- 18 Luglio 2009
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In una partita di calcio brasiliano, il direttore di gara obbliga Fernandinho a riaggiustare la bandierina divelta qualche istante prima con un calcio rabbioso
L’arbitro con fischietto tiranno e bersaglio privilegiato di insulti e improperi è uno stereotipo che potrebbe simpaticamente mutare nel calcio moderno, sempre più ricco di giovinastri di talento ma con testa altrettanto calda: come ci mostra il brasiliano Carlos Simon, il direttore di gara può svolgere anche un’altra funzione sul campo erboso, quella del vecchio maestro di vita.
Nel primo tempo della partita tra Sao Paulo e Vasco da Gama, Fernandinho, mancato un aggancio sulla sinistra, sfoga tutta la sua rabbia e frustrazione assestando un calcio mortale alla bandierina del corner. Crack! Spaccata come uno stuzzicadenti alla base. L’attaccante del Sao Paulo, scaricatosi, trotterella per riprendere la sua posizione sulla trequarti, ma viene fermato dal direttore di gara e convinto a tornare sui propri passi, sul luogo dell’incidente. E lì, da bravo ragazzo, Fernandinho raccoglierà la bandierina mozzata aggiustandola sul moncherino che spunta orfano dal manto erboso.
Condividete? Il giocatore, a fine gara, ha ammesso di essere in debito con l’arbitro: "Devo ringraziarlo - ha spiegato Fernandinho - perché se non fosse intervenuto non avrei fatto la cosa giusta e rimesso a posto la bandierina". Lezione servita.
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![05e507f837b4d8c988d5e4d4852900bd.jpg](/forum/proxy.php?image=http%3A%2F%2Fd.yimg.com%2Fi%2F%2Fng%2Fsp%2Feurosport%2F20100826%2F25%2F05e507f837b4d8c988d5e4d4852900bd.jpg&hash=6c42b72822df34ed1bfa02edee91954e)
Nel primo tempo della partita tra Sao Paulo e Vasco da Gama, Fernandinho, mancato un aggancio sulla sinistra, sfoga tutta la sua rabbia e frustrazione assestando un calcio mortale alla bandierina del corner. Crack! Spaccata come uno stuzzicadenti alla base. L’attaccante del Sao Paulo, scaricatosi, trotterella per riprendere la sua posizione sulla trequarti, ma viene fermato dal direttore di gara e convinto a tornare sui propri passi, sul luogo dell’incidente. E lì, da bravo ragazzo, Fernandinho raccoglierà la bandierina mozzata aggiustandola sul moncherino che spunta orfano dal manto erboso.
Condividete? Il giocatore, a fine gara, ha ammesso di essere in debito con l’arbitro: "Devo ringraziarlo - ha spiegato Fernandinho - perché se non fosse intervenuto non avrei fatto la cosa giusta e rimesso a posto la bandierina". Lezione servita.
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