Shaxe

Utente Master
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5 Febbraio 2010
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Qui posterò tutte o quasi le ricette della Sardegna.

Seadas

Le seadas (o nelle varianti dialettali sebadas, seattas), sono un piatto tipico della tradizione sarda a base di pasta, formaggio e miele (o zucchero).

Ricetta:

Ingredienti:
250 gr di farina, un cucchiaio di strutto, una arancia, un limone, 200 gr di formaggio fiore sardo, un bicchierino di "fil'e ferru" (grappa sarda), 200 gr di ranzigo (miele di castagno), zucchero, olio extravergine d'oliva.

Procedimento:
Mettere in una terrina il formaggio grattugiato, unire le scorze degli agrumi grattugiate, il "fil'e ferru" e impastare fino a ottenere un composto morbido. preparare la farina sulla spianatoia e incominciare ad impastare con acqua calda, aggiungendo, poco alla volta lo strutto. quando la pasta sarà molto elastica tirarne una sottile sfoglia dalla quale ricavare dei dischi di circa 12 cm di diametro. su metà di essi mettere un cucchiaio dell'impasto, coprire con l'altra metà , pressare bene perché non rimanga aria all'interno e finirli con la rotella. tuffare i dischi in abbondante olio bollente, friggerli, scolarli bene, ricoprirli di miele scaldato e cospargerli di zucchero a velo. servire caldo.

Papassini

Ingredienti
Per i biscotti
- la scorza di 2 arance
- 450 g di zucchero
- 250 ml di olio di semi
- 1 kg di farina
- mezza bustina di ammoniaca per dolci
- 250 ml di latte di soia
- essenza di vaniglia
- mezzo bicchiere di liquore all’anice
- 30 g di lievito in polvere
- 100 g di mandorle tritate e tostate al forno
- 100 g di noci tritate e tostate al forno
- 100 g di uvetta passa
Per la glassa
- 250 g di zucchero a velo
- acqua
- codette per decorare

Procedimento

Lavorare con una frusta la scorza delle arance insieme allo zucchero. Aggiungere l’olio e un po’ di farina e continuare a lavorare l’impasto con un cucchiaio di legno.
A parte, scaldare il latte, quindi toglierlo dal fuoco e aggiungere l’ammoniaca. ATTENZIONE: 1) l’ammoniaca crea una schiuma che aumenta velocemente di volume, quindi per scaldare il latte usare un tegame più grande di quanto non richieda il solo latte. 2) l’ammoniaca ha il suo caratteristico odore sgradevole… non metteteci il naso direttamente sopra!
Versare il latte+ammoniaca nell’impasto e continuare a lavorare. Aggiungere la frutta secca tritata e tostata, l’uvetta, l’anice e la vaniglia.
Aggiungere a poco a poco la farina insieme al lievito in polvere, finché il composto non risulta sodo e stendibile.
Stendere l’impasto su un ripiano e tagliare i biscotti a piacimento.
Posizionare i biscotti su delle teglie con carta da forno e infornare per 15/20 minuti a 180°.
Mentre i biscotti cuociono, preparare la glassa. Mettere lo zucchero a velo in una pentola e aggiungere a poco a poco dell’acqua, facendolo diventare un composto nè liquido nè sodo. Metterlo sulla fiamma a fuoco moderato e continuare a girarlo con un cucchiaio di legno, badando che non si cristallizzi nei bordi. Portarlo a ebollizione, quindi toglierlo dal fuoco e versare su un piano, per lasciarlo intiepidire. Lavorarlo quindi con una spatola, fino a raffreddarlo.
Una volta raffreddati anche i biscotti, coprirli con un po’ di glassa e qualche codette, o “diavolino”, come volete chiamarli
Lasciare asciugare la glassa.. et voilà, i biscotti sono pronti per essere mangiati!

Panadas

Ingredienti:

per 4 persone
200 g di farina
160 g di Pecorino fresco morbido
65 g di strutto
5 foglie di menta
olio per friggere q.b.
sale e pepe q.b.

