- 5 Maggio 2009
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Ho notato che ci sono sovente richieste del tipo: "la mia ram è ddr2-1066 (oppure ddr3-1600) ma la scheda madre imposta solamente 800 (1333), come mai?" Vorrei fornire una spiegazione e una mini-guida in merito.
I moduli di memoria possiedono un chip chiamato SPD (Serial Presence Detect) che contiene le impostazioni di frequenza, tensione e parametri di latenza predefinite dal costruttore in base agli standard dello JEDEC, il consorzio internazionale dei costruttori di dispositivi elettronici.
L'attuale standard JEDEC per i moduli di memoria SDRAM DDR2 prevede una frequenza massima di 800 Mhz, tensione di 1,8 V e parametri di latenza 5-5-5-18 (CAS latency - tRCD - tRP - tRAS); per quanto riguarda la DDR3, la tensione standard è di 1,5 V ed esistono diverse impostazioni a seconda della velocità, tipicamente sono adottati parametri di latenza 7-7-7-20 alla frequenza di 1066 MHz e 9-9-9-24 alla frequenza di 1333 MHz.
Queste impostazioni sono rilevate automaticamente dalle schede madri e applicate di conseguenza: per ottenere velocità e parametri di latenza fuori specifica si rende necessario impostare manualmente nel bios i parametri di latenza, la tensione e la frequenza. Questi valori sono specificati chiaramente dal costruttore sia sulla confezione dei moduli, sia tramite targhette incollate singolarmente su ogni modulo, sia ovviamente sulla documentazione reperibile nel sito internet del costruttore stesso.
Per fare un esempio, i moduli DDR2-1066 5-5-5-15 funzionano tipicamente a questa frequenza e con questi parametri applicando una tensione di 2,1-2,2 V.
EPP e XMP
In alternativa alle impostazioni manuali, nel chip SPD sono presenti talvolta altri profili; questo è possibile perché solamente una parte del chip è occupata dalle impostazioni standard, resta molto spazio libero a disposizione. Alcuni produttori, in concorso con i produttori di chipset, hanno così pensato di occupare questo spazio introducendovi delle impostazioni personalizzate per facilitare l'attivazione dei profili ad alta prestazione. Fu nVidia per prima a introdurre questa caratteristica con gli EPP (Enhanced Performance Profiles) in collaborazione con Corsair nei chipset nForce a partire dalla versione 5. Recentemente anche Intel ha introdotto una caratteristica simile, XMP (Extreme Memory Profile) nei chipset X58 e P55. Questi profili possono aiutare a impostare automaticamente le migliori impostazioni per i moduli di memoria, però vi sono alcune limitazioni: 1) è necessario possedere una scheda madre che supporti EPP oppure XMP, quindi una scheda con un chipset nVidia recente oppure una scheda con Intel X58 o P55, tutti gli altri chipset non supportano queste caratteristiche; 2) i moduli di memoria devono essere compatibili con EPP oppure XMP, altrimenti anche possedendo una scheda madre compatibile non è possibile sfruttare la caratteristica.
Aggiungo una considerazione: gli utenti più esperti, compresi gli overclockers, scelgono sempre le impostazioni manuali, in quanto garantiscono il pieno controllo sull'hardware.
Spero di essere stato utile.
Fonte: Tomshw Forum
I moduli di memoria possiedono un chip chiamato SPD (Serial Presence Detect) che contiene le impostazioni di frequenza, tensione e parametri di latenza predefinite dal costruttore in base agli standard dello JEDEC, il consorzio internazionale dei costruttori di dispositivi elettronici.
L'attuale standard JEDEC per i moduli di memoria SDRAM DDR2 prevede una frequenza massima di 800 Mhz, tensione di 1,8 V e parametri di latenza 5-5-5-18 (CAS latency - tRCD - tRP - tRAS); per quanto riguarda la DDR3, la tensione standard è di 1,5 V ed esistono diverse impostazioni a seconda della velocità, tipicamente sono adottati parametri di latenza 7-7-7-20 alla frequenza di 1066 MHz e 9-9-9-24 alla frequenza di 1333 MHz.
Queste impostazioni sono rilevate automaticamente dalle schede madri e applicate di conseguenza: per ottenere velocità e parametri di latenza fuori specifica si rende necessario impostare manualmente nel bios i parametri di latenza, la tensione e la frequenza. Questi valori sono specificati chiaramente dal costruttore sia sulla confezione dei moduli, sia tramite targhette incollate singolarmente su ogni modulo, sia ovviamente sulla documentazione reperibile nel sito internet del costruttore stesso.
Per fare un esempio, i moduli DDR2-1066 5-5-5-15 funzionano tipicamente a questa frequenza e con questi parametri applicando una tensione di 2,1-2,2 V.
EPP e XMP
In alternativa alle impostazioni manuali, nel chip SPD sono presenti talvolta altri profili; questo è possibile perché solamente una parte del chip è occupata dalle impostazioni standard, resta molto spazio libero a disposizione. Alcuni produttori, in concorso con i produttori di chipset, hanno così pensato di occupare questo spazio introducendovi delle impostazioni personalizzate per facilitare l'attivazione dei profili ad alta prestazione. Fu nVidia per prima a introdurre questa caratteristica con gli EPP (Enhanced Performance Profiles) in collaborazione con Corsair nei chipset nForce a partire dalla versione 5. Recentemente anche Intel ha introdotto una caratteristica simile, XMP (Extreme Memory Profile) nei chipset X58 e P55. Questi profili possono aiutare a impostare automaticamente le migliori impostazioni per i moduli di memoria, però vi sono alcune limitazioni: 1) è necessario possedere una scheda madre che supporti EPP oppure XMP, quindi una scheda con un chipset nVidia recente oppure una scheda con Intel X58 o P55, tutti gli altri chipset non supportano queste caratteristiche; 2) i moduli di memoria devono essere compatibili con EPP oppure XMP, altrimenti anche possedendo una scheda madre compatibile non è possibile sfruttare la caratteristica.
Aggiungo una considerazione: gli utenti più esperti, compresi gli overclockers, scelgono sempre le impostazioni manuali, in quanto garantiscono il pieno controllo sull'hardware.
Spero di essere stato utile.
Fonte: Tomshw Forum