- 16 Novembre 2009
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Il tutto non è un marchingegno chissà quanto complicato, ma basta un semplice telefonino ad esempio ed un pc, provvisti di bluetooth.
Questa della sicurezza certamente è solo una delle tante applicazioni che si potrebbero utilizzare, pensiamo infatti a sistemi di rilevamento, sistemi di hacking automatici, etc... Poi il limite è sempre un solo, quello della nostra fantasia!
Vediamo come funziona questo sistema di sicurezza base, che frutta il progetto BlueMon (Bluetooth Monitor Daemon) del
Il concetto è piuttosto semplice, si usa un software come daemon, il quale fa in modo che il dispositivo bluetooth, una volta superata una certa soglia (il "threshold") inizi a emettere segnali di tipo DBUS.
Nel frattempo un client installato nel pc, sfruttando la connessione bluetooth rileva i segnali e a questo punto attiva la funzione desiderata, come per esempio fermare uno screensaver, riaprire una finestra chiusa nel frattempo, avviare un programma, etc... etc... etc...
L'implementazione del software di BlueMon e formidabile offrendo un kit (tutto in uno) pronto all'uso.
Per installarlo è ugualmente semplice, spece se si ha qualche nozione base di Debian.
Il file da scaricare con il pacchetto BlueMon al momento è il seguente:
Il sito è questo:
Una volta scaricato il pacchetto si passa alla compilazione dei sorgenti.
Niente di complicato, il classico comando:
make install
e i componenti vengon installati in automatico nelle cartelle di destinazione.
Lo script di inizializzazione del programma va quindi copiato nell'apposita cartella del sistema e serve per avviare il software, ovviamente a riga di comando.
Nella root si usa:
bluemon -qai MIN -t MAX -b BLUETOOTHADDR
Mentre come user:
bluemon-client -u "UP COMMAND" -d "DOWN COMMAND" -b BLUETOOTHADDR
Per UP COMMAND s'intende quel comando attivato quando l'apparecchio supera il valore massimo di soglia (quando il segnale diventa buono).
Mentre per DOWN COMMAND s'intende il comando che si attiva quando si supera il valore minimo (quando il segnale comincia a decadere sensibilmente).
Una volta configurato a dovere il nostro BlueMon, non resta che utilizzarlo con qualsiasi software ci viene in mente, limite la fantasia.
Cerchiamo di capire meglio:
Il concetto di soglia non è molto chiaro, in pratica il pc tramite la porta bluetooth effettua un sampling della forza del segnale del dispositivo mobile, e in base all'intensità gli assegna un valore che va da 0 a 255.
Se il segnale è cosi buono e quindi l'apparecchio è molto vicino da superare il valore massimo, scatta il comando UP COMMAND.
Mentre se al contrario il segnale è molto scarso, quindi l'apparecchio è distante oppure vi sono ostacoli, il suo valore di intensità scende rapidamente sotto lo zero ed è quindi il momento di eseguire DOWN COMMAND.
Questo fa capire che BlueMon in realtà non si basa solo sulla distanza effettiva tra pc e dispositivo mobile (telefonino, etc).
Con segnali molto forti e in assenza di ostacoli da esempio, si supera il valore massimo anche con distanze elevate (fino 100 metri in teoria).
Ma se tra i due c'è un qualche ostacolo, (poi dipende dal tipo di ostacolo ovviamente) il segnale diventa debole.
Per questo motivo i valori minimi e massimi di threshold vanno sempre impostati tenendo conto di dove ci si trova.
Il consiglio di Johnson è di tenere rispettivamente valori di circa 100 e 210.
Ma chiaramente poi molto dipende dalle proprie esigenze.
Questa della sicurezza certamente è solo una delle tante applicazioni che si potrebbero utilizzare, pensiamo infatti a sistemi di rilevamento, sistemi di hacking automatici, etc... Poi il limite è sempre un solo, quello della nostra fantasia!
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.Il concetto è piuttosto semplice, si usa un software come daemon, il quale fa in modo che il dispositivo bluetooth, una volta superata una certa soglia (il "threshold") inizi a emettere segnali di tipo DBUS.
Nel frattempo un client installato nel pc, sfruttando la connessione bluetooth rileva i segnali e a questo punto attiva la funzione desiderata, come per esempio fermare uno screensaver, riaprire una finestra chiusa nel frattempo, avviare un programma, etc... etc... etc...
L'implementazione del software di BlueMon e formidabile offrendo un kit (tutto in uno) pronto all'uso.
Per installarlo è ugualmente semplice, spece se si ha qualche nozione base di Debian.
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Niente di complicato, il classico comando:
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Lo script di inizializzazione del programma va quindi copiato nell'apposita cartella del sistema e serve per avviare il software, ovviamente a riga di comando.
Nella root si usa:
bluemon -qai MIN -t MAX -b BLUETOOTHADDR
Mentre come user:
bluemon-client -u "UP COMMAND" -d "DOWN COMMAND" -b BLUETOOTHADDR
Per UP COMMAND s'intende quel comando attivato quando l'apparecchio supera il valore massimo di soglia (quando il segnale diventa buono).
Mentre per DOWN COMMAND s'intende il comando che si attiva quando si supera il valore minimo (quando il segnale comincia a decadere sensibilmente).
Una volta configurato a dovere il nostro BlueMon, non resta che utilizzarlo con qualsiasi software ci viene in mente, limite la fantasia.
Cerchiamo di capire meglio:
Il concetto di soglia non è molto chiaro, in pratica il pc tramite la porta bluetooth effettua un sampling della forza del segnale del dispositivo mobile, e in base all'intensità gli assegna un valore che va da 0 a 255.
Se il segnale è cosi buono e quindi l'apparecchio è molto vicino da superare il valore massimo, scatta il comando UP COMMAND.
Mentre se al contrario il segnale è molto scarso, quindi l'apparecchio è distante oppure vi sono ostacoli, il suo valore di intensità scende rapidamente sotto lo zero ed è quindi il momento di eseguire DOWN COMMAND.
Questo fa capire che BlueMon in realtà non si basa solo sulla distanza effettiva tra pc e dispositivo mobile (telefonino, etc).
Con segnali molto forti e in assenza di ostacoli da esempio, si supera il valore massimo anche con distanze elevate (fino 100 metri in teoria).
Ma se tra i due c'è un qualche ostacolo, (poi dipende dal tipo di ostacolo ovviamente) il segnale diventa debole.
Per questo motivo i valori minimi e massimi di threshold vanno sempre impostati tenendo conto di dove ci si trova.
Il consiglio di Johnson è di tenere rispettivamente valori di circa 100 e 210.
Ma chiaramente poi molto dipende dalle proprie esigenze.