- 19 Giugno 2008
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La ricetta della crema catalana per 6 persone: (ecco una foto)
1 litro di latte
6 tuorli d’uovo
200 grammi di zucchero (piu’ quello necessario alla copertura)
50 grammi di maizena
la buccia (intera) di un limone
una stecca di cannella
6 violette candite (opzionali).
Si mette sul fuoco il latte con la buccia del limone e la stecca di cannella. Quando arriva quasi a ebollizione, lo si cola in una terrina e lo si lascia raffreddare, mescolando di tanto in tanto per evitare l’affioramento della panna. In un’altra terrina si montano i tuorli con lo zucchero.
Quando il latte e’ freddo, si mette quasi tutto in una casseruola (non d’acciaio a doppio fondo), tenendone da parte una tazzina nella quale si scioglie la maizena. Si versa nella casseruola i tuorli montati con lo zucchero, si mette a fuoco bassissimo e si mescola in continuazione.
Appena la crema comincia ad addensare un pochino, si aggiunge la tazzina di latte con maizena versando a filo senza smettere di mescolare. Si continua poi a mescolare (ci vuole almeno un quarto d’ora) senza far mai giungere a bollore fino a quando la crema, da bianca che era, diventa gialla e densa.
A questo punto la crema e’ pronta. Si versa in coppette individuali (basse e larghe), si pareggia e si lascia raffreddare. Una volta fredde, si mettono in frigo qualche ora. Per completare l’opera, bisogna guarnire con zucchero bruciato con un apposito attrezzo, il “ferro per cremar”, in pratica un disco di ghisa con un lungo manico che si fa arroventare sul fuoco per una mezz’ora.
Si procede cosi’: una volta ben arroventato il ferro, si cosparge sulla crema uno straterello sottile di zucchero, ci si appoggia sopra delicatamente il ferro: ne sortira’ una gran nuvola di fumo, e il risultato sara’ un disco di zucchero bruciato e tiepido che contrasta con il freddo della crema.
A conclusione del tutto, appoggio al centro del disco una violetta candita (quando le ho), che conferisce un delicato tocco profumato.
Nota: l’Institut Catala’ del Vi consiglia, a dispetto del proprio nome, di accompagnare la crema catalana solo con acqua.
Varianti: e’ attestato, in talune zone di Catalunya, l’uso di buccia d’arancia al posto di quella di limone e di semi di finocchio insieme o al posto della cannella.”
(la ricetta è quella ufficiale, ma il testo l’ho preso da cuochidicarta.blogspot.com)
P.S. Aggiungo, per esperienze varie, che lo zucchero di canna da mettere sopra la crema per decorazione deve essere il più fine possibile, cosicché sciolga più facilmente.
Fonte:nethankossovsky
1 litro di latte
6 tuorli d’uovo
200 grammi di zucchero (piu’ quello necessario alla copertura)
50 grammi di maizena
la buccia (intera) di un limone
una stecca di cannella
6 violette candite (opzionali).
Si mette sul fuoco il latte con la buccia del limone e la stecca di cannella. Quando arriva quasi a ebollizione, lo si cola in una terrina e lo si lascia raffreddare, mescolando di tanto in tanto per evitare l’affioramento della panna. In un’altra terrina si montano i tuorli con lo zucchero.
Quando il latte e’ freddo, si mette quasi tutto in una casseruola (non d’acciaio a doppio fondo), tenendone da parte una tazzina nella quale si scioglie la maizena. Si versa nella casseruola i tuorli montati con lo zucchero, si mette a fuoco bassissimo e si mescola in continuazione.
Appena la crema comincia ad addensare un pochino, si aggiunge la tazzina di latte con maizena versando a filo senza smettere di mescolare. Si continua poi a mescolare (ci vuole almeno un quarto d’ora) senza far mai giungere a bollore fino a quando la crema, da bianca che era, diventa gialla e densa.
A questo punto la crema e’ pronta. Si versa in coppette individuali (basse e larghe), si pareggia e si lascia raffreddare. Una volta fredde, si mettono in frigo qualche ora. Per completare l’opera, bisogna guarnire con zucchero bruciato con un apposito attrezzo, il “ferro per cremar”, in pratica un disco di ghisa con un lungo manico che si fa arroventare sul fuoco per una mezz’ora.
Si procede cosi’: una volta ben arroventato il ferro, si cosparge sulla crema uno straterello sottile di zucchero, ci si appoggia sopra delicatamente il ferro: ne sortira’ una gran nuvola di fumo, e il risultato sara’ un disco di zucchero bruciato e tiepido che contrasta con il freddo della crema.
A conclusione del tutto, appoggio al centro del disco una violetta candita (quando le ho), che conferisce un delicato tocco profumato.
Nota: l’Institut Catala’ del Vi consiglia, a dispetto del proprio nome, di accompagnare la crema catalana solo con acqua.
Varianti: e’ attestato, in talune zone di Catalunya, l’uso di buccia d’arancia al posto di quella di limone e di semi di finocchio insieme o al posto della cannella.”
(la ricetta è quella ufficiale, ma il testo l’ho preso da cuochidicarta.blogspot.com)
P.S. Aggiungo, per esperienze varie, che lo zucchero di canna da mettere sopra la crema per decorazione deve essere il più fine possibile, cosicché sciolga più facilmente.
Fonte:nethankossovsky