Procedimento:

In un tegame abbastanza capiente fate soffriggere nell’olio la carne tagliata a pezzetti piccoli insieme alla salsiccia e alla cipolla.
Dopo qualche minuto a fuoco non fortissimo aggiungete gli altri ingredienti e lasciate rosolare qualche minuto; ammorbidite eventualmente il composto con un po’ di acqua per non renderlo troppo asciutto.
Nel frattempo preparate la pasta con la farina e lo strutto ammorbidito a bagno maria e il sale, impastate fino ad ottenere un impasto uniforme ed elastico che lascerete riposare 30 min.

Panadas piccole
Prendete la pasta e cominciare a tirarla con il matterello, in modo da ottenere una sfoglia sottile:
con un bicchiere, una tazza o un tagliapasta ricavate dunque tanti dischi, di numero pari.
A questo punto potete procedere in due modi: utilizzando delle coppette dove adagiare il disco inferiore, riempirlo con del ripieno, sovrapporre l’altro disco e chiudere il tutto, saldando i bordi arricciandoli verso l’interno, oppure solo con le mani, senza l’aiuto delle coppette, mettete del ripieno nel disco inferiore, alzatene i bordi creando delle piccole pences per dare al disco forma cilindrica, sovrapponete un altro disco di pasta a mo’ di “coperchio”, saldandone bene i bordi e arricciandoli verso l’interno.
Disponete le panadas così ottenute in una teglia ed infornatele a 180° per 25 minuti; saranno pronte quando la pasta si colorerà uniformemente.
Vanno servite calde, ma se lo desiderate potete anche pre cuocerle, e congelarle, e, al momento di gustarle farle rinvenire nel forno a fuoco dolce.
Panadas grande in tortiera
Dividere l’impasto in due parti da stendere in due dischi sottili, sistemate il primo in una tortiera tonda con i bordi alti precedentemente unta, e riempite con il preparato di carne e verdure; ricoprite con l’altro disco a mo’ di coperchio, chiudendo i bordi. Al centro della teglia fate dei fori con una forchetta, in modo che durante la cottura il vapore possa uscire facilmente. Sistemate la teglia in forno e fate cuocere a 180°, dai 40 ai 60 minuti, fino a che la pasta risulti dorata.
 
Riguardo alla cucina sarda, sono due le cose che ricordo particolarmente delle mie vacanze ad Oristano: il leggendario pane carasau e il porceddu ::emoji_relieved: Anche se nessuna delle due mi è piaciuta particolarmente.. il 1° sembrava una crosta più che un pane, mentre il 2° mi faceva troppa impressione ::emoji_relieved:

Però è una cucina molto particolare, più vicina a quella spagnola che a quella italiana. Di conseguenza, i piatti sono mooolto differenti da quelli del continente e la gente che viene da qui fatica ad abituarsi.

In ogni caso, bravo e grazie per aver postato. ^^
 
Il pane carasau è strano ma buono specialmente con il sale :emoji_alien:
 
Io sono sardo e non ho problemi a mangiare cibi che vengono dall'Italia (nord,centro o la parte a sud come la Campania)
Il porceddu qui a cagliari noi lo chiamiamo porchetto,non so come mai ti facesse così impressione,è solo un maialetto che è molto buono per la cotenna che si mantiene croccante :emoji_alien:

Il pane carasau è molto fine,è buono per carità,ma non è una cosa con cui mangiamo spessissimo,magari se ne mangia un po' ogni tanto ma non è che ogni famiglia sarda ne ha in casa per dire XD
Le sebadas invece sono una booomba,francamente ve le consiglio,anche se so che può sembrare stranissimo da sentire "formaggio e miele" XD
Le panadas personalmente non le trovo una "specialità sarda" e francamente non ve le consiglio,non che non siano buone,ma non sono niente di chè.

P.S. più vicino a quella spagnola? Emh... non saprei,è vero che in Sardegna c'è una grande cultura per il mare ma è ricca anche di salumi e,soprattutto,di formaggi.
 
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