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Kepl
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RUSTENBURG (Sud Africa), 28 giugno 2009 - Spagna e Sud Africa si erano già affrontate a Bloemfontein, nella terza giornata della fase a gruppi di questa Confederations Cup. Era stata una partita a senso unico, un monologo delle furie rosse. Si ritrovano a Rustenburg per la finale 3°-4° posto ed è tutta un'altra storia: un 3-2 ai supplementari che riesce a rendere interessante anche la cosiddetta "finalina", un match di cui non si sente davvero l'esigenza in nessuna competizione. Scottata dalla sorprendente eliminazione in semifinale per mano degli Stati Uniti, che ha interrotto la lunghissima doppia striscia di vittorie e imbattibilità, la nazionale di Del Bosque si rialza. E chiude nel migliore di modi un torneo che avrebbe potuto vederla protagonista stasera, nella finale contro il Brasile.
AVVIO LENTO — Il primo tempo è quello che ci si aspetterebbe dall'incontro tra uno squadrone deluso e una squadretta motivata: una noia, fatta eccezione per un paio di occasioni interessanti. La migliore per i campioni d'Europa capita a Riera, che sfiora il palo dopo un'intuizione del "cervello" Xabi Alonso. In precedenza, Khune si era esibito in un tuffo acrobatico per fermare una conclusione a giro di Villa. Per i padroni di casa, si segnalano solo un tentativo di Tshabalala con intervento di Casillas e un paio di palloni interessanti capitati al difensore centrale Booth, idolo dei tifosi e pronto ad avanzare sui calci da fermo.
GOL ANNULLATO — Nella ripresa, la Spagna prova a dimenticare per un momento il clima da ultimo giorno di scuola e spinge subito. Al 4', si vede invalidare un gol di Busquets per un fuorigioco di Torres sulla punizione-bomba di Villa, respinta da Khune sui piedi di "Sergi B.". Decisione dubbia. Trincerato nel suo 4-5-1, il Sud Africa aspetta e si copre, disputando la solita partita giudiziosa che ben si addice a una formazione senza molto talento a disposizione.
MPHELA E GUIZA — Poi, al 28', la gara prende improvvisamente fuoco. Sono due giocatori provenienti dalla panchina a entrare nell'azione che sblocca il risultato: Van Heerden, che apre benissimo per il cross di Tshabalala, e Mphela, che la butta alle spalle di Casillas per l'1-0. Del Bosque, che aveva già tolto Villa e Torres, può però ringraziare Guiza, che tra il 43' e il 44' ribalta il risultato. Lo fa prima con un rasoterra che fulmina Khune e poi con un cross sbagliato che diventa imparabile. Finita? Macché. Al 48', quando i giochi sembrano fatti, Mphela spara un missile su punizione da lontanissimo. Casillas non ci arriva, è 2-2 e si va ai supplementari.
DECIDE XABI ALONSO — Mphela è scatenato e corre su ogni pallone, ma per poco un altro cross sbagliato non si trasforma nuovamente in un gol spagnolo: Capdevila centra la traversa. Dall'altra parte, l'imprendibile Mphela ha la palla giusta per la tripletta, negatagli da Casillas con un'uscita disperata. Il portiere spagnolo deve ripetersi su un diagonale velenoso di Parker. Poi, prima di cambiare campo, proteste spagnole: l'arbitro Breeze non vede un chiaro fallo di mano di Mhlongo in area. Ci pensa Xabi Alonso a mettere tutti d'accordo: corre il minuto 117 quando una punizione velenosa del regista del Liverpool non trova deviazioni e finisce in porta. E' il 3-2 definitivo. La Spagna vince e si consola. Il Sud Africa, forse, oggi ha scoperto un giovane campione.
AVVIO LENTO — Il primo tempo è quello che ci si aspetterebbe dall'incontro tra uno squadrone deluso e una squadretta motivata: una noia, fatta eccezione per un paio di occasioni interessanti. La migliore per i campioni d'Europa capita a Riera, che sfiora il palo dopo un'intuizione del "cervello" Xabi Alonso. In precedenza, Khune si era esibito in un tuffo acrobatico per fermare una conclusione a giro di Villa. Per i padroni di casa, si segnalano solo un tentativo di Tshabalala con intervento di Casillas e un paio di palloni interessanti capitati al difensore centrale Booth, idolo dei tifosi e pronto ad avanzare sui calci da fermo.
GOL ANNULLATO — Nella ripresa, la Spagna prova a dimenticare per un momento il clima da ultimo giorno di scuola e spinge subito. Al 4', si vede invalidare un gol di Busquets per un fuorigioco di Torres sulla punizione-bomba di Villa, respinta da Khune sui piedi di "Sergi B.". Decisione dubbia. Trincerato nel suo 4-5-1, il Sud Africa aspetta e si copre, disputando la solita partita giudiziosa che ben si addice a una formazione senza molto talento a disposizione.
MPHELA E GUIZA — Poi, al 28', la gara prende improvvisamente fuoco. Sono due giocatori provenienti dalla panchina a entrare nell'azione che sblocca il risultato: Van Heerden, che apre benissimo per il cross di Tshabalala, e Mphela, che la butta alle spalle di Casillas per l'1-0. Del Bosque, che aveva già tolto Villa e Torres, può però ringraziare Guiza, che tra il 43' e il 44' ribalta il risultato. Lo fa prima con un rasoterra che fulmina Khune e poi con un cross sbagliato che diventa imparabile. Finita? Macché. Al 48', quando i giochi sembrano fatti, Mphela spara un missile su punizione da lontanissimo. Casillas non ci arriva, è 2-2 e si va ai supplementari.
DECIDE XABI ALONSO — Mphela è scatenato e corre su ogni pallone, ma per poco un altro cross sbagliato non si trasforma nuovamente in un gol spagnolo: Capdevila centra la traversa. Dall'altra parte, l'imprendibile Mphela ha la palla giusta per la tripletta, negatagli da Casillas con un'uscita disperata. Il portiere spagnolo deve ripetersi su un diagonale velenoso di Parker. Poi, prima di cambiare campo, proteste spagnole: l'arbitro Breeze non vede un chiaro fallo di mano di Mhlongo in area. Ci pensa Xabi Alonso a mettere tutti d'accordo: corre il minuto 117 quando una punizione velenosa del regista del Liverpool non trova deviazioni e finisce in porta. E' il 3-2 definitivo. La Spagna vince e si consola. Il Sud Africa, forse, oggi ha scoperto un giovane campione.