- 11 Ottobre 2009
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Una crepa lunga 35 miglia nel deserto africano. Un taglio che attraversa il deserto dell'Etiopia e spacca la terra in due. E da qui che, secondo gli studiosi, nascerà un nuovo Oceano. La profonda frattura, riporta LiveScience, si era aperta nel 2005 e già allora aveva catturato l'attenzione dei geologi, che avevano ipotizzato che l'intera zona sarebbe stata in futuro interamente ricoperta dall' acqua.
Oggi è arrivata la conferma. Lo studio di un gruppo di scienziati, pubblicato sul "Geophysical Research Letters", ha confermato che i processi vulcanici sotto il Great Rift spaccheranno in due il continente, dando vita così a un nuovo mare. L'intera zona della depressione di Afar diventerà, probabilmente, tra milioni di anni, l'Oceano di Afar.
Cindy Ebinger, professoressa all'Università di Rochester e co-autrice dello studio, spiega i risultati raggiunti: «Le nostre ricerche hanno permesso di stabilire che quello che sta succedendo in Etiopia è quasi identico a quello che succede in fondo agli Oceani, dove per noi è impossibile arrivare». Non c'è più alcun dubbio: l'elevata attività vulcanica, un graduale abbassamento della crosta terrestre e le inondazioni del Mar Rosso, trasformeranno il deserto in acqua.
Negli ultimi 200 mila anni il Mar Rosso ha inondato questa zona almeno tre volte. L' acqua è poi evaporata, lasciando sul terreno solo sale. La trasformazione è in atto, ma in un futuro, non troppo vicino, questo nuovo Oceano sarà direttamente collegato con il Mar Rosso e il Golfo di Aden, che oggi si trova nell'Oceano Indiano tra lo Yemen e la Somalia.
fonte:lastampa.it
Oggi è arrivata la conferma. Lo studio di un gruppo di scienziati, pubblicato sul "Geophysical Research Letters", ha confermato che i processi vulcanici sotto il Great Rift spaccheranno in due il continente, dando vita così a un nuovo mare. L'intera zona della depressione di Afar diventerà, probabilmente, tra milioni di anni, l'Oceano di Afar.
Cindy Ebinger, professoressa all'Università di Rochester e co-autrice dello studio, spiega i risultati raggiunti: «Le nostre ricerche hanno permesso di stabilire che quello che sta succedendo in Etiopia è quasi identico a quello che succede in fondo agli Oceani, dove per noi è impossibile arrivare». Non c'è più alcun dubbio: l'elevata attività vulcanica, un graduale abbassamento della crosta terrestre e le inondazioni del Mar Rosso, trasformeranno il deserto in acqua.
Negli ultimi 200 mila anni il Mar Rosso ha inondato questa zona almeno tre volte. L' acqua è poi evaporata, lasciando sul terreno solo sale. La trasformazione è in atto, ma in un futuro, non troppo vicino, questo nuovo Oceano sarà direttamente collegato con il Mar Rosso e il Golfo di Aden, che oggi si trova nell'Oceano Indiano tra lo Yemen e la Somalia.
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