[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]La macchina fotografica rappresenta il mezzo meccanico della fotografia ed è quello strumento che permette di caricare le nostre pellicole, e di scattare la foto.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Ci sono diversi tipi di macchine fotografiche, e la maggiore differenza tra loro (o, se non altro, la più evidente) riguarda il formato delle pellicole che possono utilizzare.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Normalmente la maggioranza dei fotografi utilizza macchine che usano pellicole da 35mm che hanno una dimensione di 24x36 mm, ma ci sono apparecchi per formati più piccoli (il 110 e 124) e più grandi 6x4.5, 6x6, ecc.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Chiaramente maggiore è il negativo usato e migliori saranno gli ingrandimenti che potremo ottenere.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Oggi comunque, la qualità raggiunta dalle pellicole 35mm è tale che per la maggior parte degli usi non è necessario usare formati superiori, tranne che per particolari lavori di tipo professionale; inoltre (e non è cosa da poco) il costo delle macchine che usano pellicole di grande formato e' mediamente il triplo di quello di una buona 35mm.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Meritano una nota le macchine di grande formato chiamate Banchi Ottici, che sono molto simili a quelle utilizzate dai nostri bisnonni agli inizi del secolo. Oggi riviste nella meccanica (neanche troppo) permettono il completo controllo dell'immagine, fornendo dei negativi (anche dette lastre) di grande formato (da 6x7 cm a 20x25 cm. ed oltre) facendo ottenere stampe di eccezionale nitidezza e pulizia.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Questi apparecchi oltre ad avere un costo elevato, sono anche particolarmente macchinosi da utilizzare, e per essere usate devono necessariamente essere montate su di uno stativo (grosso e pesante cavalletto), che rende un pò complicato e scomodo l'uso in esterno.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Da cosa e' composta, generalmente una macchina fotografica? Di solito sono presenti: [/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1][/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]l'otturatore , il mirino e l'esposimetro[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]L'otturatore[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]L'otturatore, "dosa" il tempo di esposizione della pellicola alla luce. Questo si trova in genere tra l'obiettivo e la pellicola, e ,solamente per le macchine di grande formato, può trovarsi sull'obiettivo anzichè sul corpo macchina. Solitamente gli otturatori sono di due tipi:[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Il mirino[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Il mirino, permette di vedere cosa viene inquadrato dalla macchina, e quindi riportato sulla pellicola, generalmente abbiamo:[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]mirino galileiano; è un riquadro che simula la copertura dell'obiettivo montato sulla macchina, non potendo essere mai in linea con l'obiettivo in caso di riprese ravvicinate potremo correre il rischio di inquadrare male il soggetto (errore di parallasse).[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]reflex; è quello in cui l'immagine, che si vede passa attraverso lo stesso obiettivo che sarà utilizzato per la foto. L'immagine passa attraverso l'obiettivo e viene deviata da uno specchio, posto a 45° davanti la pellicola, su di un vetro smerigliato sul quale sarà possibile controllare l'inquadratura e la messa a fuoco. Su alcune macchine (in genere il medio e grande formato) l'immagine viene vista al contrario e dall'alto in quello che comunemente si chiama pozzetto, montando un pentaprisma (che ha il compito di raddrizzare l'immagine come già avviene nelle reflex da 35mm), la visione avviene direttamente nel mirino che normalmente da anche altre informazioni, come il diaframma impostato, il tempo, ecc. Nel momento dello scatto lo specchio si alza automaticamente permettendo il passaggio dell'immagine sulla pellicola.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]biottiche; sono apparecchi costituiti da due obiettivi con la stessa focale, in cui uno permette la visione dell'immagine in un pozzetto tramite uno specchio (come nelle reflex), l'altro fornirà l'immagine che andrà ad impressionare la pellicola.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-2]tipi di mirino[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]L'esposimetro[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]L'esposimetro, (è ormai presente in tutte le macchine) permette di misurare la luce presente nel campo inquadrato; generalmente abbiamo (la presenza di uno non esclude l'altro o gli altri) :[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]lettura media; dove la luce viene misurata su buona parte dell'immagine[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]lettura spot; la lettura della luce avviene esclusivamente nella zona centrale dell'immagine inquadrata nel mirino[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]lettura integrata o comparata ; dove la lettura viene eseguita in diverse zone dell'immagine inquadrata e successivamente il computer della macchina fotografica esegue una media delle letture fatte.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Indipendentemente dal tipo di esposimetro l'esposizione potrà essere eseguita in modo diverso e cioè :[/SIZE][/FONT] [FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]manuale; quando dobbiamo impostare manualmente sia il tempo che il diaframma.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]automatico; che potrà essere a priorità di diaframma (la macchina imposta il tempo che varia al variare del diaframma), a priorità di tempo (la macchina imposta il diaframma che varia secondo il tempo che noi impostiamo)[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]programmato; l'esposizione avviene in completo automatismo secondo il programma impostato, che può privilegiare combinazioni di tempi/diaframma in grado di dare tempi veloci o diaframmi chiusi o i valori più alti di entrambi, ecc..[/SIZE][/FONT]
Fonte: web.tiscali
