascio perdere,oppure faccio tentativi timidissimi.
E' dura confessare queste cose,perchè alla mia età comincia a diventare veramente pesante una simile situazione.
Eppure la gente che mi conosce dice di trovarmi interessante e spiritoso (parole loro,non mie),forse dovrei partire da questa considerazione per avere più fiducia in me stesso e trovare il coraggio di costruirmi una vita migliore,cioè una vita nella quale non mi autocostringo assurdamente a reprimere i miei sentimenti in continuazione...però credetemi non è affatto facile,anche perchè in un certo senso mi sono abituato a vivere (anzi,a sopravvivere) in questo modo,e non è facile uscirne...
E' come essere prigioniero di me stesso,è esattamente così che mi sento...e questo pensiero avvelena i miei giorni,anche nei momenti di ilarità e felicità è presente in sordina,si fa sentire in qualche modo...
Forse certe esperienze non le ho fatte quand'ero adolescente,e adesso ne pago il prezzo...mi riferisco a quella palestra emozionale alla quale vanno di solito incontro le persone nel momento in cui gli ormoni cominciano a circolare...ed è difficilissimo recuperare adesso (recuperare,che termine orrendo!),però non ho ancora perso del tutto la speranza di vivere una normale vita affettiva,ammesso che ce ne sia una,e sessuale,ammesso che ce ne sia una.
Mi sento come una farfalla che per troppo tempo è rimasta nel bozzolo,e adesso non sa come volare...
Scusate se mi sono dilungato,e se vi sono sembrato lamentoso,vi assicuro che di persona non sono così noioso o lamentoso come posso essere apparso qui,però ho deciso lo stesso di parlarne con qualcuno non solo di persona,ma anche in forma semianonima (semianonima perchè secondo me,ogni volta che uno scrive su un qualsiasi argomento,non può fare a meno di raccontare sè stesso,il prorpio io,e così facendo si apre agli altri e si fa conoscere,diventando sempre meno un estraneo)su un forum di Internet,e ho scelto voi perchè mi sembrate tutti persone intelligenti ed assennate,anche perchè penso che parlare di un problema sia un passo importante per risolverlo.
Ho 16 anni e non ho quasi mai trovato il coraggio di dire a una donna che provo attrazione per lei. Non mi riferisco a una donna in particolare,ma al genere femminile in generale.
Parto sempre dal presupposto che non le interesso,che probabilmente fallirò...lo so che è assurdo e sbagliato ragionare in questo modo,che non ha senso arrendersi senza aver combattuto,che finchè non ci provi non puoi sapere se avrai successo o meno. Tutto questo razionalmente lo so benissimo,eppure quando mi trovo in quel frangente mi sembra un'impresa disperata e quasi sempre lascio perdere,oppure faccio tentativi timidissimi.
E' dura confessare queste cose,perchè alla mia età comincia a diventare veramente pesante una simile situazione.
Eppure la gente che mi conosce dice di trovarmi interessante e spiritoso (parole loro,non mie),forse dovrei partire da questa considerazione per avere più fiducia in me stesso e trovare il coraggio di costruirmi una vita migliore,cioè una vita nella quale non mi autocostringo assurdamente a reprimere i miei sentimenti in continuazione...però credetemi non è affatto facile,anche perchè in un certo senso mi sono abituato a vivere (anzi,a sopravvivere) in questo modo,e non è facile uscirne...
E' come essere prigioniero di me stesso,è esattamente così che mi sento...e questo pensiero avvelena i miei giorni,anche nei momenti di ilarità e felicità è presente in sordina,si fa sentire in qualche modo...
Forse certe esperienze non le ho fatte quand'ero adolescente,e adesso ne pago il prezzo...mi riferisco a quella palestra emozionale alla quale vanno di solito incontro le persone nel momento in cui gli ormoni cominciano a circolare...ed è difficilissimo recuperare adesso (recuperare,che termine orrendo!),però non ho ancora perso del tutto la speranza di vivere una normale vita affettiva,ammesso che ce ne sia una,e sessuale,ammesso che ce ne sia una.
Mi sento come una farfalla che per troppo tempo è rimasta nel bozzolo,e adesso non sa come volare...
Scusate se mi sono dilungato,e se vi sono sembrato lamentoso,vi assicuro che di persona non sono così noioso o lamentoso come posso essere apparso qui,però ho deciso lo stesso di parlarne con qualcuno non solo di persona,ma anche in forma semianonima (semianonima perchè secondo me,ogni volta che uno scrive su un qualsiasi argomento,non può fare a meno di raccontare sè stesso,il prorpio io,e così facendo si apre agli altri e si fa conoscere,diventando sempre meno un estraneo)su un forum di Internet,e ho scelto voi perchè mi sembrate tutti persone intelligenti ed assennate,anche perchè penso che parlare di un problema sia un passo importante per risolverlo.