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Ci sono diversi tipi di macchine fotografiche, e la maggiore differenza tra loro (o, se non altro, la più evidente) riguarda il formato delle pellicole che possono utilizzare.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Normalmente la maggioranza dei fotografi utilizza macchine che usano pellicole da 35mm che hanno una dimensione di 24x36 mm, ma ci sono apparecchi per formati più piccoli (il 110 e 124) e più grandi 6x4.5, 6x6, ecc.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Chiaramente maggiore è il negativo usato e migliori saranno gli ingrandimenti che potremo ottenere.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Oggi comunque, la qualità raggiunta dalle pellicole 35mm è tale che per la maggior parte degli usi non è necessario usare formati superiori, tranne che per particolari lavori di tipo professionale; inoltre (e non è cosa da poco) il costo delle macchine che usano pellicole di grande formato e' mediamente il triplo di quello di una buona 35mm.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Meritano una nota le macchine di grande formato chiamate Banchi Ottici, che sono molto simili a quelle utilizzate dai nostri bisnonni agli inizi del secolo. Oggi riviste nella meccanica (neanche troppo) permettono il completo controllo dell'immagine, fornendo dei negativi (anche dette lastre) di grande formato (da 6x7 cm a 20x25 cm. ed oltre) facendo ottenere stampe di eccezionale nitidezza e pulizia.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Questi apparecchi oltre ad avere un costo elevato, sono anche particolarmente macchinosi da utilizzare, e per essere usate devono necessariamente essere montate su di uno stativo (grosso e pesante cavalletto), che rende un pò complicato e scomodo l'uso in esterno.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Da cosa e' composta, generalmente una macchina fotografica? Di solito sono presenti: [/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1][/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]l'otturatore , il mirino e l'esposimetro[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]L'otturatore[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]L'otturatore, "dosa" il tempo di esposizione della pellicola alla luce. Questo si trova in genere tra l'obiettivo e la pellicola, e ,solamente per le macchine di grande formato, può trovarsi sull'obiettivo anzichè sul corpo macchina. Solitamente gli otturatori sono di due tipi:[/SIZE][/FONT]
- [FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]a tendina, dove le due lamelle o tele da cui e composto si aprono scorrendo davanti la pellicola[/SIZE][/FONT]
- [FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]centrale, che è composto da una specie di iride che si apre dal centro verso l'esterno[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Il mirino[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Il mirino, permette di vedere cosa viene inquadrato dalla macchina, e quindi riportato sulla pellicola, generalmente abbiamo:[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]mirino galileiano; è un riquadro che simula la copertura dell'obiettivo montato sulla macchina, non potendo essere mai in linea con l'obiettivo in caso di riprese ravvicinate potremo correre il rischio di inquadrare male il soggetto (errore di parallasse).[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]reflex; è quello in cui l'immagine, che si vede passa attraverso lo stesso obiettivo che sarà utilizzato per la foto. L'immagine passa attraverso l'obiettivo e viene deviata da uno specchio, posto a 45° davanti la pellicola, su di un vetro smerigliato sul quale sarà possibile controllare l'inquadratura e la messa a fuoco. Su alcune macchine (in genere il medio e grande formato) l'immagine viene vista al contrario e dall'alto in quello che comunemente si chiama pozzetto, montando un pentaprisma (che ha il compito di raddrizzare l'immagine come già avviene nelle reflex da 35mm), la visione avviene direttamente nel mirino che normalmente da anche altre informazioni, come il diaframma impostato, il tempo, ecc. Nel momento dello scatto lo specchio si alza automaticamente permettendo il passaggio dell'immagine sulla pellicola.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]biottiche; sono apparecchi costituiti da due obiettivi con la stessa focale, in cui uno permette la visione dell'immagine in un pozzetto tramite uno specchio (come nelle reflex), l'altro fornirà l'immagine che andrà ad impressionare la pellicola.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-2]tipi di mirino[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]L'esposimetro[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]L'esposimetro, (è ormai presente in tutte le macchine) permette di misurare la luce presente nel campo inquadrato; generalmente abbiamo (la presenza di uno non esclude l'altro o gli altri) :[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]lettura media; dove la luce viene misurata su buona parte dell'immagine[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]lettura spot; la lettura della luce avviene esclusivamente nella zona centrale dell'immagine inquadrata nel mirino[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]lettura integrata o comparata ; dove la lettura viene eseguita in diverse zone dell'immagine inquadrata e successivamente il computer della macchina fotografica esegue una media delle letture fatte.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]Indipendentemente dal tipo di esposimetro l'esposizione potrà essere eseguita in modo diverso e cioè :[/SIZE][/FONT] [FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]manuale; quando dobbiamo impostare manualmente sia il tempo che il diaframma.[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]automatico; che potrà essere a priorità di diaframma (la macchina imposta il tempo che varia al variare del diaframma), a priorità di tempo (la macchina imposta il diaframma che varia secondo il tempo che noi impostiamo)[/SIZE][/FONT]
[FONT=Arial,Helvetica][SIZE=-1]programmato; l'esposizione avviene in completo automatismo secondo il programma impostato, che può privilegiare combinazioni di tempi/diaframma in grado di dare tempi veloci o diaframmi chiusi o i valori più alti di entrambi, ecc..[/SIZE][/FONT]
Fonte: web.tiscali
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